12 Luglio 2017
Condividi su:
12 Luglio 2017

MARCO GRISAFI si racconta, da Palemo a Londra in compagnia “dell’Ape”

Oggi conosciamo meglio Marco Grisafi, artista emergente che con il brano La Triste vita di Luigi è entrato nella Top 10 di ReverbNation UK

marco grisafi
Condividi su:

Oggi vi parliamo di Marco Grisafi artista che ha debuttato come cantante nel 2013 in uno showcase del Big Mama, storico locale di Trastevere a Roma, dove si è trasferito da sbarbatello, dopo la scuola e che al momento sta portando avanti il suo progetto discografico intitolato Marco l’Ape, concept di cui parliamo direttamente con l’artista.

Nel Marco 2014 porta a Area Sanremo un pezzo inedito scritto da Emiliano Begni, che fa parte di un album di inediti in corso di lavorazione, Mare mare, e l’anno dopo si sposta a Londra.
Proprio con Emiliano nasce il progetto Marco e l’Ape, un nome che è stato scelto in un pomeriggio piovoso nel salotto di una villa sul mare, a Palermo. Un nome che è una sorta di richiamo al loro lavoro: “Be” come Begni e come “Bee”, ape in inglese. Come Marcus & the Bee lanciano la cover del pezzo Stars dei Simply Red realizzato in studio live, che entra nella classifica inglese ufficiale del Magazine ReverbNation alla posizione numero 11 e resta per in chart per 8 settimane.

Eppure la prima volta che ha cantato davanti un pubblico era a un saggio di Natale, nella Cattedrale di Palermo…

marco grisafi
Ciao Marco,
Cinquantamila visualizzazioni del video “La triste vita di Luigi” in pochi giorni e l’inserimento tra i primi dieci posti su ReverbNation, sopra Adele. Come ci si sente?

Con questi numeri? Alla grande perché sono reali: non sono andato in classifica perché qualcuno ha pagato o spinto. Certo non sono Lady Gaga ma sono fiero del mio piccolo risultato. Mi sostiene nell’amore per quello che faccio e lo trasmetto a chi ascolta. Peccato non ricevere un euro a visualizzazione.

Il singolo è registrato tra Londra e Roma ma è in italiano, i fan però provengono da tutta Europa…

Si! Stranissimo e bellissimo ricevere messaggi dalla Svizzera, dalla Russia o dalla Scozia pieni di apprezzamento e attesa per il prossimo pezzo. Anche questo è amore ricevuto: sentirti dire che stai allietando la pausa pranzo di una giornata grigia di Milano o di (troppo) sole a Palermo.

La diffusione di un progetto è il risultato della parte sana del web: pro e contro?

Il web di fatto ha ucciso la musica e la leggenda dei “talenti del web” è una bufala: tutto é comprato e pilotato dai grandi gruppi. La cosa peggiore é che adesso non sono nemmeno più le grandi case discografiche, ma i motori di ricerca. I colpevoli? Tutti. La morte del mercato (non più crisi) é in Italia più che da altre parti e noi artisti, forse siamo colpevoli di essere sempre troppo permissivi e buoni.

Che dovreste fare?

Desideriamo solo stare su un palco, scrivere quello che pensiamo, cercare di arrivare agli altri per parlare di noi e non perché siamo migliori ma perché abbiamo questa forza dentro che se non lo facciamo… ci spegniamo. È che quando poi ci riusciamo rabbrividiamo per le condizioni imposte.

Da Palermo a Roma e poi a Londra…

Quando sono venuto a Londra l’ho fatto perché ero disperato e volevo capire se poteva andare peggio o meglio che in Italia. E anche quando hai le ossa a pezzi per fare l’uomo alla porta di un centro esibizioni in rovina a East London sai che in questa città ti devi mettere in gioco, da solo. Ma hai la tua musica a seguirti: va in gioco anche lei. In Italia invece sembra di girare a vuoto e di pagare sempre per qualsiasi cosa che non ottieni mai.

Come te tantissimi italiani cercano fortuna fuori, spesso proprio a Londra.

Si Londra è pieni di italiani e sono tra le migliori persone che ho conosciuto. Creativi, geniali, pieni di idee, sensibili. Siamo tutti accomunati da una grande malinconia, dal grande impegno, disilluso, e dall’impegno instancabile Siamo come altalene sospese. Londra è un incubo di cui ti innamori e come ogni storia d’amore ha alti e bassi.

marco grisafi

Nonostante tutto però parli di amore e di musica….

Ancora io credo davvero che si possa fare musica, ancora credo che si possa fare bene e ancora credo che la musica italiana sia la più bella del mondo. L’ape e i gatti tifano per me.

Ed è insieme all’Ape e ai gatti che guardi al futuro?

Preferisco non aprire bocca sui progetti futuri e a questa domanda rispondo con un sì. Tutto si vedrà, ho perso il vizio di anticipare le cose perché porta iella. Sembrerà un retaggio troppo del sud e forse lo è. Ma tutto quello che impari da bambino é merce preziosa.

LA TRISTE VITA DI LUIGI – VIDEO

Per maggiori informazioni su Marco Grisafi potete visitare la sua pagina facebook qui. Di seguito il videoclip della sua cover di Stars.