3 Maggio 2024
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3 Maggio 2024

Baustelle live sexy più che mai… un viaggio attraverso 24 anni di musica

Dai primi album agli ultimi successi, un concerto che celebra la musica della band.

Baustelle Intimo sexy
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Baustelle – Intimo Sexy tour 

Sono cresciuta con i Baustelle nelle orecchie; io avevo 20 anni e dentro una Cinquecento blu ascoltavo insieme alle mie amiche di sempre Gomma… In realtà, tutto l’album Sussidiario illustrato della giovinezza suonava e ci accompagnava nelle nostre vite… Dal 2005 ad oggi non ho perso un loro disco, né un loro concerto. Questo accade quando la musica si fa portavoce di ciò che ti accade nella quotidianità e allora trovi i tuoi riferimenti musicali. Questi sono senza dubbio i miei personali. Racconto tutto ciò perché l’arte, secondo me, deve svolgere questa funzione catartica di “riconoscimento”. Ed è così che, piena di emozione, sono andata ieri sera al Teatro Arcimboldi di Milano ad assistere al tour Intimo – Sexy.

Un regalo, un grande regalo a tutti i fan dei Baustelle ma anche un modo bellissimo per presentarsi a chi ancora non li conosce bene. Spesso sono stati etichettati come “difficili” e “tristi” ebbene chi vede solo questo si perde un caleidoscopio di colori e di emozioni, per cui l’invito è quello di ascoltarli, di ballarli e di cantarli a squarciagola. Un atto liberatorio.

Intimo sexy ha spogliato delle vesti originali le canzoni e le ha riportate al pubblico in maniera seducente. Una scenografia vintage, un tappeto ispirato a Twin Peaks e un drappo rosso alle loro spalle, disegno di luci che ritaglia le ombre e gioca sui controluce, tutto perfetto per quel che accadrà sul palco.

Seducente è la parola esatta per descrivere l’atmosfera di questo concerto. Sexy, quindi, non come pornografico, ci tiene anche a spiegare all’inizio Francesco Bianconi, ma come accattivante, perturbante… tutta la loro musica in un concerto e il gruppo toscano trapiantato a Milano ne ha fatta di strada. La scelta dei pezzi raccoglie tutti i dischi della band e per la prima volta dal vivo ascoltiamo Martina, contenuta nel loro primo album Sussidiario illustrato della giovinezza e Madmoiselle Boyfriend da La moda del lento.

Un po’ di tempo fa, a un concerto di Elio e le Storie Tese, Elio prendeva in giro i Baustelle citandoli sempre la loro “eleganza”. Ma in realtà questa provocazione è la realtà, sono davvero raffinati e in ascolto con il mondo che li circonda. Lo fanno cercando di costruire un rapporto diretto con l’ascoltatore, attraverso giochi di parole e metafore.

La prima parte del concerto si apre con Amanda Lear e termina con Il regno dei cieli, cantato nel finale da tutti i presenti in sala.

Poi si chiude il sipario e spariscono tutti gli strumenti, tornano in quattro sul palco seduti su quattro sgabelli e Bianconi scherza dicendo che quello è esattamente un “concerto da cameretta”; questa parte contiene un medley di Le rane, La guerra è finita, Gli spietati, Un romantico a Milano, Jackie, Contro il mondo. Un rapporto ancora più diretto con il pubblico, si canta insieme… un tuffo nel passato… la meraviglia è quanto in realtà sia ancora tutto attuale ciò che cantano: la precarietà, il trascorrere del tempo, la disillusione, fatto tutto con precisione e con le due voci, quella di Bianconi e della Bastreghi, che seducono nel loro cantare insieme.

Se pensiamo al loro percorso, alla maturità di fermarsi e re-inventarsi notiamo come ogni cosa sia al suo posto, ogni suono sia “loro”. In questo concerto c’è tutto il duro lavoro di questi 24 anni sulle scene musicali italiane.

Un finale di concerto in cui tutti in piedi abbiamo ballato sulle note di Gomma e Charlie fa Surf, un caloroso saluto da una Milano che impazzisce per questo gruppo e l’ha dimostrato con i suoi due sold out (Alcatraz e Teatro degli Arcimboldi).

Clicca continua per scoprire la scaletta…

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