20 Febbraio 2020
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20 Febbraio 2020

KeepOn LIVE e SCF firmano la prima convenzione sul Diritto connesso per i festival

Un risultato storico che consente un ricalcolo dei diritti con un forte risparmio per i festival.

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KeepOn Live e SCF, firmato una convenzione molto importante per la tutela della musica.

Il 20 febbraio 2020 dopo un percorso durato diversi mesi, si è arrivati all’accordo sulla prima convenzione sul diritto connesso per i festival, firmata da KeepOn LIVE, la prima associazione di categoria dei Live Club e Festival italiani e, SCF, società responsabile della raccolta e della distribuzione dei compensi dovuti ad artisti e produttori discografici per l’utilizzo in pubblico di musica registrata.

I diritti connessi sono quelli che vengono solitamente corrisposti quando un brano viene diffuso in luoghi pubblici oppure riprodotto.

Fino a ieri esistevano solo due tariffe, una per i concerti e una per gli eventi. Poiché, però, i festival molto spesso si svolgono su più palchi o in più giorni, le licenze non erano convenienti perché tarate su format diversi e molto care per gli organizzatori.

Con questa nuova formula si offre un’ulteriore tariffa che permette un risparmio notevole, senza però riconoscere meno diritti connessi: sono semplicemente ricalcolati in modo più corretto in relazione ai festival.

Inoltre, per gli associati a KeepOn LIVE, ci sarà anche una tariffa riservata inferiore di un ulteriore 15%.

Un risultato conquistato anche grazie all’appoggio di Doc Servizi e di tutta la Rete Doc, il più grande network cooperativo italiano di professionisti della cultura, creatività, musica e spettacolo, negli anni protagonista del dibattito pubblico sui diritti del lavoro nelle industrie culturali e creative.

Nel 2014 ad esempio, la Fondazione Centro Studi Doc Due era stata tra le realtà più impegnato per la pubblicazione del decreto “Decreto Palchi e Fiere” dedicato alla sicurezza dei tecnici dello spettacolo e del CCNL per i professionisti delle arti che lavorano in cooperativa.

Abbiamo supportato questo processo innovativo perché va nella direzione delle tutele che da 30 anni ci impegniamo a garantire per tutti i lavoratori del mondo dello spettacolo” ha spiegato Demetrio Chiappa, presidente di Doc Servizi.

È un passo importante per il riconoscimento della categoria festival e delle sue specificità, al quale siamo arrivati attraverso il dialogo costante con tanti nostri associati – spiega Federico Rasetti, direttore di KeepOn LIVE.

È stato un piacere lavorare questi mesi con SCF per l’apertura e la visione che ha dimostrato. Uno degli aspetti che ci rende più fieri è che questa nuova tariffa non impatterà solo sui festival che rappresentiamo come associazione di categoria – che avranno uno sconto dedicato – ma su tutti i festival italiani.

Per questo dobbiamo ringraziare Doc Servizi che, oltre al supporto, in questi anni ci ha insegnato un valore fondamentale: qualcuno deve spostare i sassi dalla strada in modo che chi segua possa avere il cammino sgombro“.

Una conquista che potrà facilitare nuove convenzioni con enti vicini a SCF, a partire da SIAE.

Conosciamo meglio KeepOne Live, Doc Servizi e SCF

KeepOn LIVE è la prima associazione di categoria dei Live Club e Festival italiani, ufficializzata nel 2018 dopo un percorso di rete durato 15 anni, con lo scopo di promuovere la cultura della musica originale dal vivo.

KeepOn LIVE rappresenta, promuove e sostiene live club e festival, creando reti di valore tra gli operatori della musica dal vivo originale per generare crescita.

Sono 289 i live club e festival aderenti, oltre 30mila i concerti eseguiti l’anno per circa 45mila artisti sui palchi.

Doc Servizi

Fondata da 9 artisti nel 1990 a Verona, è una cooperativa di produzione e lavoro inizialmente nata per supportare e valorizzare i professionisti del campo della musica, dell’arte e dello spettacolo attraverso la cooperazione.

A oggi conta 7.000 soci, di cui quasi 5.000 con continuità di lavoro, 34 uffici in tutta Italia, 1 filiale a Parigi e ha chiuso il 2019 con un fatturato di circa 58,6 milioni di euro. Numeri che ne fanno la cooperativa di spettacolo più grande d’Italia.

Il successo e la versatilità del modello Doc ha portato nel tempo alla gemmazione di altre cooperative che hanno costituito una rete d’imprese, la Rete Doc, che con oltre 8.000 soci e un fatturato di 71 milioni di euro nel 2019, si configura come il più grande network cooperativo italiano di professionisti dei settori musica, spettacolo, cultura e creatività.

SCF è la società che in Italia gestisce la raccolta e la distribuzione dei compensi dovuti ad artisti e produttori discografici per l’utilizzo in pubblico di musica registrata.

Costituita nel 2000 con oltre 400 produttori discografici aderenti, offre la possibilità di utilizzare e diffondere in pubblico le produzioni di etichette discografiche indipendenti e major internazionali, nel rispetto di quanto stabilito dalla legge sul diritto d’autore e dalle direttive dell’Unione Europea.

Il repertorio tutelato da SCF conta oltre 20 milioni di brani che equivale alla quasi totalità del repertorio musicale nazionale e internazionale prodotto in Italia.

SCF è presente nell’elenco delle imprese che svolgono attività di intermediazione dei diritti connessi al diritto d’autore, pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria e dunque risulta possedere i requisiti minimi per operare come ente di gestione collettiva dei diritti connessi.