Pagelle nuovi singoli di Fabio Fiume.
Estemporaneo ritorno delle pagelle questa settimana, in cui oltre alle novità ( poche ) della settimana, approfitto per recuperare qualche uscita della scorsa ed i ragazzi che non avevo ancora recensito che approderanno al prossimo Festival di Sanremo.
La settimana prossima la rubrica tornerà a sonnecchiare, in attesa di ripartire di slancio e definitivamente Venerdì 16 Gennaio
Si ricorda che si tratta del solo parere di Fabio Fiume e non di tutta la redazione di All Music Italia e che i voti espressi al termine delle mini recensioni non mettono in relazione alcuna artisti diversi tra loro, ma essi sono attribuiti alla canzone in base alla carriera dell’artista che la propone ed all’importanza che essa assume nel percorso dello stesso.
Cominciamo con le pagelle nuovi singoli
Aiello – Il cielo di Roma
La scrittura di Aiello è bella definita; si muove agile su base pop senza però cadere in strutture facilmente identificabili.
Se proprio lo dovessi associare a qualcuno, in un brano come questo, penserei a Niccolò Fabi e quindi sarebbe un bel pensiero.
Si fa grande racconto dell’evocazione che ha in sé il cielo di Roma, camminando su tetti, cercando di toccare le stelle. La bellezza del racconto però è universale, perché lo è Roma.
Sette
Giusy Attanasio & Bema – Dimmi che ‘nammurata so’
Il testo è davvero grottesco e svilisce un’idea pop/dance che pur se nuova non è poteva essere un’evoluzione non male nella carriera della cantante partenopea.
L’arrangiamento tiene troppo bassa la base rispetto alla voce.
Quattro
Claudio Baglioni – Gli anni più belli
Baglioni torna a fare Baglioni con un brano che sembra riportarlo al periodo a cavallo tra i settanta e gli ottanta. Si racconta l’adolescenza su chitarre a dettare i tempi ed archi ad armonizzare regalando melodia.
E’ un Claudio che in molti sognavano di ritrovare, qualcuno sperava invece non esistesse più. Il pezzo in sé è medio rispetto alla sua carriera costellata di successi.
Sei
Gianluca Capozzi – Ho fatto un sogno
Ballata romantica un po’ solita, con inciso che premia la vituperata rima cuore/amore.
Meno naturale l’uso del dialetto qui, come se il pezzo fosse stato scritto solo in italiano e poi mutato per le esigenze del mercato del nostro. Chissà.
Tutto un po’ prevedibile tranne lo special con prova vocale importante.
Cinque
Cri + Sara Fou & Il Cane – Federica
Originale l’arrangiamento del pezzo che gioca tra ritmica ed archi ed è proposto con buone sovrapposizioni vocali talvolta all’unisono, altre in controcanto, altre ancora semplicemente in due registri diversi.
Bella la parte della variazione dove gli archi giocano con uno strumento a corde che non riesci bene ad identificare: potrebbe essere una semplice chitarra acustica, un mandolino o una mandola, chissà.
Non trovo piacevole la conclusione che suona come affrettata e che fa perdere punteggio.
Sei +
Giuliano Crupi – Come i bimbi fra le onde
Strofe un po’ troppo lunghe per approdare poi in un inciso che non è tale, in quanto è in realtà una prosecuzione delle stesse, senza mai cambio melodico.
Anche musicalmente il giro guida si ripete lungo tutta la durata del brano con unica eccezione la potenza ritmica, ora più essenziale, poi decisamente più piena. Troppo poco.
Quattro ½
Dj Matrix, Carolina Marquez & Ludwig – Courmayeur
Si prende una vecchia canzone dance, non la si modifica nemmeno più di tanto, le si appioppa un nuovo testo godereccio per festanti cronici e gli si mette qualche innesto moderno rap. E
poi beviamo, balliamo, beviamo… sperando di vomitare in fretta questa schifezza.
Tre
Matteo Faustini – Nel bene e nel male
Con gli occhi si può far di tutto: si può far l’amore, si può far la guerra, si può chiedere scusa, ci si può cercare.
Bel testo sul proprio vissuto, sulla propria storia, sul non essere capace di cercare vendetta perché alla fine “è come un dolce senza cioccolato”.
La canzone gioca con i cambi di potenza, il sussurrato ed il cantato spinto, fino a rompersi. Arriva precisa.
Sette
Gianluca Grignani – Tu che ne sai di me
E’ il pezzo questo a cui Gianluca affida il suo rientro sulle scene dopo le turbolenze personali.
C’è una produzione molto curata e vari cambi d’intenzioni interpretative su una base che lascia poco spazio ad altro che non sia rock.
Tranne le frasi del titolo ad incipit d’inciso, il brano non ha altri punti che ricorrono, rendendolo facile a memoria.
Non sempre il testo è chiarissimo, però ha una storia, ha un motivo per esistere. Non è una ripetizione all’infinito di sé. Bentornato Gianluca.
Sette
Alessandro Innocenti – Dimmi come fai
Un rock/country dove si parla delle picche che una lei gli dà in un testo che è svilente per quanto banale, tirando in mezzo persino i semi della carte, proprio per essere originali insomma! “Ti muovi bene, sei la più bella del reame. Prima ero un re, adesso sono un salame”… devo proseguire?
Tre
Tecla Insolia – 8 Marzo
Certo il testo è importante ed è chiaramente un riferimento mai troppo proposto, che non ce n’è mai abbastanza. E questo è un conto… poi però che il brano sia brutto anche questo va detto.
Si tratta infatti di un pezzo vecchio, cantato in un modo vecchio ma che persino le cantanti vecchie rifiuterebbero.
Riesce difficile pensare che la cantante sia così giovane perché mentre l’ascolto non faccio altro che pensare alla pasta fissante per dentiere!
Tre
IRonico – Buona giornata
E’ una sfida ad affrontare il nuovo giorno col sorriso, con la voglia di augurare una buona giornata ad ogni amico che incontri.
Il testo però è un po’ all’acqua di rose, anche se metricamente c’è un buon cambio tra strofe ed inciso.
Peccato però che quest’ultimo è particolarmente vuoto nelle liriche. Strumenti non così usuali nell’arrangiamento.
Cinque
Kram – Come la neve
Bella voce al servizio di un testo scialacquato, che si perde tra già sentiti su base anche questa per nulla originale.
C’è bisogno di un po’ di ricerca per la canzone giusta per emergere; questa poteva essere tranquillamente parte del repertorio di quelle boyband azzardate made in Italy.
Quattro
Clicca su continua per la seconda e ultima parte delle pagelle nuovi singoli.