20 Maggio 2022
di Interviste, Recensioni
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20 Maggio 2022

Le Pagelle ai nuovi Singoli italiani in Uscita Venerdì 20 Maggio: da Alessandra Amoroso a Sissi

Ampio spazio anche agli emergenti da Isoladellerose a Lourdes

Pagelle Nuovi singoli 20 maggio
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Pagelle nuovi singoli italiani in uscita venerdì 20 maggio a cura del critico musicale Fabio Fiume.

Qualche nome importante per le classifiche, qualche ritorno dal passato che si pensava perso, qualche altro da un passato invece meno remoto in cerca di riprendersi il proprio posto al sole. Nel mezzo pezzi da novanta dal carattere regionale, novità fresche che hanno goduto di tanta esposizione televisiva e come sempre tanti emergenti. Tutto questo anima le nuove pagelle settimanali, da leggere come sempre tutte d’un fiato per poi ascoltare i pezzi e provare a capire se si è d’accordo o meno.

Partiamo subito con le pagelle nuovi singoli del 20 maggio.

Alessandra Amoroso – Camera 209

Con richiamo tutto danzereccio, firmato Db Boulevard e quella loro Point Of View che per la voce di Moony ci ha fatto ballare a suo tempo non poco, la cantante salentina si mostra a suo agio. C’è da un po’ voglia di divertirsi nelle proposte di Alessandra, che ha lasciato da parte le ballate strappalacrime a cui ci aveva abituati. Certo si tratta di una leggerezza che non passa alla storia eppure, nel repertorio dell’artista, ci sta alla grande; crea movimento, differenziazione di proposta, un’essenza diversa con cui condire le playlist dei suoi fans.
Sei+


Francesco Bianconi & Clio – Ciao

Dopo la bellezza del pezzo con Malika Ayane, Bianconi pesca questa giovane artista francese e, non a caso, destina la nuova pubblicazione in entrambi i paesi. Grande linea melodica e due voci che sono così in contrasto che, proprio nell’inciso, dove cantano assieme si sposano alla perfezione, fanno l’amore sulle note. Bellissima l’evoluzione musicale che poi porta alla conclusione sfumata, classico esempio di un mondo retrò che una melodia come questa, rincorre e ritrova.
Sette 1/2


Gianluca Capozzi & Vincenzo Bles – L’urdema notte

Unione d’intenti in quel di Napoli fra uno dei principi del pop partenopeo, Gianluca Capozzi ed uno dei rapper in veloce ascesa, Vincenzo Bles, che, fra l’altro, si divertono anche in un punto del pezzo a scambiarsi le peculiarità espressive. Lo special ricorda da vicino un brano di Dua Lipa, ma nel discorso simil rap, fatto di tante parole e fiati da gestire, le assonanze sono dietro l’angolo. Il connubio tra i due risulta al fine moderno pur senza tradire le radici venticinquennali quasi di Gianluca, che ha il merito di tenere botta nonostante il nuovo che avanza. Anzi, può insegnar loro.
Sei 1/2


Coez – Essere liberi

A volte esser liberi significa esser soli; è una sorta di prezzo da pagare, come recita l’inciso di questo pezzo. Coez paga un pochetto lo scotto della sua voce monocorde che, se a primo ascolto mi colpisce grazie al su modo di raccontarsi mai banale, già al secondo mi produce qualche sbadiglio. Non c’è mai una sorpresa nel suo incedere e questo, alla lunga, può stancare. Nell’insieme comunque il brano è senz’altro accettabile.
Sei


Matteo Crea – A casa dei miei

Arrangiamento di chitarre di riferimento funk/rock 80, nel segno di Prince mi verrebbe da dire. La canzone è una ricerca di emancipazione, una fuga dalla famiglia per cercare di far volare la propria identità, fuggire da regole impartite. Il messaggio è chiaro grazie all’inciso perché, per dirla tutta, le strofe non sono che un insieme di frasi tronche gettate lì più a cercare effetto che a spiegare per davvero cosa si vuol dire.
Quattro 1/2


Daniel – Non ti perdo

Gli effetti sulla voce sono il prezzo da pagare per risultare moderno, attuale. In realtà però la scrittura di Daniel non è malvagia di sua e si percepisce che se la cavi anche a cantare senza bisogno di aiuti. Eliminerei l’effetto ritmico della base troppo pieno d’echi; crea confusione e distrae. Il pezzo poi si perde in una serie di ripetizioni finali che non ne potenziano il messaggio, anzi, fanno perdere punti.
Cinque=


Romina Falconi – La suora

L’irriverenza della Falconi arriva puntuale, riuscendo sempre a spingersi più in là senza urtare nessuna suscettibilità. Questo le succede perché le sue soluzioni sono sempre una fuga da una delusione d’amore, spesso un tradimento, facendo si che chi ascolta non può avercela se qualche passaggio di testo risulta un po’ troppo ardimentoso o irrispettoso. Alcuni passaggi del testo sono oltremodo geniali, anche se il tema portante, quello del tradimento vituperato, perpetrato, con annessa vendetta, tende un po’ a ripetersi.
Sei 1/2


Manuel Finotti – Himalaya

Pezzo che cresce ritmicamente dopo la scelta piuttosto classica dell’inizio. Nelle note più tirate mi ha ricordato Ultimo ; è un fatto esclusivamente di timbro, non certo di emulazione. Lavorerei un po’ per ispessire le note basse invece, evitando di cedere al sussurro facile. Brano nella media, che avrebbe bisogno di un palco importante per emergere.
Sei


Lorenzo Fragola e Mameli – Luna Fortuna

La collaborazione fra i due artisti produce subito un nuovissimo singolo, a distanza di appena due settimane dal precedente. Il pezzo si muove su sonorità molto estive, abbastanza prevedibili, anche se la voce di Fragola è così riconoscibile che riesce a fare da valore aggiunto. Potrebbe non bastare a venire fuori fra le fila, ma provarci non guasta.
Sei


Giuliettacome – Lo-fi love

Se l’idea musicale, a metà fra modernità d’arrangiamento e vintage d’intenzioni, può apparire interessante, ammetto che un po’ disturba la pochezza di un testo che si appoggia troppo su inglesismi, modi di dire, slang, che in alcuni momenti creano fatica nel comprenderlo, soprattutto quando la cosa si sposa ad una divisione metrica delle parole già di suo quanto meno originale. Sono tutte correzioni consigliate, s’intenda; l’idea buona però resta lo stesso.
Sei 1/2


IsolaDelleRose – Nada Mas

Siamo reduci da una settimana in cui di proposte tipo questa ne abbiamo sentite a iosa. Il trio degli IsolaDelleRose si propone con un brano che profuma per arrangiamento di Eurovision Song Contest ed, infatti, non ci avrebbe stonato affatto nel mezzo. E’ un cross di stili, un po’ rock, un po’ rap, con una possibilità dance e non da meno con quei coretti, quegli “ooh” che si sollevano facilmente riprendibili dalle folle. Funziona, è popolare, e la cosa può aiutare, anche un po’ stereotipata, come detto.
Sei

Clicca in basso su continua per la seconda e ultima parte delle pagelle nuovi singoli del 20 maggio 2022.

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