8 Febbraio 2017
di Caporedattore
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8 Febbraio 2017

SANREMO 2017: conferenza stampa Giusy Ferrery “È il pezzo giusto per fare da apripista nelle radio”

Dalla Sala Lucio Dalla del Palafiori di Sanremo, la conferenza stampa di Giusy Ferreri per il Festival in live blogging.

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Arriva Giusy Ferreri.

Nonostante il rischio eliminazione al Festival di Sanremo, Fa talmente male è una delle canzoni più trasmesse in radio.

Ti hanno chiesto se la tua canzone fosse quella giusta per Sanremo e hai risposto di non saperlo, ma era quella giusta per presentare l’album.

È il pezzo giusto per fare apripista ed è perfetto per le radio. Il concetto di girotondo gira su quattro temi. Il primo è per dedicarla ai bambini perché dopo Roma Bangkok sono stata accolta, durante i firmacopie, da tanti bambini. Poi mi piace l’idea di girare il mondo.
Girotondo ha un messaggio molto bello per la vita e poi la grafica dell’album presenta una bussola coi 4 punti cardinali che rappresentano le strade che percorri nella vita.

Qual è la differenza tra l’arrangiamento con l’orchestra e quello in radio. Alcuni hanno scritto che il testo era un po’ pessimista, mentre per altri era ottimista.

“Fatalmente” può essere visto in diverse chiavi ed è un gioco di parole. Qualsiasi brano deve essere libero all’interpretazione. Il brano vuole trasmettere principalmente tutte quelle emotività che nascono da rapporti consolidati da tempo, ma presentano dei momenti di dubbio ma sempre accesi da una forte passione.

Ieri hai fatto da apripista ed eri molto agitata…

Anche al mio esordio sanremese, nel 2011, fui la prima ad aprire. Anche quella volta ero molto emozionata e forse ieri era un po’ più forte. Però questo brano, se entri con la giusta emotività, ci vuole molto fiato e l’emozione ti porta ad un respiro un po’ più alto ed è meno appoggiata di quello che dovrebbe essere. Ci può stare. Ci può stare.

Il tuo disco sarà in uscita a marzo. Perché non esce nei giorni del festival?

Abbiamo concluso le registrazioni circa una settimana e mezza fa. Siamo arrivati con i tempi adeguati per farlo uscire quando era pronto. Tutto il resto è stato messo di tutto punto ed è previsto il 3 marzo.

Qual è il segreto del successo di Novembre e Roma Bangkok?

Roma Bangkok è arrivato con una freschezza innovativa, un sound internazionale. Probabilmente è piaciuta l’idea di evasione al femminile. Un duetto al femminile non si vedeva da tempo e probabilmente è stato indovinato anche il periodo di uscita. Mi fa piacere che un brano leggero abbia avuto una presa efficace. A volte è giusto che ci sia anche la spensieratezza.
Novembre a suo tempo è stata considerata originale, con melodie retrò e ritmica incalzante e moderno/elettronico.

Nel brano ci sono brani di tuo pugno?

Di mio pugno totalmente no, ma con una mia presenza molto costante. L’obiettivo dell’uscita di un album di inediti era previsto già prima di Roma Bangkok ci ha fatto slittare.
Questo è l’inizio di un nuovo capitolo per me.
L’album ha 14 brani che rappresentano diverse sfaccettature d’animo, sia molto solare, innovativo e moderno, sia introspettivo con brani con caratura più ricercata.

I luoghi che hanno ispirato la tua crescita musicale, quali sono?

Qualsiasi luogo in cui abbia vissuto in passato o più recente mi ha dato emozioni che, se non ho trasformato in creatività in quel momento, le ho sviluppate successivamente. Legato alla creatività sicuramente l’Italia perché è dove lavoro di più. Negli anni precedenti ho avuto belle esperienze a Londra e Los Angeles, con Linda Perry e un produttore australiano che lavora a Londra.

Nella vita come gestisci il lato da leonessa?

Sono una persona molto emotiva. Riesco a trovare i momenti di assoluta serenità, ma riesco anche a tirare fuori il graffio. Dipende dalle circostanze.

Come ci si sente ad essere a rischio eliminazione?

Non ho pensato né positivo, né negativo. L’ho presa come andata. Ero curiosa di vedere la mia esibizione perché non avevo quell’autocontrollo per capire se avevo fatto bene o male. Volevo vedere se ero riuscita a valorizzare il brano.
Ho visto che c’era un po’ la tensione che, su questo brano, non è tanto agevole. L’obiettivo principale è la radio.
Per quanto riguarda il vincere o perdere, arrivare ultimi a Sanremo.. mi vengono in mente Vasco, Zucchero, i Negramaro e mi fa stare tranquilla.

Questa forte emotività te la rimproveri?

No, non stavo facendo l’operazione chirurgica a nessuno. Non ho fatto morire nessuno. L’emotività ce l’hanno tutte le persone ed era meno gestibile su questo brano. Cosa devo fare? Sono cose naturali?
Di solito sono emozionata, ma riesco a celarlo. Ieri, invece, era evidente.

Stasera si esibiranno i primi 4 giovani. Credi che sia paradossale presentare tra le nuove proposte i ragazzi dei talent?

Fortunatamente molti riescono ad andare avanti nella loro carriera grazie ai talent. È stata la mia fortuna. Ho provato in molti modi e alla fine il talent ha aperto le porte di un mio percorso artistico.
Sono felice che tanti giovani possano confrontarsi su un palco come Sanremo che ti mette sul palco pilastri della musica.
Nelle nuove proposte è successo già subito…

Quali sono i tuoi progetti dopo Sanremo?

L’album Girotondo uscirà il 3 marzo. Poi ci saranno due anteprime teatrali a Roma e a Milano.

4 APRILE – Auditorium Parco della Musica – ROMA
12 APRILE – Teatro Nuovo – MILANO