18 Febbraio 2020
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18 Febbraio 2020

Morgan Bugo, Achille Lauro e tutto il trash che c’è vince contro la buona musica. Di chi è la colpa?

Finito il Festival non si parla altro che di Morgan Bugo a discapito della bella musica che abbiamo ascoltato. Ma di chi è la colpa?

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Morgan Bugo, ancora… però, diciamocelo, siamo noi che ci mettiamo del nostro. E quando dico noi parlo dei discografici, dei produttori, dei musicisti, dei giornalisti musicali..

Insomma, non facciamo altro che postare immagini, frasi, pensieri e meme su Morgan e Bugo, di parlare di loro, di piangerci addosso perché la discografia va male anche per colpa loro e di tutti quelli che li mettono in evidenza, senza renderci conto che tra questi ci siamo anche noi.

E quando non sono loro, è Achille Lauro che viene a Sanremo a fare le sfilate di moda pensando di essere sulla scalinata di Piazza di Spagna. E meno male che la verve polemica su Junior Cally l’abbiamo esaurita quando ci siamo resi conto che la montagna aveva partorito un topolino.

Le situazioni, da un punto di vista sociale, prendono le strade che noi gli suggeriamo con i nostri atteggiamenti. E qui abbiamo preso -tutti!- la strada del trash, della commiserazione, della rabbia e dell’anatema verso un mondo musicale allo sbaraglio per colpa di certa gente. Ci siamo accorti che quella gente siamo noi?

Ma lo avete visto Sanremo?

Perché non riempiamo le bacheche dei nostri social commentando la poesia di Diodato. A me personalmente ha ricordato Eduardo De Crescenzo, quando in quel Sanremo del 1981 cantava Ancora, una canzone straordinaria, un brano quasi sussurrato, ma che urlava un dolore immenso, come quello che ritrovo oggi nella canzone Fai rumore di Diodato.

Perché le foto di Morgan sono millemila sulle bacheche e quelle di Diodato si contano sulla punta delle dita?

E la canzone di Gabbani? Gira giusto la grafica del ritornello con relativo plauso alla frase poetica. Non è poetica. Se c’è una parola in poesia che suona quanto mai cacofonica è “viceversa”. Ma resta che è una bella canzone, leggera, italiana, estiva, ruffiana al punto giusto da portarcela fino all’estate. Un plauso a chi in fase di creazione di musica, melodie, testo l’ha saputa costruire correttamente.

E Tosca?? Nelle serate di Sanremo tutti a scrivere il meglio del meglio di canzone, testo, arrangiamenti, del gradito ritorno di un’artista che merita di “riemergere”… e a distanza di 10 giorni, manco una parola nei vostri post, cara filiera del mercato musicale.

Vado oltre: la musica bella è anche disimpegno, divertimento. Vi ricordate Il clarinetto di Renzo Arbore del 1986? E gli Statuto nel 1993 con Abbiamo vinto il Festival di Sanremo? e ancora gli Elii con La Terra dei Cachi nel 1996?

Queste canzoni fecero successo, le conosciamo ancora. Bene, ma vi siete accorti che a Sanremo c’erano i Pinguini Tattici Nucleari e tra i giovani gli Eugenio in Via di Gioia?

Perché non parliamo di loro sulle nostre bacheche di Facebook, noi che dovremmo portare avanti le canzoni innovative e i cantanti che sanno cantare e suonare?

Lo sapete che in giro per Sanremo gli Eugenio in Via di Gioia hanno fatto divertire tutti, dimostrando di essere bravissimi e preparatissimi? Nove brani di Sanremo sono nelle prime 9 posizioni di Sanremo, non succedeva da molti anni, ma noi invece parliamo di Morgan e ci piangiamo addosso perché siamo allo stallo della musica, alla rovina dei nostri mestieri e puntiamo il dito cercando il capro espiatorio.

Normalmente lo troviamo nei giovani il capro espiatorio.

E i giovani? Se ne fregano…

Normalmente lo troviamo nei giovanissimi che non capiscono niente di musica e che ascoltano i rapperdimerda (tutta una parola).

Sarà anche vero, ma io ai miei figli ed ai loro amici, nonché navigando in rete tra gli Instagram dei giovani, mi sono accorta che di Sanremo sanno Musica e il resto scompare di Elettra Lamborghini… e del resto fin dal primo ascolto abbiamo capito tutti che il brano c’era.

A Sanremo nel 1991 ci fu Siamo donne di Sabrina Salerno e Jo Squillo. Mica un capolavoro di canzone, ma una di quelle canzoni che i produttori e i discografici sanno confezionare con il solo scopo della ricerca della popolarità e del facile successo.

Che poi, vi svelo una cosa: della querelle di Morgan e Bugo sul palco, i giovanissimi non ne sanno niente. E poco gli importa. Sanno solo fare girare il meme di Morgan che dice “che succede?” e lo declinano per tutto ciò che li riguarda: i giochi, la scuola, gli amici, lo sfigato di turno.. capìto quanto gliene può fregare ai giovani, – colpevoli del male della musica – di Morgan?

Il tempo di un meme da condividere. E di Bugo che lascia il palco, se ne fregano amabilmente. E ascoltano i Pinguini Tattici Nucleari.

Continuiamo così, facciamoci del male e poi cerchiamo il colpevole a suon di filippiche sui social e nelle trasmissioni tv, che si affannano alla ricerca di Bugo e Morgan. E la buona musica, anche se c’è, fanc*lo, non fa like.