9 Agosto 2020
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9 Agosto 2020

Videointervista a Sal Da Vinci: “Chi non ha voce è vicino alle storie che canto”

Nelle scorse settimane sono usciti i due singoli di Sal Da Vinci "So Pazz'e Te" e "Viento", che anticipano il nuovo album cantato in napoletano.

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E’ uscito da qualche settimana So Pazz’e Te, il nuovo singolo di Sal Da Vinci. Il cantautore nato a New York per l’occasione ha coinvolto il talento partenopeo Vale Lambo (ne abbiamo parlato Qui).

Sal Da Vinci dopo il lockdown è stato uno dei protagonisti di Made In Sud, la trasmissione televisiva di Raidue nella quale ha anche presentato in anteprima il nuovo brano.

So Pazz’e Te è un reggaeton lento, una ballad che racconta un sentimento, una lettera d’amore in lingua napoletana. Singolo in cui non manca quel pizzico di contaminazione urban, grazie all’apporto di Vale Lambo. Il giovane artista della nuova scena napoletana che ha appena pubblicato il singolo Statt Zitt (Qui il nostro articolo).

Il cantautore napoletano, terzo al Festival 2009, ha una carriera lunga e decisamente completa. Un percorso musicale e artistico nel quale hanno trovato spazio diverse esperienze, che lo hanno portato anche a riflessioni.

Una carriera lunga 30 anni in cui non sono mancate collaborazioni importanti con nomi di primo piano. Esempi sono i duetti con Ornella Vanoni, Renato Zero e Clementino, ma anche con autori del calibro di Guido Morra, Maurizio Fabrizio, Vincenzo Incenzo e Pasquale Panella.

Nelle scorse settimane è uscito Viento (ne abbiamo parlato Qui), altro singolo che farà parte del nuovo progetto discografico che uscirà dopo l’estate e nel quale troveranno spazio riflessioni, sensazioni, emozioni e racconti di vita quotidiana cantati in lingua napoletana.

VIDEOINTERVISTA A SAL DA VINCI

Abbiamo contatto Sal Da Vinci via Skype per una videointervista di presentazione del singolo e del nuovo progetto discografico. Una chiacchierata a 360 gradi su una carriera ricca di soddisfazioni e che ha come filo conduttore la verità.

Un rapporto con il pubblico sempre sincero, costruito senza troppa televisione e radio, ma con un approccio teatrale, nel senso più ampio del termine.

Foto di Pepe Russo