11 Ottobre 2019
di Interviste, Recensioni
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11 Ottobre 2019

Giordana Angi: Voglio Essere Tua. Un’artista in crescita che si mostra riconoscibile agli altri e soprattutto a se stessa.

Dopo l'esordio con "Casa" per Giordana Angi un nuovo album. Ecco la recensione del nostro critico musicale

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Giordana Angi Voglio essere tua dopo la videointervista che potete trovare qui ecco la recensione del nuovo album ad opera del nostro critico musicale, Fabio Fiume.

La riconoscibilità è di sovente una delle caratteristiche che permette ad un artista di uscire dal coro, di distinguersi dalla massa, di farsi ricordare.

Spesso si è riconoscibili per il timbro di voce, altre per una scrittura personale che risponde a dei canoni precisi che non si è presi da altri ma li si è dettati, altre ancora per un modo d’interpretare, di giocare con pause e ripartenze, di respirare tra una frase e l’altra.

Giordana Angi è uno dei rari esempi che mette assieme tutte e tre queste opzioni e la cosa non può essere opinabile in quanto oggettiva e lo è ancora di più in questo nuovo lavoro Voglio Essere Tua. Già nel precedente disco post talent, Casa, la cantautrice aveva dimostrato di aver ben affinato la sua tecnica di scrittura, già in un passato non troppo lontano confrontata con quella di un grande artista quale Tiziano Ferro. Ma Giordana è più che un’autrice e questo disco ne è la dimostrazione.

Adesso qui il discorso diventa più specifico; Giordana racconta se stessa e ciò che la circonda, ciò che i suoi occhi vedono, senza alcuna schermatura, quasi come a dire questa è la mia faccia, questa sono io, fatevene una ragione.

E bene fa, perché chi vuole essere chiamato artista non dovrebbe mai perdere di vista che il compito primario è regalare se stesso attraverso il proprio talento al prossimo, per provare rendere la vita altrui migliore.

E se il mondo si spaventa per un bacio, io mi spavento del contrario, della guerra… canta la nostra nel brano d’apertura Oltre Mare, dove è coadiuvata da una conoscenza di “de filippiani” banchi, quell’Alberto Urso, che peraltro ha già giovato della sua penna.

Il primo singolo Stringimi Più Forte risente tantissimo dello storico con Ferro, anche se va detto che lo stesso Tiziano, ultimamente, ha molto contaminato la sua scrittura con quella di Giordana, fino a cantare proprio pezzi composti da o con lei. Il brano è probabilmente ad oggi la proposta più radiofriendly dell’artista, che non a caso sta venendo premiata in airplay come mai prima.

Si “funkeggia” in Ti Vorrei Adesso, dimostrando di saper stare anche su ritmiche solitamente non proprie, con inciso in francese tra fiati ed un arrangiamento più orchestrale, che cattura l’attenzione rispetto ad un testo più deboluccio, un po’ schiavo di ripetizioni.

Le chitarre si tingono di tempera rock/blues in Lola dove la seduzione è ardita, tutta la femminile, senza segreti. Più opinabile la scelta modaiola di “reggaeggiare” in Paura Di Morire Non Ne Ho, stile che non valorizza il timbro della nostra e che cade sotto i colpi di un odioso ehh ohh che fa sembrare troppi persino i due primi e trentanove secondi effimeri di durata.

Le 4 Milano gioca di echi e di un tempo che si velocizza d’improvviso, creando movimento in una ballata altrimenti più classica, cosa che invece è Voglio Essere Tua, la title track, dove certe volte le promesse non sono cose che contano, conta bensì essere con la bocca tra le sue mani per far sì che non contino più spazio e tempo.

Sempre Pronti A Giudicare è una delusione di un per sempre che poi non era così per sempre, unico brano non firmato dalla sola Giordana, ma condiviso a otto mani con Carlo Avarello, Principe e Manuel Finotti; il pezzo ha forte spinta emozionale, tanto che lo si potrebbe immaginare tra le corde vocali delle grandi interpreti storiche della musica italiana.

E non è un minimizzare la Angi, semmai è farle un complimento per come lo ha reso, senza sfigurare. Tali doti emergono nuovamente e con forza nella conclusiva Encore, dove la cantautrice tira fuori le sue origini francesi e si prodiga in un’esecuzione degna delle ultime prove di un’ispirata Lady Gaga.

Da brivido invece le atmosfere noir di 400 Proiettili che “tra le arterie farebbero meno male” e che ha un inciso che trascina nel racconto disilluso di “una felicità che eri tu”.

Giordana Angi è un’artista in crescita, perché come si diceva prima, non ha paura di mostrarsi al pubblico per come è. Un artista prova a regalare del bello, dicevo, ma anche se non è detto che tutti lo recepiscano come tale, è indubbio che si recepisca invece quando uno ci mette davvero convinzione e non mestiere. Bene, molto bene, Giordana!

BRANI MIGLIORI: 400 Proiettili; Stringimi Più Forte; Encore; Sempre Pronti a Giudicare
VOTO: Sette ½


GIORDANA ANGI VOGLIO ESSERE TUA TRACKLIST

  1. Oltre mare con Alberto Urso
  2. Stringimi più forte
  3. Le 4 Milano
  4. Vorrei essere tua
  5. Ti vorrei adesso
  6. Lola
  7. Sempre pronti a giudicare
  8. Paura di morire non ne ho
  9. 400 proiettili
  10. Encore