21 Agosto 2023
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21 Agosto 2023

Stupro di Palermo, “100 cani sopra una gatta”. Artisti della Genz, uscite dal branco e dite la vostra.

Appello ai giovani artisti di successo: usate i social per sensibilizzare le vostre fan base #IoNonCantoEBasta

Generazione Z
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100 cani sopra una gatta…” è la frase più scioccante che si lega allo stupro di Palermo e da cui nasce questa mia riflessione unita ad un appello per i cantanti della Generazione Z.

Se ci penso mi viene lo schifo perché eravamo 100 cani sopra una gatta, una cosa così l’avevo vista solo nei porno, eravamo troppi e sinceramente mi sono schifato un poco, però che devo fare la carne è carne”.

Queste le parole pronunciate da uno dei 7 ragazzi che hanno perpetrato lo stupro di massa nei confronti di una ragazza, nella città di Palermo.
Stiamo parlando di 20enni, anno più, anno meno. Anche un minorenne tra i “cani”.

Di tutto lo sgomento che mi procura questa storia, mi tormentano la frase dei cani sulla gatta e pure la frase sul film porno.

Possibile che nessuno dei 7 stupratori abbia avuto anche solo un piccolo rigurgito di coscienza in quegli attimi di follia che gli impedisse di andare oltre, che abbaiasse agli altri “cani” di smettere, che già così faceva schifo abbastanza?

No, nessuno di loro.

E poi “una cosa così l’avevo vista solo nei porno”. Ma davvero, l’esempio è il film porno? Per carità, siamo stati tutti ragazzi, non avevamo PornHub di facile accesso ma vi assicuro che non avevamo meno conoscenza di voi delle cose sul sesso.
È solo che noi avevamo anche altro. Che so, “Ghost”, “I Ponti di Madison County”, “Il tempo delle Mele”, “Serendipity“, “Ufficiale e Gentiluomo”, “Pretty Woman“,“Titanic”… ma i giovani non ce li hanno questi esempi da guardare?

Generazione Z, per favore difendetevi!! Parlate!
Diteci che non siete tutti così. Ne abbiamo bisogno, dopo questo ennesimo episodio più che mai.
Sui social si sono espresse molte persone, spoetizzate dall’accaduto: tutte adulte.

Rapper e trapper, che siete così tanto seguiti ed amati, uscite dalle vostre canzoni denigratorie e violente contro le donne, uscite dalle dinamiche del sesso come sola forma di contatto tra due persone, e diteci che non la pensate così. Oppure fate una riflessione seria su cosa state comunicando ai vostri coetanei con certi testi.

Stupro di Palermo, cantanti della generazione z, dove siete?

In realtà, per non sembrare che come sempre ce la prendiamo con questi “futuristi trasgressivi” dell’arte, io vorrei lanciare un appello agli artisti più giovani, quelli che oggi vanno per la maggiore.

Luigi Strangis, Sangiovanni, Angelina Mango, Alex, Wax , gIANMARIA, Matteo Paolillo o Clara… dove siete? Piacete tanto ai giovani. Parlate la loro lingua, più di noi. Usate i vostri social per lanciare un appello! Non fatelo fare ai grandi, ai boomer.

Fiorella Mannoia lo ha fatto e come lei tanti altri cantanti.

Chi, più di tutti, ha mostrato tanta rabbia e forte mal di stomaco è stato Ermal Meta:

Di orribile c’è quello che hanno fatto, di orribile c’è il trauma che quella ragazza probabilmente si porterà dietro per molto tempo, di orribile c’è la madre di uno di loro che cerca di far passare per una poco di buono la vittima, di orribile c’è la mancanza totale di empatia, di orribile c’è filmarla, deriderla, lasciarla per strada come uno straccio e poi minacciarla, di orribile c’è la totale mancanza di umanità“.

Ma del resto lui è quello di Vietato morire la canzone che salì sul podio a Sanremo nel 2017 e che parlava del suo vissuto: “La canzone parla della necessità di disobbedire alla violenza, perché la violenza genera solitudine e la solitudine porta a morire dentro, in qualche modo
Queste le sue parole di allora per spiegare il testo.

Non dico che ci voglia per forza un’esperienza tanto dolorosa e diretta per poterne parlare ma basterebbe avere quel minimo di coscienza insindacabile, quel minimo di senso della morale per rendersi conto che quanto sia accaduto deve fare schifo a tutti, pure e soprattutto ai coetanei dei “cani”.

Per favore Generazione Z, per favore Giovani Cantanti che nel vostro bagaglio di successo portate anche una dose di responsabilità sociale, uscite dal branco.
Esponetevi con le vostre numerose fan base senza timore di venire attaccati e noi saremo lieti di darvi voce.

Hasthag: #IoNonCantoEBasta