23 Luglio 2020
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23 Luglio 2020

La musica che gira: il punto della situazione e due grandi risultati ottenuti

Ecco i primi grandi risultati ottenuti per i lavoratori del mondo della musica

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Nelle scorse settimane vi abbiamo parlato dell’iniziativa La musica che gira, volta ad aiutare le realtà musicali nel difficile momento dell’emergenza sanitaria (vedi qui).

In questo tempo La Musica che gira si è impegnata tra videocall, flash mob, chat, riunioni e incontri con politici e Ministeri.

Due sono i grandi risultati ottenuti ad oggi.

L’incontro con il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, ha lasciato sentimenti contrastanti.

Da un lato non si ottenuto un aiuto immediato sugli emendamenti al Decreto Rilancio, dall’altro è stata data disponibilità a dialogare su una “riforma della musica” il cui percorso dovrebbe iniziare a settembre, con l’organizzazione degli “Stati Generali della Musica”.

Un’importantissima apertura che potenzialmente potrebbe portare ad ottenere nuove regole per il mondo della musica, che come sappiamo soffre di enormi contraddizioni e vive problemi legati alla mancanza di riconoscimento del proprio valore culturale.

Inoltre i funzionari del Ministero hanno promesso l’apertura di un nuovo bando dedicato alle imprese, con le stesse finalità di un bando già esistente ma questa volta con criteri di accesso adatti a tutte le tipologie di impresa del settore.

Due degli emendamenti proposti da La musica che gira nel pacchetto #senzamusica sono stati inseriti nel decreto approvato pochi giorni fa al Senato.

Il primo riguarda i lavoratori: l’estensione delle indennità assistenziali a favore dei lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo, anche ai lavoratori intermittenti del settore spettacolo, per i mesi di aprile e maggio.
In sostanza, tutti i tecnici e i musicisti che non avevano ricevuto l’indennità di 600€ al mese ora la riceveranno.

Il secondo è per le imprese profit e no-profit: l’istituzione di un fondo di 10 milioni di euro a sostegno delle realtà musicali extra Fus per la ripartenza (imprese, enti di produzione e distribuzione concerti, comprese le associazioni).

Il sostegno è infatti specifico per gli eventi organizzati fino al 31 dicembre 2020 e rappresenta un aiuto per i mancati incassi dovuti alle restrizioni delle capienze e ai costi aggiuntivi in seguito alle misure di tutela della salute imposte dall’emergenza Covid-19.

Giovedi 9 luglio la Camera ha approvato il Decreto Rilancio e quindi anche questi due emendamenti e lo stesso giorno moltissimi lavoratori intermittenti hanno visto accogliere la propria domanda di indennità che fino a poco prima non era stata accolta. Alcuni di loro hanno già ricevuto i 1.200€ che ne derivano.