28 Luglio 2016
di Direttore Editoriale
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28 Luglio 2016

INTERVISTA a GERARDINA TROVATO: “Sogno di tornare a Sanremo. Non so se uscirò prima con un Best of o un disco di inediti, ma so che sono finalmente libera di decidere…”

Gerardina Trovato è tornata con un nuovo singolo. Un'intervista senza censure in cui parla del suo malessere, di sanremo e della rinascita

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Io Gerardina Trovato l’ho cercata per parecchio tempo e l’avevo anche trovata… avevamo iniziato un’intervista via mail che poi abbiamo interrotto… perché non era ancora il momento giusto, perché ogni cosa ha il suo momento, e quello di tornare per Gerardina è arrivato ora… e di conseguenza anche il nostro momento per incontrarci e tornare a parlare.

In quest’ultimo anno sono cambiate molte cose dal nostro ultimo scambio di mail e tre sono quelle più importanti: Gerardina ha trovato una nuova produzione, quella di Gianni Rodo e Biagio Puma con lo staff di APM PROGETTOMUSICA, persone che credono in lei; ha inciso un nuovo singolo carico di positività, Energia diretta, e, soprattutto ha deciso di tornare a volersi bene.
E questa è la cosa più importante… mettere fine a quelle chiacchiere infinite che piacciono tanto agli addetti ai lavori di qualsiasi ambiente che ha a che fare con la musica o lo spettacolo, ammettere con sincerità disarmante quello che capita ogni giorno a centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo, ovvero ammettere che per un certo periodo la vita ha preso il sopravvento, il dolore è diventato depressione e la testa, così come succede al corpo, si è ammalata e, come purtroppo capita quasi sempre, quando non stiamo più bene con noi stessi le persone si allontanano peggiorando il tuo malessere.

Ci vuole grande coraggio ad ammettere di essere stati male in un mondo in cui vige “una legge” con tacito assenso che vuole che un’artista, un personaggio pubblico, debba essere sempre felice, sorridente e chinare il capo perché fa un lavoro da “persona fortunata“…
Questa è la realtà, basta accendere la tv e ascoltare una qualsiasi intervista ad un cantante… i dolori e le sofferenze sono sempre usati al passato. Ma questa non è la vita, è la lettura di un copione, un copione che Gerardina Trovato un bel giorno ha deciso di strappare, lo stesso giorno in cui ha capito che era giunto il momento di tornare a vivere e a fare quello che meglio le riesce: scrivere canzoni e cantare.

Quella che trovate di seguito è un’intervista, il resoconto di una chiacchierata senza censure ne canovacci, avvenuta su una panchina nel verde di Pozzo della Chiana, il paese natale di Valentina Giovagnini.

gerardina trovato

Ciao Gerardina innanzitutto bentornata!

Grazie mille e soprattutto grazie per avermi cercata su All Music Italia per tanto tempo…. finalmente riusciamo a fare la nostra intervista che avevamo dovuto interrompere mesi fa per motivi di salute

Grazie a te, sono molto felice del tuo ritorno e di sentirti serena. Sei tornata con un pezzo che si chiama Energia diretta. Questa nuova energia chi o cosa te l’ha trasmessa. Già dal primo ascolto si sente una grande positività

Si è vero, però non me l’ha trasmessa nessuno, ho cercato e scavato dentro me ed è uscita questa canzone. Le emozioni che canto in Energia diretta sono frutto di una forte spinta, di una mia voglia di ritornare alla musica e di farlo attraverso l’amore

E appunto è una canzone d’amore, un tema di cui non scrivevi molto in passato…

Si questa assolutamente una canzone d’amore. Io in passato non ne ho mai scritte di canzone d’amore

Ma sai che secondo me invece lo ha sempre fatto, solo che erano amori un po’ tormentati, come in Gechi e vampiri che finiva con “Perché voglio di nuova una vita un po’ meno sbagliata e la voglio con te”…

Sì, però come dici tu è da Gechi e vampiri che ho cominciato ad inserire nelle canzoni delle frasi d’amore, prima scrivevo sempre brani di protesta… l’amore nelle mie canzoni era diretto verso mio padre o un amica…

Come è stato per te scrivere per la prima volta una canzone d’amore in tutto e per tutto?

E´stata una vittoria, adesso ho tante altre canzoni nuove che parlano d’amore. E per arrivare a questa vittoria ho studiato molto con Vasco Rossi

In che senso “ho studiato con Vasco”?

Sono rimasta colpita un giorno riascoltando Siamo soli. Da quel momento mi sono fatta portare tutti i suoi dischi ed ho iniziato ad ascoltare tutte le sue canzoni perché volevo capire come lui arrivasse così tanto alla gente e magari io no… ed ho imparato tanto ascoltandolo. Da quel momento la composizione di questo tipo di canzoni ha cominciato a venirmi naturale…

Che poi non era vero che non arrivavi alla gente…

Si ma in maniera limitata, non come Vasco sicuramente (ride . Ndr)

E rimanendo su Vasco quali sono le sue canzoni che più ami?

Una canzone per te su tutte… e poi c’è Gli Angeli che è una canzone bellissima, un capolavoro

Ma quindi in questo momento Gerardina vuole cantare l’amore e per un po’ niente canzoni di protesta?

Esattamente, voglio cantare l’amore.
Magari vado in controtendenza visto quello che sta succedendo nel mondo oggi, ma credo che a maggior ragione ora più che mai ci sia bisogno di sentir parlare d’amore… e poi voglio sentirmi libera oggi come non mai di poter cantare quello che sento dentro.
Del resto nel 1994 scrissi Non è un film che è un brano ancora molto attuale e che ovviamente non smetterò mai di cantare… in quella canzone ci sono delle frasi che ancora oggi mi toccano molto

In quei primi anni ’90 tu eri una vera e propria star, o forse dovrei dire anti star, per la musica italiana. Amata dal pubblico e osannata dalla critica, hai scritto delle canzoni da “Ma non ho più la mia città” in poi che sono rimaste nel patrimonio culturale moderno della musica italiana…

Si è stato un momento molto importante e anche in qualche modo difficile da gestire. Pensa che in quegli anni dovevo incidere proprio Non è un film insieme a Peter Gabriel, ma poi il progetto si arenò… questo per farti capire quanto era un momento magico

Però un duetto nel tuo disco d’esordio lo hai realizzato, quello sulle note della tua “Vivere” che hai inciso con Andrea Bocelli. Un brano che poi lui ha continuato a portare in giro per il mondo arrivando a vendere oltre 29 milioni di copie…

Sì è vero. Tra l’altro sai che Vivere io la volevo a tutti i costi cantare da sola, poi successe che Celso Valli, arrangiatore di quel disco, insistette per inserire un’altra voce in modo da dare al brano più dinamica e ci infilò Bocelli

Quel Bocelli che poi negli anni l’ha fatta completamente sua; gira voce che non citi mai il fatto che sei stata tu a scrivere questo brano…

Si l’ha fatta anche un po’ troppo sua, mettiamola così…

Nel giro di qualche anno hai regalato alla musica italiana delle canzoni che sono diventate degli evergreen.
Ti faccio un esempio… a me personalmente capita spesso di andare nei karaoke con gli amici e non c’è una sola serata, ma dico una, in cui qualcuno non canti “Ma non ho più la mia città” o “Sognare sognare”… magari in molti sottovalutano questa cosa, ma io ho sempre considerato il karaoke a suo modo un piccolo, ma significativo, metro di giudizio del gusto di chi ama la musica. Le canzoni nuove e quelle del passato che la gente canta sono quelle a cui è più legata o si sta legando, quelle che sono rimaste e quelle che, magari, rimarranno…

Questa cosa mi fa molto piacere perché in fondo è vero, chi va in un karaoke lo fa per divertirsi e sceglie autonomamente le canzoni che ama e che lo fanno stare bene

Proprio in questo esatto momento arriva una signora in bicicletta che si ferma per fare i complimenti a Gerardina per l’esibizione della sera prima… “volevo farle i complimenti perché ieri è stata davvero molto brava, mi ha fatto emozionare…” la signora risale in bicicletta e noi continuiamo la nostra intervista…

Dopo tantissimi successi, ricordo per esempio “Piccoli già grandi” e il suo remix che spopolavano al Festivalbar, ti sei presa un periodo di pausa e sei tornata nel 2000, per la precisione sul palco del Festival di Sanremo con “Gechi e vampiri”.
Una canzone in cui ti mettevi completamente a nudo dopo un periodo difficile…

Si era così, infatti sono molto legata a Gechi e vampiri e a quel momento della mia vita dove mi sentivo bene con me stessa, in tutti i sensi, emotivamente e fisicamente.

Tra l’altro quell’anno in un certo senso tu Sanremo lo hai anche vinto visto che sei sempre stata prima nella classifica del pubblico, classifica che poi fu ribaltata completamente dalla cosiddetta “giuria della critica” che in quell’edizione di Fazio aveva un peso molto forte e che alla fine assegnò la vittoria agli Avion Travel…

Eh sì, ma Sanremo è così, il regolamento cambia di anno in anno… però al di là del risultato io ho vissuto molto bene quel periodo proprio a partire da Sanremo. Per me fu un anno di liberazione… mi vestivo come volevo io, ero magrissima come volevo, non ero più incastrata nell’immagine della cantautrice trasandata, mi guardavo in tv e mi piacevo.

Dopo quel momento c’è stato un lunghissimo momento di stop interrotto solo dalla partecipazione a Music Farm…

Lasciamo perdere…

Io non ti conosco personalmente ma in effetti ricordo che mi fece uno strano effetto vederti rinchiusa in un programma tv con tutte le sue restrizioni e imposizioni dettate da logiche televisive.
Non hai vissuto bene quell’esperienza?

No, non mi appartiene quell’esperienza. Ho davvero vissuto malissimo quel momento… ti dico la verità non ci volevo andare e ho detto no diverse volte, poi alla fine ho deciso di accettare per un semplice motivo, avevo problemi di soldi e loro pagavano bene.
Di sicuro un programma di quel tipo non è il mio posto

In questo momento storico musicale tutto sembra dover passare necessariamente dalla televisione. I giovani ormai non hanno molte alternative che non siano il talent show… se oggi per esempio ci fosse una nuova Gerardina Trovato con le sue caratteristiche e il suo carattere parteciperebbe ad un talent show come concorrente?

No. Non ci riuscirebbe, sarebbe per lei una violenza.

Quindi se Gerardina uscisse oggi allo scoperto con la sua chitarra, come faremmo a trovarla?

Eh, come fareste a trovarmi… attraverso Facebook ed internet… bisognerebbe cercarmi.

Però la ricerca di talenti nel web o nei locali è qualcosa che oggi succede molto meno di quanto si dichiara. Diciamo che i talent scout sono una razza in estinzione in Italia, ricordo che per esempio Caterina Caselli ti scoprì grazie ad una cassetta…

Si avevo già fatto qualche provino, per esempio con Colombini che era il produttore di Antonello Venditti e uno con il produttore che lanciò Paola Turci, poi un giorno un amico portò le mie cassette a Caterina e lei dopo averle ascoltate mi chiamò direttamente. Oggi non so se questo succede, penso che quello che un giovane debba assolutamente fare è trovare la gente giusta, delle persone del settore che credano in lui. In questo lavoro ci vogliono sempre dei produttori che credono in quello che fai per riuscire ad emergere

Sulla gente sbagliata e su alcuni addetti ai lavori hai scritto un lungo sfogo recentemente sulla tua pagina Facebook ammettendo che anche tu hai fatto degli sbagli, ma tante persone che ti erano amiche e che, in alcuni casi, hanno mangiato anche grazie a te poi sono sparite e ti hanno voltato completamente le spalle…

C’è stato un periodo molto lungo che è stato davvero duro. Prima mi volevano tutti poi ad un tratto nulla. Ad un certo punto ho saputo che alcuni addetti ai lavori consigliavano addirittura alle major di non prendermi. C’era un vero e proprio accanimento nei miei confronti dopo che ho sciolto il contatto con Caterina Caselli. Alcuni di questi addetti ai lavori anche oggi mi ignorano.

Sempre nel tuo lungo sfogo su Facebook hai scritto una frase che mi ha colpito molto: “A me non hanno mai perdonato nessuno sbaglio, gli artisti sono tutti santi, ma io…” e poi hai giustamente fatto notare che, soprattutto in Italia, un’artista deve essere, o almeno sembrare, perfetto. Non può sbagliare. In America esistono invece esistono le rockstar o comunque artisti con un atteggiamento da rockstar…

E´vero, è proprio così. Ti faccio un esempio in America Gianluca Grignani sarebbe una sorta di Kurt Cobain, in Italia invece viene messo alla gogna mediatica per ogni sbaglio umano o per ogni atteggiamento sopra le righe. E´vero si dovrebbe cercare di sbagliare il meno possibile, ma siamo comunque prima di tutto esseri umani, invece si punta subito il dito catalogando le persone…. drogato, pazzo…intrattabile… in Italia devi essere perfetto anche quando non lo sei, ma ripeto gli artisti sono persone, spesso sottoposte a grandi momenti di stress, non sempre si riesce a stare bene o a fingere

In questo momento arriva sulla “nostra panchina” un giovane papà con il suo piccolo per fare i complimenti a Gerardina… “Sei stata il mio mito, diverse mie estati sono legate ad una tua canzone…”, Gerardina lo ringrazia ma è completamente rapita dal bimbo a cui fa un sorriso grandissimo e ripete “sei bellissimo …”

Torniamo ad Energia diretta il tuo nuovo singolo. Ad oggi centinaia di radio sono già partite nel trasmetterlo, mancano all’appello come al solito i grandi network…

Loro partono sempre dopo. Io ovviamente spero che scelgano di appoggiare questo mio ritorno.
Le cose sono molto cambiate negli ultimi anni, un tempo la musica italiana dominava in radio e c’era spazio per ogni genere. Oggi servirebbe un maggior supporto da parte delle radio nei confronti delle nostre canzoni

Adesso sei al lavoro e probabilmente a settembre uscirà un disco, si dice un Best dei tuoi brani riarrangiati in una nuova veste…

Forse settembre è un po’ presto magari arriverà un po’ più in là.
Son sincera, il Best of con i miei successi a cui ho dato un “nuovo vestito” è già pronto, ma non ho ancora deciso se sia giusto farlo uscire adesso. Mi spiego meglio, non sono sicura di aver voglia di tornare con un ennesimo best anche se contenente 3 inediti ( Gerardina ne pubblicò due quando era sotto contratto con la Sugar dal 1993 al 2000 e una raccolta senza inediti uscì successivamente .Ndr), o se sia meglio tornare prima con delle nuove canzoni e poi pensare al Best. In ogni caso sono fortunata perché  ho una nuova produzione che mi ascolta e non mi forza la mano con scelte che non mi convincono. Per ora sto riflettendo ma presto saprete tutto

Il tuo sogno è quello di tornare sul palco del Festival di Sanremo a cui hai partecipato tre volte in passato e da cui manchi dal 2000. Cosa ne pensi di questi due ultimi Festival di Conti?

Mi piace molto lui, per me è il nuovo Pippo Baudo, ha la stessa attitudine su quel palco

Ed il brano da far ascoltare a Carlo è già pronto?

Sì, ho già scelto quale sarà la canzone da proporgli, scritta tutta di mio pugno… ci credo molto e spero che anche a lui piaccia

Ed il disco di inediti invece a che punto è?

I brani sono già stati tutti provinati, ora si aspetta solo di entrare in studio per “vestirli”

Quando ti sei aperta su Facebook hai raccontato, non senza una grande dose di coraggio che ti va assolutamente riconosciuta, di essere stata male per un lungo periodo… di aver avuto problemi di depressione e aver pensato che non aveva più senso continuare con la musica. Oggi, alla luce di quello che verrà, come si sente Gerardina? 

Mi sento completamente libera, come rinata. Lo dico sempre in questo momento della mia vita… chi mi accetta lo fa per come sono, io non voglio più nulla di costruito attorno a me… chi lavora con me deve essere al mio fianco; per fortuna queste persone oggi le ho trovate, Gianni Rodo e Biagio Puma con lo staff della APM PROGETTOMUSICA, i miei nuovi produttori sono delle persone umanamente straordinarie, gente che ha fatto cose molto importanti nella musica italiana ma che in ogni caso affianca la professionalità ad una grande umiltà

E adesso Gerardina cosa farà in attesa dell’autunno?

Andremo venti giorni in Sicilia, è da tanto tempo che non ci torno.
Faremo una sorta di “promozione casuale” del singolo, senza appuntamenti già fissati… programmeremo tutto una volta arrivati lì e vedremo cosa succede. Mi diverte molto l’idea di questa “casualità programmata”.
Nel ringraziare Gerardina, Gianni Rodo e Alessandro Casadei vi lasciamo con l’interpretazione di Vivere che Gerardina ha regalato al pubblico del Premio Valentina Giovagnini.


Foto di copertina: Sara Cerboni