2 Giugno 2020
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2 Giugno 2020

Tia Airoldi: “Isn’t it Fine” è il nuovo brano che anticipa l’album

Il cantuotore pubblica il nuovo brano "Isn't it Fine" insieme al videoclip, che anticipa il primo progetto discografico dell'artista in italiano.

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Tia Airoldi, nome d’arte di Mattia Airoldi, cantautore e docente milanese, ha pubblicato venerdì 29 maggio il nuovo brano in inglese Isn’t it Fine (etichetta Candle Studio Srl).

La canzone, che anticipa il primo progetto discografico in italiano dell’artista, è stata scritta con il compositore e produttore Fabrizio Campanelli ed è la colonna sonora dello spot immobiliare.it

Isn’t it Fine è un brano che porta in chi l’ascolta una dimensione di apertura e leggerezza:

“la luce del mattino che filtra e riscalda una stanza; basta un istante per suscitare un ricordo, un momento di pace, un nuovo slancio – racconta Tia Airoldi -. Così nasce Isn’t It Fine, accogliendo una scintilla di bellezza, accarezzando le corde di una chitarra, cantando con l’aria il desiderio di oggi e di domani, la voglia di lasciar cadere lo zaino dei pesi per camminare insieme, leggeri, sollevati da terra e da tutto.”

Guarda il videoclip del brano

CONOSCIAMO MEGLIO TIA AIROLDI

Cantautore e docente, Tia Airold, è un autore e interprete (Tia Airoldi, The Please e altro) suona in Italia e all’estero in apertura di numerosi artisti nazionali e internazionali come Spandau Ballet, Josh T.Pearson, Ben Ottewell, Matt Elliott, Juan Mordecai, Statuto, Punkreas.

Ha suonato all’estero in Canada, Germania, Svizzera, Polonia, Belgio e in Inghilterra e in alcune venues straordinarie come il Brussels Summer Festival e il Reeperbahn Festival di Amburgo, oltre al festival MI AMI di Milano (con The Please, 2012).

Dalla collaborazione con il compositore, autore e produttore Fabrizio Campanelli (con già all’attivo due candidature ai David di Donatello per la miglior canzone originale) nasce Isn’t It Fine.

Attualmente sta ampliando le sue conoscenze e la sua esperienza di vita come professionista della musicoterapia e a dicembre 2019 ha presentato a Milano un’installazione chiamata “In Utero”, un viaggio acustico nel grembo materno attraverso una “piattaforma sensoriale”, un dispositivo per rendere il suono accessibile ai non udenti.