30 Novembre 2020
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30 Novembre 2020

Anteprima Video: ‘essere simili equivale ad essere invincibili?’ La risposta nel brano “Un Raggio a Strapiombo” di Innocente

E' uscito Un Raggio a Strapiombo, il nuovo singolo del cantautore Innocente tratto dall'album d'esordio #IOSONO.

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E’ uscito Un Raggio a Strapiombo, il nuovo singolo del cantautore Innocente tratto dall’album #IOSONO, il disco d’esordio pubblicato il 27 novembre per Cinico Disincanto e Pezzi Dischi.

Il brano e il videoclip, in anteprima su All Music Italia, ruotano attorno alla domanda: “essere simili equivale ad essere invincibili?”.

“Due persone, una casa, la costante della somiglianza”. Tutto appare favorevole ad una travolgente passione eppure i due soggetti sembrano essere giunti ad una resa.
Alcune scelte appaiono a noi come ‘un raggio a strapiombo’ che illumina la strada da percorrere eppure scegliere implica sempre abbandonare, qualcosa o qualcuno.”

Così Innocente spiega Un Raggio a Strapiombo, tratto dall’album #IOSONO, un lavoro guidato dalla voglia di sperimentazione e ricerca sonora.

Il pezzo ha un vestito ritmico ben definito. Un inizio prorompente del pianoforte, strumento con cui l’artista ha un rapporto viscerale, al quale poi subentrano le chitarre elettriche che danno grinta e completezza alla traccia riprendendo quella fusione tra influenze pop, latin-jazz e cantautorali che si riconoscono nell’intero disco.

#IOSONO, prodotto da Luigi Saccà e Vladimiro Boccia, è un album suonato dall’inizio alla fine. Non intende strizzare l’occhio a ciò che è di moda nel mainstream, ma sceglie la ricerca nelle sonorità e nel tipo di arrangiamento.

Brani dal ritmo frizzante con la presenza costante del pianoforte si alternano ad altri dai suoni caldi, capaci di creare un’atmosfera intima.

Dal punto di vista tematico si sente il forte legame di Giorgio (Innocente) con il territorio italiano, la sua lingua e soprattutto con la sua terra d’origine. Un esempio su tutti il brano Bella ci dormi, ripreso dal Canzoniere Grecanico Salentino, un omaggio alle sue radici.

“Sono nato a pochi chilometri dal mare e quando mi sono trasferito nell’entroterra toscano, ne ho sentito terribilmente la mancanza. Sono un ironico malinconico, strano ma vero. Spesso si tende ad attribuire un significato esagerato alla parola ‘malinconia’, confondendola con ‘tristezza’.

Ecco, triste lo sono stato davvero poche volte. Sono appassionato di tematiche ambientali e laureato in Economia per l’Ambiente. Da un lato mi piace studiare l’evoluzione dal punto di vista scientifico, dall’altro mi interessa dare risposte a cose che non so, e la più intrigante è: ‘l’uomo è effettivamente l’animale più intelligente o solo il capitalista più stupido?’

Alla domanda ‘descriviti con una parola’ ho sempre risposto con ‘paradossale’, perché vivo per il palco, ma in un ristorante scelgo sempre il tavolo in fondo alla sala. Credo fortemente nell’amicizia che non è necessariamente diversa dall’amore.”

ANTEPRIMA VIDEO INNOCENTE UN RAGGIO A STRAPIOMBO

Il singolo è accompagnato da un videoclip diretto da Daniele Esposito. I protagonisti sono Annabella Calabrese e Pierfrancesco Scannavino.

“Nella clip una coppia, privata di uno sfogo esterno, si lascia andare a nevrotiche simulazioni di ciò che è il mondo fuori dalla propria abitazione.

Il racconto di ciò che è stato il lockdown per molti e di ciò che è il rapporto di coppia per tanti. Essere simili, a lungo andare, può rivelarsi deleterio.”

UN RAGGIO A STRAPIOMBO – IL TESTO

Che cosa ci manca stare soli in questa stanza
Ti ricordi, ti ricordi il mare?
Le calze, le ferite con il sale
Che colpa ci manca cercare poli uguali inganna
sulla scena, ti ricordi il male?
Leccarsi le ferite con il sale

Un raggio strapiombo accende poi le strade
La scelta stessa è poi una violenza
Un raggio a strapiombo accende poi le strade
La scelta stessa è poi una violenza

Che cosa ci manca stare soli in questa stanza
Ti ricordi, ti ricordi il mare?
Annodarsi le ferite e poi parlare
Vuoi paracaduti sotto il vento dei rasoi
Serotonina, solitudine e Tolstoj, divorali Tuoi,
nuvole in testa, faccia lunga ed eroi,
recitando puoi diventare chi tu vuoi, ignorarmi

Ci saranno i sognatori a correggere gli errori
Un raggio a strapiombo accende poi le strade
La scelta stessa è poi una violenza
Un raggio a strapiombo accende poi le strade
La scelta stessa è poi una violenza

Vuoi paracaduti sotto il vento dei rasoi,
Serotonina, solitudine e Tolstoj, divorali Tuoi,
nuvole in testa, faccia lunga ed eroi,
recitando puoi diventare chi tu vuoi, ignorarmi
Ci saranno i sognatori a correggere gli errori

Un raggio strapiombo accende poi le strade
La scelta stessa è poi una violenza
Un raggio a strapiombo accende poi le strade
La scelta stessa è poi una violenza