2024: un anno di lutti per la musica. Ricordiamo insieme chi ci ha lasciato quest’anno.
Era da poco calato il sipario sul Festival di Sanremo 2024 quando il 26 febbraio è arrivata, come un fulmine a ciel sereno, la notizia della scomparsa di Ernesto Assante, giornalista e critico musicale tra i più apprezzati del settore… un vero e proprio guru, che ha sempre messo le sue conoscenze a servizio degli altri.
È dunque lui la prima persona che vogliamo ricordare a pochi giorni dalla fine di questo 2024. Ma non è il solo!
Quasi un mese dopo, il 23 marzo, abbiamo infatti appreso anche della dipartita di Maurizio Pollini, pianista noto sia per l’apprezzatissima tecnica che per le esecuzioni di opere di Beethoven, Schubert, Liszt, Mozart e Brahms, che si è spento all’età di 82 anni.
A maggio, invece, il dolore del distacco ha bussato alla porta per ben due volte, dapprima per la scomparsa di Giovanna Marini (87 anni), cantautrice che studiò e divulgò la tradizione musicale popolare italiana, e successivamente per quella di DJ Franchino (71 anni), il vocalist più conosciuto e amato d’Italia, che ha rivoluzionato il lavoro del deejay, animando le notti di diverse generazioni in discoteca.
E se luglio ha portato via Pino D’Angiò (72 anni) – reduce dalla partecipazione al Festival di Sanremo 2024 al fianco dei bnkr44, con i quali aveva da poco inciso una nuova versione di Ma Quale Idea – il 18 giugno è venuta a mancare anche Alessandra Valeri Manera (68 anni), storia autrice e direttrice artistica, nota ai più per aver scritto i testi di numerose sigle dei cartoni animati (Occhi di Gatto, L’incantevole Creamy, Pollon, Dragon Ball).
E, a proposito di canzoni per bambini, lo scorso 30 settembre è scomparso Walter Brugiolo, noto per aver partecipato, quando aveva 6 anni, allo Zecchino d’Oro del 1967, anno in cui interpretava Popoff, la canzone vincitrice di quell’edizione.
Infine, facciamo un piccolo passo indietro per ricordare Massimo Cotto, speaker radiofonico, scrittore, giornalista e conduttore venuto a mancare all’affetto dei suoi cari all’età di 62 anni nella sua città, Asti, dove da due settimane era ricoverato in gravi condizioni.
E proprio l’ultimo giorno dell’anno, a lasciarci è un poeta della musica italiana: Paolo Benvegnù.