9 Aprile 2021
di Interviste, Recensioni
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9 Aprile 2021

Annalisa: “Nuda Dieci”… una riedizione che riscalda l’atmosfera?

L'artista, dopo la partecipazione a Sanremo 2021, ha pubblicato il repack di "Nuda" con nuovi contenuti

Annalisa Nuda Dieci
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Annalisa Nuda Dieci recensione a cura di Fabio Fiume.

Sono davvero incaxxato con la sig.na Scarrone e per spiegare il perché devo subito precisare: trovo Annalisa davvero una cantante eccezionale.

Ha un dono naturale, poi affinato con tanta dedizione e studio, che poche altre cantanti hanno. La sua voce ha un timbro riconoscibilissimo che non perde né il suo colore, né la precisione sia sulle note medio basse che su quelle alte, dove addirittura dà il meglio di se con un vibrato per nulla fastidioso ed una limpidezza unica.

E allora cosa è che mi fa rabbia? Ascoltare un album come questo Nuda Dieci, riedizione del non troppo fortunato Nuda e rilanciato in occasione della sua invece fortunata partecipazione al Festival di Sanremo. Perché Nuda Dieci è un disco che scorre tutto d’un fiato, che ascolti senza skippare nessuna canzone, ma che arrivato alla fine… ti lascia con quel senso che sa d’incompiuto.

Dove è la canzone che fa la differenza? Dove sta la canzone che può diventare parte della vita della gente? Allora lo riascolti, passando al setaccio ben 17 canzoni ( più due rifacimenti ) e nulla, proprio non la trovi.

E ti arrabbi ancor di più, perché sei consapevole che nessuna di queste ti induce a dire: “quanto è brutta questa canzone“; sai che se t’impegni le canticchierai persino ma il problema è che tu non vuoi canticchiarle, tu vorresti tirar fuori la voce, anzi, vorresti sentirgliela tirar fuori.

È una cosa che accade solo nella sanremese Dieci, lodevole interpretazione che, dal nulla, ti scuote all’improvviso con un acuto preciso e bello, corposo, impossibile da non restarne colpiti. E mica è un caso che con quel pezzo Annalisa sia andata proprio al Festival? Quale altra canzone avrebbe potuto meritare simil vetrina? Forse il primissimo singolo, Tsunami? Forse, ma indubbiamente non possiede lo stesso mordente di Dieci. E poi cosa altro?

Nulla, rispondo io. I pezzi che emergono guadagnandosi un più vicino alla sufficienza di un compito che merita la promozione ma non l’elogio, sono quelli che la nostra ha già usato come singoli; su tutti Vento sulla Luna con Rkomi che riesce ad unire modernità con melodia, o Houseparty che le conferisce un’immagine fresca.

Così, riascoltando ancora, potrei aggiungere la conclusiva ( rivisitazioni a parte ) Movimento Lento che potrebbe funzionare bene come singolo estivo grazie ad una chitarra di latine provenienze o Eva+Eva in cui la svolta ritmica è particolarmente impegnativa e le sensazioni sonore, molto da studio s’intenda, sono sempre di caraibiche provenienze.

Il resto? I duetti sono tutti una zavorra per il disco. Più utile all’ospite quello con Alfa, che sembra trascinare lui Annalisa su un territorio di confine tra il rap e il pop, senza mordente quello con J-Ax e addirittura cafone quello con Chadia Rodriguez, che tra le altre cose, potrebbe imparare a chiudere un po’ quelle “e”, che sono fonicamente così vicine alle “a” che addirittura , se non sei concentrato, non capisci cosa ha detto.

La prova dance della title track, che fa rivivere le sorelle Iezzi, ha un errore concettuale non da poco nel testo, quando dice: “tu mi stracci il cuore mentre salgono gli archi” lasciando presagire appunto l’ingresso di questi ultimi ed invece… niente, la base dance riprende la sua marcetta.

Così come non premierei la frase “non chiamarmi tesoro perché non sono d’oro… non fai niente ma ti perdono perché alla fine sono una ragazza d’oro“, cantata in D’oro, appunto.

Sorvolo le altre tracce, con ballate che non riescono a dare nemmeno il minimo luccichio alla bella voce della nostra ed altra robetta dall’approccio urban, che non rimane certo impressa.

Insomma Nali, dove è la tua meravigliosa voce? Dove sta in questi arrangiamenti uno strumento uno, che dia un colpo di virtù che rinfranchi le orecchie? E’ tutto un ticchettio di macchine, fotografia del momento artistico che viviamo, che nel tuo caso sa di appiattimento. Per quanto caruccio, accettabile, Nuda Dieci lascia quel senso di vuoto di quel che poteva essere e non è.

Annalisa è molto meglio di così.

ANNALISA NUDA DIECI

Tracklist

  1. Dieci
  2. Eva + Eva
  3. Amsterdam ft. Alfa
  4. Nuda
  5. Romantica ft. J-Ax
  6. Tsunami
  7. Houseparty
  8. Cena di Natale
  9. Bonsai
  10. Piove col sole
  11. Principessa feat. Chadia Rodriguez
  12. Graffiti
  13. D’oro
  14. A te cosa piace fare
  15. Vento sulla luna feat. Rkomi
  16. N.U.D.A. (Nascere umani diventare animali) ft. Achille Lauro
  17. Movimento lento
  18. Alice e il blu
  19. Il mondo prima di te feat. Michele Bravi

BRANI MIGLIORE: Dieci, Vento Sulla Luna
VOTO: Non più di Sei.

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