9 Gennaio 2022
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9 Gennaio 2022

Una lettera a se stesso in “Confessione – Story”, singolo che segna il ritorno di Nesli

Il brano è il primo di una serie di pubblicazioni che porteranno ad un disco libero pieno di vita, dolore, sangue e sudore

Nesli Confessione Story testo
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Nesli Confessione Story testo con la forma di una lettera indirizzata a se stesso per il primo estratto dal nuovo progetto discografico, un disco in uscita nel 2022 che sarà anticipato da diverse pubblicazioni.

Per Francesco è tempo di cambiamenti con una nuova etichetta, Artist first, un nuovo manager (Eugenio Scotto) e nuove consapevolezze… pronto a guardare al futuro con uno sguardo sempre attento anche il proprio passato.

Proprio in quest’ottica è uscito per la prima volta sulla piattaforme digitali (e presto in vinile) il primo album di Nesli, Ego.

Il 7 gennaio è uscito Confessione – Story, brano prodotto da Nesli e Raffaele Littorio, il brano è una lettera che scrive a se stesso, di getto. È come un allenamento prima di un incontro, il respiro prima del salto.

L’album, prodotto da Nesli con il suo nuovo team, sarà un progetto pieno di vita, dolore, sangue e sudore; ma anche un disco libero, profondo e autentico, proprio come questo primo estratto.

NESLI CONFESSIONE STORY testo e audio

Forse non ricordo com’era quando ero piccolo
Quando avrei dovuto imparare a sentirmi unico
Quando avrei dovuto svegliarmi dal peggior incubo
E quando avrei dovuto capire che ero in pericolo
Forse no, non ricordo
Questo giorno è troppo lungo e io dentro ci muoio
Non sono come voglio, non sei quello che voglio
Tu scopati l’orgoglio tanto questo mondo è come te
Vuole solo un segno come un figlio dentro di sé
Io non mi assomiglio dentro tutto questo
Faccio un altro miglio e mi detesto
Cosa provi adesso che hai visto il mondo solo attraverso
Gli occhi sbarrati e un cielo terso?
Mi guardano pensando che abbia perso
Ma io non l’ho mai perso il senso
Sono qui che scrivo e non ci penso
La mente viaggia sempre controsenso
Io a cercare tento, sotto effetto dei giorni
Perché, se provi affetto, sprofondi
In bilico tra mondi immaginari
Tramonti visionari
Tra i conti della banca sempre pari
Con tutti i soldi spesi eravamo milionari
Forse no, non ricordo
Quando in testa avevo solamente questo sogno
Quando ti dicevo: “Io, se parto, non ritorno”
Non credo più all’inferno
O a un Dio che non ha mai voluto il meglio
Per ogni suo figlio in questa terra
Ma credo nella guerra perché ce l’ho nel sangue
Perché a ingoiare merda prima o poi diventi grande
Forse non ricordo com’era prima di questo
Prima di capire che in fondo nessuno è onesto
Prima delle firme sui fogli e di tutto il resto
Prima di vedere la tua faccia su un manifesto
Forse no, non ricordo
Le battaglie fatte fino all’ultimo secondo
Aspettando il tuo turno, il tuo treno, il tuo giorno
Perso sempre dentro lo stesso brutto sogno
Forse non ricordo il senso e la fatica
La follia e la voglia in questa cazzo di vita
Gli amici che non ho saputo più tenermi accanto
Non me ne vanto
Ma il diavolo, ma il diavolo si è preso il banco
Io seduto al tavolo all’ultima puntata
Se fosse una serie, sarebbe l’ultima puntata
Se fosse una serie, sarebbe l’arma puntata
Forse non ricordo com’era la vita prima
Prima di capire che perdere ci avvicina
All’idea di noi, sì, ma quella più cattiva
All’idea che poi, come il corpo, tutto va in rovina
Forse dovrei tornare a scrivere solo per me
Non per te, non per lui, non per loro, non per lei
Hanno fatto i soldi e sono in molti
Per me sono morti
E non l’ho mai visti come rei
Discorso uno: non sono nessuno
Passo e chiudo, fanculo