9 Marzo 2021
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9 Marzo 2021

Annalisa, dopo alcune dure critiche, defollowa due noti giornalisti sui social

Tutto è partito da un video in cui un noto giornalista ha affermato che "la sala stampa avrebbe dovuto rimettere a posto la classifica..."

Annalisa
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Personalmente non contesto l’opinione del giornalista Luca Dondoni in quanto credo fortemente che alla base di questo lavoro, giornalista o blogger musicale che sia, ci debba essere l’assoluta verità. Una verità soggettiva, ovviamente, ma una persona che per lavoro scrive di musica è legittimato, deve esserlo, a dare il suo parere sulle canzoni.

Tra l’altro, come ho già scritto, anche a me il brano di Annalisa non è piaciuto. L’ho trovato neutro, senza infamia né lode, perfetto per mettere in mostra le sue oggettive qualità vocali, ma senza quel salto necessario dopo dieci anni di carriera, quelle caratteristiche da “canzone della vita” che iniziano a mancare nel repertorio della cantante.

Personalmente tra i suoi brani Sanremesi ho apprezzato e trovato più a fuoco Il mondo prima di te o Una finestra tra le stelle.

Con Dondoni sono tra l’altro d’accordissimo anche sul fatto che le giurie demoscopiche, e qui non parlo di Annalisa nello specifico, fanno da spesso dei macelli assurdi e, soprattutto, non hanno un senso. Vent’anni fa la giuria demoscopica era composta da acquirenti di dischi. La modalità di scelta di queste persone non credo sia mai stato comunicato (ai tempi compravo anche 20/30 dischi al mese, mai stato contattato, per dire…).

Oggi, nell’epoca dello streaming, la giuria demoscopica è composta da fruitori di musica. Anche qui come vengano scelti, chi siano e altri dettagli interessanti non sono resi noti. Tanto è che nemmeno Amadeus, a domanda di un giornalista in sala stampa lo scorso anno, ha saputo spiegarlo.

Tornando alla questione Annalisa/Sala stampa devo ammettere che quello che onestamente non mi è piaciuto è il tono usato dal giornalista. Il parlare a nome di un’intera sala stampa che, va detto, non è rappresentata da lui (soprattutto visto che a coloro che scrivono per le testate web nemmeno rivolge il saluto), e soprattutto quel “Dobbiamo rimettere a posto tutto” fa passare un di senso di onnipotenza che non appartiene alla maggior parte delle persone che lavorano in sala stampa e, tutto l’anno, con la musica.

Non sono tanto le parole, ma è il tono. Sono l’ultimo a poter giudicare altri. Chi mi conosce sa che, in modo ironico, faccio le peggiori battute su canzoni ed esibizioni in contesti più rilassati (e non solo), ma, per l’appunto è questione di atteggiamento. Giustamente ognuno ha il suo.

A mio avviso la “battaglia” contro la giuria demoscopica è giusta ma va portata avanti nel corso di tutto l’anno, non solo la settimana di Sanremo rischiando di creare ancora più danni.
Concludo con una considerazione,

Concludo con una considerazione.

Da quando Maria De Filippi ha sdoganato la stampa in televisione, in una maniera decisamente più massiccia rispetto al passato, si è creato una sorta di cortocircuito. Raramente si vedono i giornalisti ospiti ad Amici dare pareri negativi sui ragazzi del programma, ma non solo, spesso creano un rapporto con loro sui social con tanto di scambio di tweet da “amiconi” che porta a quanto successo… ovvero va a rompersi il giusto distacco, e il rispetto per esso, che dovrebbe esserci tra artisti e stampa.

Allo stesso tempo i giornalisti musicali sono diventati anch’essi dei personaggi pubblici, tra programmi tv, radio e quant’altro, finendo vittime essi stessi del giudizio del pubblico e dei fan, a volte, questo va detto, decisamente fazioso e aggressivo verbalmente.

 

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