9 Ottobre 2022
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9 Ottobre 2022

Cose che si dicono” di Cordio, il cantastorie senza artifici

Il cantautore catanese torna a due anni da "Ritratti Post diploma"

Cordio Cose che si dicono copertina
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Cordio Cose che si dicono recensione dell’album a cura di Umberto Salvato.

E quando trovi il coraggio di raccontarla, la tua storia, tutto cambia. Perché nel momento stesso in cui la vita si fa racconto, il buio si fa luce e la luce ti indica una strada. E adesso lo sai, il posto caldo, il posto al sud sei tu.

Ferzan Özpetek

COSE CHE SI DICONO è il nuovo album inciso dal cantautore catanese Pierfrancesco Cordio, in arte Cordio, classe 1995. Un disco che sembra un diario, un posto metafisico dove raccontare i propri giorni, come alle scuole, senza la pretesa che siano niente di eccezionale, ma con la consapevolezza di avere tra le mani qualcosa di ordinariamente nostro e personale che può trasformarsi in uno specchio in cui rivedersi e riconoscersi.

Cordio cerca, canzone dopo canzone, sempre più, una sua identità precisa musicale, in alcune sembra abbia ascoltato tanto Rino Gaetano, in altre sembra farsi influenzare da più stili, ma mai superficialmente, è sempre approfondito e accurato.

In COSE CHE SI DICONO, canzone che da il titolo all’album, mette in musica una telefonata. Prova a spiegare alla destinataria tutto quello che gli manca, quanto lei gli manca. Niente di troppo pensato o cerebrale, solo quello che sente.
Una chiamata, forse l’ultima.

Procede con MEZZA MELA in cui riflette sul suo stare male a sapere che tutto quello che cerca il suo partner è tutto ciò che lui non è e non sarà mai. Gli sembra assurdo, per lui può dimenticarsi di tutto ma non può innamorarsi di un uomo che non è lui.

HEY VITTORIA racchiude, invece, tutta la sua purezza di cantastorie. Un sound di accordi usciti dal musical Grease fanno da apripista a questa narrazione, semplice, solita, ma godibilissima.

Vi siete mai chiesti quanto sia bello pronunciare la parola “ciao”? Pierfrancesco sì, e ci pensa fino all’osso nel brano CIAO. Una canzone che rappresenta un po’ un saluto all’umanità, e a tutti quegli incontri che non lasciano traccia, ma che nonostante questo condizionano i nostri momenti. Un saluto alla vita vissuta e quella ancora da vivere.

Troviamo poi, FANDANGO con Las Migas, una canzone dalle sonorità spagnoleggianti che è un omaggio alla danza secentesca di origine andalusa. Senza la partecipazione preziosa delle Las Migas niente sarebbe stato lo stesso, strepitose artiste famose per il loro flamenco moderno. Un incrocio di sguardi, riconoscere la solitudine dell’altro ed accoglierla. Un tempo binario e un movimento lento susseguiti da un tempo ternario e movimento rapido. Potrebbe essere la colonna sonora di un film.

GIORNI D’ESTATE è una canzone-fotografia, uno spago appeso tra le pareti con tutte le polaroid delle nostre estati. Questa stagione racchiude un mondo dentro, e porta con sé una vita che forse non tornerà più.

È poi la volta di CANZONE DEL SETTIMO PIANO, uno sguardo dall’alto sulla vita che passa, sulla quotidianità che procede. Un desiderio: non perdete questi momenti, aggrapparsi ad essi.

In chiusura troviamo PANE, OLIO E SALE, ultima ma non per importanza, anzi, la più bella di tutte. Un percorso a ritroso nei suoi ricordi, un disperato bisogno di voler tornare anche per una sola volta “lì”, un posto dove risiedono tutti i suoi ricordi più belli, in quegli anni fermi nella nostra memoria, dove tutto era in fioritura.

BRANI MIGLIORI: Pane, olio e sale e Fandango
VOTO: 6
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

CORDIO COSE CHE SI DICONO TRACKLIST

  1. Cose che si dicono
  2. Mezza mela
  3. Hey Vittoria
  4. Ciao
  5. Fandango feat. Las Migas
  6. Giorni d’estate
  7. Canzone del settimo piano
  8. Pane, olio e sale