19 Marzo 2021
di Interviste, Recensioni
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19 Marzo 2021

Pagelle ai nuovi singoli italiani in uscita il 19 marzo 2021

Da Achille Lauro a Nico Arezzo, dai Tazenda a Cmqmartina ecco le recensioni ai nuovi singoli della settimana

Pagelle Nuovi singoli
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Pagelle nuovi singoli 19 marzo 2021 a cura di Fabio Fiume.

E dopo la carovana sanremese , tornano le pagelle settimanali ai nuovi singoli. I grandi big pazientano ancora ad uscire, complice l’andazzo assolutamente positivo dei tanti lanci sanremesi, sia in radio che nelle vendite, anche se qualcuno prova a farsi largo. Approfitto per ricordare, soprattutto a tutti gli entourage, che quando lavoro alle pagelle, non leggo volutamente le schede stampa; lo faccio per essere quanto più imparziale possibile. Non voglio leggere nomi di amici fra gli addetti, o sapere che quel promoter che mi è amico mi ha mandato quel brano, proprio per non farmi forviare in alcun modo.

Partiamo subito…

Amber – My future

Prodotto dance che ha entrambi i piedi nel periodo dei 90, quello che veniva dominato anche da artiste nostre come Alexia o Neja, per citarne un paio. Amber, non fa nulla di nuovo; tiene botta con un pezzo piacevole che, come quelli dell’epoca, vuole farsi anche canticchiare oltre che ballare. Ah… se ci fosse ancora il Festivalbar.
Sei


Nico Arezzo – Polline

Modo molto sfizioso di raccontare di come sia brutta la vita da quando la storia è finita; persino lui stesso si dà una data di scadenza, quando prima, insieme a lei, come miele, data di scadenza non c’era. Il tutto arrangiato con chitarre solari rende ancora più simpatico il risultato.
Sei ½


CmqMartina – Se mi pieghi non mi spezzi

Piegarsi e non spezzarsi è la regola fondamentale per raggiungere i propri traguardi, consapevoli che proveranno comunque a fermarti. CmqMartina è molto continental nella sua dance, ma arriva piacevole perché nella nostra lingua si contano sul palmo di una mano quelli che propongono questo stile. Interessante e centrata.
Sette


Fred De Palma – Ti raggiungerò

Avendo ottenuto un grande successo in Spagna, De Palma batte il ferro finché caldo e schiaccia sull’acceleratore della “latinizzazione” dei suoi pezzi, almeno dal punto di vista dell’intenzione. Qui però, forse non si sarà reso conto ( ma ho paura che possano crescere nasi), abbiamo proprio sconfinato nell’orticello di Baby K, che già di suo non è proprio nostra regina dell’originalità. Poi, che il pezzo sia orecchiabile… ma ci manca solo non lo fosse!
Quattro


Piero Gandetto – Ora sono qua

Ennesima proposta di bel canto, che vorrebbe “liricizzare” ma prova a darsi il tocco di modernità galleggiando sul pop, quello piuttosto manieristico e pomposo, atto a supportare una presenza vocale così importante. Il problema è che, a parte Il Volo, la lista di chi sta tentando questa strada e con risultati al massimo alterni, è già lunga. Perché allora non cantare lirico direttamente?
Quattro


Stefano Greco – Per lasciarci andare

Ballata sentimentale ed anche introspettiva che ha qualche riferimento importante pescato dal panorama musicale nostrano. Tuttavia Greco riesce a trovare una sua chiave interpretativa, soprattutto sulle parti vocalmente più spinte. Qualche frase ad effetto presente nel testo, può aiutare il brano tutto ad emergere.
Sei ½


Harmonyum – Mai più

Band vocale votata al bel canto, armonizzato anche in maniera ineccepibile, almeno da studio. Già, perché la valenza di un progetto del genere si misura maggiormente nella dimensione live. Le voci sono tutte molto belle ma anche tutte non con una personalità così spiccata da poter essere immaginate come soliste. Il pezzo è un’esortazione al perdono, alla miglioria che, saperlo dare, dona alle nostre vite. Resta però più un esercizio che altro, ben fatto, ma pur sempre un esercizio.
Sei


Isteresi – Come se fosse normale

Ancora una canzone sulla pandemia. L’affronta dal punto di vista di tutto ciò che era normale ed oggi non lo è più. L’atteggiamento interpretativo è piuttosto soave per gran parte del pezzo ed aspetta ad esplodere in un inciso che apre a chitarre di reminiscenze anni 90. Il pezzo non è brutto, ma corre il rischio d’invecchiare presto, anzi, auguriamoci che invecchi subito.
Sei


Veronica Kirchmajer – Come tu mi vuoi

Canzone sulla propria autostima e la forza di non cedere al ritocco facile, al cambiarsi i connotati per risultare magari anche più seducente, ma correndo il rischio di non esser nemmeno riconosciuti. Un po’ tronfia nel testo o forse resa tale anche dall’arrangiamento, pomposo nell’inciso e più minimal nelle strofe, che sfruttano, entrambi, suoni però piuttosto abusati.
Cinque


Gigi L’Altro & Roberto Francesconi – Disco papera

Ci sono canzoni che nascono per riempire il tempo. Quel tempo non è il mio.
Due

Clicca su continua per la seconda parte delle Pagelle nuovi singoli del 19 marzo 2021.

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