A sole 24 ore dall’uscita, il nuovo singolo di Fedez, Allucinazione Collettiva (Warner Music Italy), debutta al #1 sia su Spotify, dove è il brano più ascoltato in Italia, che nelle tendenze di YouTube, dove vola al vertice della chart dei video più visti in Italia.
Annunciato il giorno stesso della sua pubblicazione, il brano rappresenta un capitolo tanto particolare quanto delicato per il rapper, che va oltre il dissing con Tony Effe e sorprende il proprio pubblico con un singolo molto personale.
Non si tratta dunque di una diss-track in risposta ai colleghi, ma di una vera e propria Allucinazione Collettiva, che il rapper racconta in una lettera a cuore aperto con un testo forte, molto aspro e senza filtri, con cui dà voce ai suoi pensieri più profondi.
Di fatto, il brano tocca argomenti alquanto complessi della vita privata dell’artista, ma anche momenti travagliati della sua carriera, che esplora con una trasparenza disarmante.
Fedez, “Allucinazione Collettiva”: l’artwork
L’artwork del singolo, anch’esso di forte impatto, è uno scatto che immortala Fedez in un omaggio alla copertina della serie TV horror anglo-statunitense Penny Dreadful fatta da Pablo Matil, che racconta le origini di personaggi leggendari ed altri della letteratura (Dorian Gray, Frankenstein, Dr. Jekyll e Dracula), tutti intrappolati nella Londra vittoriana.
“Allucinazione Collettiva”: testo del brano
Ehi
Fatti viva
È stata solo un’allucinazione collettiva
Ehi, notte d’Agosto vomito inchiostro
Penso al tuo volto e non ti riconosco
Eppure fa male
(Eppure fa male)
Eppure ricordo
(Ehi, ehi)
Di’ al tuo avvocato che mi ha contestato un tentato suicidio
Che chiedo scusa, che chiedo venia, per procurato fastidio
Ho preso le gocce e no pezzi di vetro
Perché sapevo che non volevi che si sporcasse il tappeto
Che ca**o di spreco
Valori e ideali, perle ai maiali
I nostri cazzi messi in Piazza Affari
La nostra è una gara a chi corre ai ripari
Finché magistrato non ci separi
Ricordi Sanremo si è tinta di nero per una vicenda di cronaca Rosa
Tu che mi butti fuori di casa e io che butto il blister del Prozac
Hai visto i tuoi amici? Sono yes man
Saranno felici senza di me
Sono parassiti, niente di che
Io odiavo loro ma amavo te
Ed io mi chiedo ancora se
C’è un lieto fine a una favola infelice e storta
Se fossi stato un altro me
Tu un’altra te forse sarebbe tutta un’altra storia
(È nero l’abito da sposa)
La vita ferisce
Il tempo lenisce
L’amore sparisce
Ma non si capisce
La vita ferisce
Il tempo lenisce
L’amore sparisce
Ma non si capisce
Scappo dai problemi agli occhi degli altri
Sembra che penso solo a divertirmi
Sento un corpo che sanguina
Forse è a un passo dagli inferi
Fisso questo foglio vorrei ma non voglio
Ficcarmi nel culo quel ca**o di orgoglio
Dimmi che è un incubo
Mascherato da sogno
Eppure lo so che mi hai donato le cose più belle che ho
Con te ho vissuto cose che io non rivivrò mai più
Vorrei cancellare tutta questa merda
Guardarmi allo specchio tirarmi una sberla
E anche io di cazzate ne ho fatte un po’ troppe
Abbiamo vinto un concorso di colpe
Sbagli se pensi che non ho mai amato
Per te avrei ucciso ma tu mi hai fermato
I buchi allo stomaco che mi son fatto
Per tutto lo schifo che ho accumulato
La gente festeggia sulla tua carcassa
Mi chiedo alla fine che cosa hanno vinto
Tu sei la distrazione di massa più bella che io abbia mai visto
La vita ferisce
Il tempo lenisce
L’amore sparisce
Ma non si capisce
La vita ferisce
Il tempo lenisce
L’amore sparisce
Ma non si capisce
Ed io mi chiedo ancora se
C’è un lieto fine
A una favola infelice e storta
Se fossi stato un altro me
Tu un’altra te forse sarebbe tutta un’altra storia
(È nero l’abito da sposa)
La vita ferisce
Il tempo lenisce
L’amore sparisce
Ma non si capisce
(E mi ripeto)
La vita ferisce
Il tempo lenisce
L’amore sparisce
Ma non si capisce