17 Settembre 2019
di Direttore Editoriale
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17 Settembre 2019

Sanremo 2020: Amadeus riporta i giovani nella gara principale e aggiunge per loro più spazio con le semifinali. Ecco il regolamento completo!

Il direttore artistico del Festival riporta i giovani nella gara principale sperando che la Rai non ripristini le eliminazioni nella kermesse

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Sanremo 2020 Amadues riporta i giovani in gara. Come annunciato dal nostro sito nei giorni scorsi (vedi qui) Amadeus riporta i giovani in gara al Festival di Sanremo. È uscito oggi infatti il regolamento ufficiale per iscriversi a Sanremo giovani 2019 e concorrere così per un posto a Sanremo 2020.

La scelta di riportare i giovani dentro alla kermesse principale è stata fortemente voluta dal Direttore Artistico, Amadeus, e sicuramente farà contente le case discografiche che potranno portare così cinque artisti sul palco della kermesse principale.

Gli otto artisti che gareggeranno a febbraio nel circuito Nuove proposte, come da noi anticipato, saranno composti in questo modo:

  • Cinque artisti scelti attraverso il cosiddetto regolamento per le discografiche (lo trovate qui completo)
  • 2 artisti scelti tra gli 8 vincitori di Area Sanremo (qui tutti i dettagli su come iscriversi)
  • il vincitore dell’ultima edizione di Sanremo Young

Vista la presenza del vincitore di Sanremo Young, scelta probabilmente più della Rai stessa che di Amadeus, l’età minima per partecipare a Sanremo Giovani scende a quindici anni. Nulla di nuovo in quanto, già nell’epoca Baudo degli anni ’00, ricordiamo in gara per esempio Alina (12 anni), Verdiana (14 anni) e Anna Tatangelo che, a soli 15 anni trionfò al Festival.

SANREMO 2020 AMADEUS vuole più giovani in tv grazie alle semifinali

La novità vera sta nel meccanismo di selezione che permetterà a più giovani artisti di apparire in televisione presentando la propria canzone in delle vere e proprie semifinali prima di Sanremo giovani 2019 previsto per il mese di Dicembre.

A partire da metà ottobre infatti, dopo la raccolta delle candidature, la commissione musicale procederà all’ascolto dei brani per arrivare ad una prima selezione di 60 artisti.

Questi 60 saranno poi giudicati durante una audizione dal vivo come avveniva anche in nell’epoca “pre-Baglioni”.  Da questo ascolto la commissione artistica del Festival sceglierà 20 giovani artisti che andranno a confrontarsi nella semifinali.

I 20 giovani che parteciperanno alle semifinali avranno lo spazio per presentarsi e farsi conoscere dal pubblico grazie a due puntate di presentazione. Due appuntamenti senza nessuna gara o eliminazione, solo la possibilità di far ascoltare la propria musica.

A questo punto arriverà il momento delle semifinali che saranno spalmate in altri due puntate settimanali, ovviamente collocate nel palinsesto di Raiuno. In questa fase della gara, le canzoni/Artisti partecipanti verranno votate dalla Commissione Musicale e da una Giuria Demoscopica.

Per ogni semifinale delle 10 canzoni/artisti in lizza passeranno il turno soltanto in 5, formando così la compagine di 10 finalisti che parteciperanno alla serata evento del 17 dicembre a Sanremo, Sanremo Giovani 2019.

In questa occasione, le canzoni/Artisti verranno votate dalla Commissione Musicale, dalla Giuria Demoscopica, dalla Giuria Televisiva e dal pubblico attraverso il Televoto.

Fra i 10 finalisti verranno così promossi i 5 giovani artisti che, insieme ai 2 artisti provenienti da Area Sanremo ed al vincitore di Sanremo Young 2019 (Tecla Insolia), si esibiranno a febbraio sul palco del Teatro Ariston.

Ora c’è solo da sperare che la Rai, vista la cura che Amadeus sta riservando ai giovani artisti che gareggeranno a Sanremo 2020, non decida per motivi di audience di ripristinare il meccanismo dell’eliminazione in prima serata per i giovani.

Questa “procedura” venne infatti cancellata, giustamente, da Claudio Baglioni nel 2018.

Arrivare sul palco del Festival di Sanremo non è facile, è l’occasione di una vita, e proprio per questo motivo, ma non solo, i giovani vanno preservati dalle eliminazioni.

Negli ultimi anni abbiamo visto infatti artisti molto bravi (tra cui anche lo stesso Mahmood, vincitore del Festival lo scorso anno), “fatti fuori” da questo meccanismo a causa di un abbinamento sbagliato (voluto dalla sorte) o per un pezzo presentato in gara, bello ma difficilmente assimilabile al primo ascolto.

Ecco, per tutelare i giovani in gara, speriamo vivamente che la Rai non faccia questo passo indietro e a chi scrive che con questo “ritorno al passato” non esisterà più un Mahmood diciamo che i Sanremo precedenti ci hanno “regalato” Ultimo, Ermal Meta e Francesco Gabbani… quindi tutto sommato non ci è andata così male.

Se arriverà un brano forte come Soldi siamo certi che saprò farsi strada ugualmente.