21 Agosto 2020
Condividi su:
21 Agosto 2020

Concerti: 12 milioni agli organizzatori per ripianare parte delle perdite subite in questi mesi difficili

Il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha firmato un decreto che stanzia 12 milioni per gli organizzatori dei concerti penalizzati dagli effetti del virus.

Condividi su:

Come è noto tra i settori che maggiormente hanno risentito degli effetti del Covid-19 c’è quello della musica dal vivo. Tutti i concerti previsti in primavera sono stati rinviati e la stagione estiva ci sta proponendo live con molte restrizioni.

Per questo motivo il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha creato un fondo di 12 milioni di euro per sostenere gli organizzatori degli spettacoli dal vivo. Dopo i 10 milioni per il settore discografico è ora il momento di pensare agli organizzatori di concerti, che grazie al Decreto Rilancio, si sono visti stanziare una cifra importante.

Un intervento necessario per salvare un settore che ancora vive di incertezze legate all’impossibilità di prevedere ciò che sarà nei prossimi mesi.

ASPETTANDO IL TESTO DEL DECRETO…

Il testo del Decreto, firmato l’11 agosto, ancora non è stato pubblicato. In Mibact, però, spiega le condizioni per approfittare di questo nuovo stanziamento:

“Possono presentare domanda di contributo gli organizzatori di concerti di musica che abbiano dovuto cancellare, annullare o rinviare, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, almeno uno spettacolo programmato in Italia, per un pubblico di almeno 1.000 persone se all’aperto e di 200 persone se al chiuso, nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 30 settembre 2020.”

Il pacchetto di risorse sarà suddiviso così:

– 10 milioni di euro da ripartire in proporzione ai minori ricavi accertati nel periodo 23 febbraio – 31 luglio 2020 rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso;
– 2 milioni di euro da ripartire in proporzione ai costi aggiuntivi sostenuti per le operazioni di rimborso dei concerti di musica leggera cancellati definitivamente a causa delle misure per il contenimento della pandemia (operazioni connesse ai voucher).

Per presentare la domanda, questi i requisiti:

– è necessario avere sede legale in Italia;
– avere organizzato almeno dieci eventi tra il 1° gennaio 2019 e il 29 febbraio 2020 essendo titolari di altrettanti modelli C1 Siae;
– essere in regola con gli obblighi in materia previdenziale, fiscale e assicurativa;
– assenza di procedure fallimentari;
– assenza di condizioni ostative alla contrattazione con le pubbliche amministrazioni;
– non essere beneficiari del contributo ordinario a valere sul Fondo unico dello spettacolo nel triennio 2018-2020.

DECRETO CONCERTI – LE REAZIONI DEGLI OPERATORI

Le aziende del settore rappresentate da Assomusica hanno espresso soddisfazione per voce del presidente Vincenzo Spera.

“Con questi primi decreti il ministro Franceschini e l’amministrazione del Collegio Romano hanno dimostrato attenzione per il settore. C’è stata un’interlocuzione che speriamo continui.

Certo, aspettiamo a leggere il testo ed è prematuro arrivare a conclusioni – spiega – ma il ministero si sta impegnando e siamo convinti che a questo intervento ne seguiranno altri.”

Anche Giordano Sangiorgi, patron del MEI, ringrazia il Ministro per l’intervento.

Tra gli operatori critici c’è Claudio Trotta, presidente di Barley Arts e Slow music. Queste le sue parole rilasciate all’Ansa.

“Mi sembra che anche questo decreto non offra prospettive di futuro al settore, francamente non capisco quale sia la visione per il futuro di questo governo e di questo ministro”.

Codacons parla di “una goccia nel mare”, mentre l’Unione Nazionale dei consumatori chiede che i rimborsi siano concessi solo a chi ha rimborsato agli utenti il prezzo dei biglietti dei concerti annullati.

Foto di Gabriel Doti da Pixabay