17 Luglio 2022
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17 Luglio 2022

Intervista a Cordio: “ascoltare tanta musica diversa, da tutti i paesi del mondo, è un esercizio che apre la mente e fa bene alle orecchie”

"vorrei che l’album fosse come un libro, composto da capitoli diversi ma pur sempre unitario nella sua narrazione" ci confessa il cantautore

cordio
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Il giovane cantautore Cordio ha lanciato il suo nuovo singolo Pane, olio e sale. Fuori per Mescal.


“Pane, olio e sale è un viaggio nei pomeriggi della mia infanzia, quelli pigri delle estati calde, quelli delle domeniche in campagna dai nonni con il camino acceso, quelli dei compiti per casa e delle partite a calcetto.

È un insieme di polaroid consumate dal tempo, scattate nella luce calda della Sicilia di fine anni ’90, in quel tempo in cui la vita sembra un’eterna primavera”


Abbiamo raggiunto Cordio per farci raccontare questa nuova canzone e gli obiettivi futuri.

Cordio – intervista

Ciao Cordio, bentornato ad All Music Italia. Pochi giorni fa è uscito il tuo nuovo singolo Pane, olio e sale, ce lo vuoi presentare?

È una canzone molto intima, una serie di fotografie dei pomeriggi della mia infanzia in Sicilia.

Pane, olio e sale arriva dopo Hey Vittoria, Mezza mela e Cose che si dicono, cosa lega i tuoi brani?

Intanto la produzione, a cura di Lorenzo Vizzini, ci sono come sempre i fiati (suonati da Ryan Svendsen), e c’è più in generale una visione di suono che è un po’ fuori moda, solo strumenti veri, persino un marranzano nell’intro, strumento abbastanza raro da sentire nella musica pop.

Più in generale la speranza è che ci sia una coesione stilistica nella scrittura, vorrei che l’album fosse come un libro, composto da capitoli diversi ma pur sempre unitario nella sua narrazione.

Descrivendo Pane, olio e sale hai dichiarato: “è un insieme di polaroid consumate dal tempo” e canti: “e mi chiedevo cosa mai ci fosse dietro le navi, dopo l’orizzonte mi immaginavo ci finisse il mondo, per un secondo vorrei tornare lì”.

Ricordi, immagini, sensazioni, sentimenti che si susseguono lungo tutto il brano. Nostalgia o semplicemente la voglia di fermare in musica quei momenti?

È una nostalgia felice, una saudade che non sconfina mai nell’amarezza.

Ciò che una polaroid può sbiadire col tempo una canzone lo “fotografa” e puoi riascoltarlo quando vuoi?

La forma canzone è il mio modo preferenziale di espressione, non so dire se e rimane più eterno della fotografia, non credo, però è quello che spontaneamente ho scelto.

cordio

Sei stato scoperto da Ermal Meta e hai aperto i suoi live, successivamente sei stato opening-act di Simone Cristicchi e Francesco Renga, grandi nomi della musica italiana, c’è qualche artista con cui ti piacerebbe collaborare?

Ce ne sono moltissimi, sicuramente devo tanto ai cantautori di “seconda generazione”, su tutti ti direi Luca Carboni, Samuele Bersani e Daniele Silvestri.

Il grande pubblico ti ha conosciuto a Sanremo Giovani 2019, da lì le collaborazioni e tanti nuovi singoli, piccoli tasselli che stanno formando il tuo percorso artistico. A quali obiettivi stai puntando?

Ad avere una carriera che duri nel tempo, costruita dal basso, canzone dopo canzone.

È molto ambizioso considerando la velocità del mercato di oggi, che è come salire sulle montagne russe, ma è quello che sogno per me.

Chiudiamo con una domanda aperta, c’è qualcosa che vorresti dire ai lettori di All Music Italia che non ti abbiamo chiesto? Ecco questo è il momento.

Di ascoltare tanta musica diversa, da tutti i paesi del mondo, è un esercizio che apre la mente e fa bene alle orecchie