20 Ottobre 2022
Condividi su:
20 Ottobre 2022

“Le donne di Modena”di Francesco Baccini accusata di sessismo. Le donne di oggi si diano una regolata

L'argomento sul sessismo è serio e va trattato con molta cautela ma in questo caso la questione sfiora il ridicolo, se non il grottesco

Francesco Baccini Le donne di Modena
Condividi su:

E così accade che poche sere fa Francesco Baccini, ospite in teatro a Sondrio ad un premio internazionale di poesia, canti Le donne di Modena brano di successo realizzato 32 anni fa e che venga accusato di sessismo da una ragazzina per via del testo.

Premesso che l’album Il pianoforte non è il mio forte, anno 1990, me lo sono divorato per anni e ancora oggi conosco tutte le canzoni presenti nel disco, vado a riguardare il testo perché mi domando cosa mi sia sfuggito, quale frase possa avere provocato tale reazione.

Boh!!! Per me, nessuna!!

Comincio a chiedermi cosa significhi sessismo!!!
Per me è un modello di razzismo che sottende una evidente inferiorità del sesso femminile rispetto a quello maschile.

L’argomento sul sessismo è serio e va trattato con molta cautela, ma mi sia concesso -nello specifico- di portarlo ad un livello più gioviale dato che la questione a mio parere sfiora il ridicolo, se non il grottesco.

Se mi dici “Non fare la femminuccia“, “Lascia stare, sono cose da maschi“, “Sei acida! Ma hai il ciclo?” io ti rispondo che sono luoghi comuni sessisti, vecchi come il cucco e che possiamo passare davvero oltre. Oggi le “femminucce” fanno in maniera eccellente “cose da maschi”, e se qualche maschietto pensa il contrario, francamente il problema (o complesso!) è suo.

Ora, se Le donne di Modena è una canzone sessista perché le donne hanno i fianchi larghi (spesso vero, ma anche certi uomini) o perché fanno da mangiare (ovvio, tutti facciamo da mangiare indipendentemente dal sesso), o perché odiano stirare (io lo detesto, Baccini, concordo con te!!), beh allora condannate Vasco perché la tipa della sua canzone è una troia, o cambiate il testo Marinella di De Andrè perché lei è chiaramente una puttana di paese, e inoltre cancellate la favola di Cenerentola, schiavizzata e costretta a lavare il pavimento in ginocchio e vi prego bruciate la pellicola cinematografica della Wertmuller in cui la Melato è dipinta come una “Buttana industriale”, ed infine sia condannato postumo D’Annunzio per avere scritto Il Piacere, romanzo nel quale le avventure sessuali, la lussuria, il culto della bellezza raccontano di un protagonista manipolatore (oggi va di moda questo termine!).

Condannerei anche, mi sia concesso, il cartone animato Daitarn 3 perché quelle poverette di Beauty e Reika sono proprio alla mercè di Haran Banjo (che era un gran figone!!).

Vi sembro seria? Ovvio che no, ma un po’ forse sì.

Francesco Baccini Le donne di modena… ma che bella invenzione!

Seria sono quando penso che davvero stiamo superando la misura! Il Politically correct mi ha stancato e lo dico come donna risolta, indipendente, sana, capace di attaccare un quadro e dipingere le pareti di casa, cosa che preferisco a stirare.
Donne, per favore, noi per prime fermiamo altre donne che con certe stronzate mettono in pericolo le vere battaglie da sostenere!

Se non conosciamo le premesse culturali, sociali, storiche, politiche di un fenomeno appartenente al passato, evitiamo di esporci a figure ridicole!
Le giovani femministe 2.0, battagliere con il culo degli altri, riflettano bene prima di parlare a vanvera.

I luoghi comuni sono pericolosi se non vengono ben contestualizzati.
Se non sapete, lasciate stare.

Alla ragazzina di 20 anni che ha accusato Francesco Baccini di sessismo per la sua bellissima ed innovativa canzone di 20 anni fa, di cui io adoravo la parte “Le donne di Modena hanno le ossa grandi, Le donne di Genova ridono fra i denti, Le donne di Napoli, Dio, ma che bella invenzione, Le donne che ho avuto sono un’illusione… e infatti, faccio da mangiare…” consiglio di ascoltare la canzone di quest’anno Auto tedesca di Paky, (quel tizio che dal palco aveva minacciato il fan di spaccargli la faccia perché lo aveva toccato!), che recita “E mentre la ficco forte in ogni suo orifizio, Ogni riccio un capriccio, sembra Raffaella Fico, C’ha un culo che pare finto (ah-ah), ah, lo muove poi vado in fissa, Vuole che la metto incinta, uau-uau, ah“.

Poi, se vorrà, mi contatti che le spiego la mia idea di sessismo per il quale valga la pena alzare la voce. Uno scambio di opinioni tra donne non coetanee potrà essere istruttivo per entrambe.

Questa è la mia rubrica Spunti di Vista. Esprimo il mio punto di vista… cerco spunti di riflessione.
Mi dai il tuo?