Venerdì 10 gennaio è uscito Aropp e te (ADA Music / Warner Music Italy), il primo singolo inedito di Mavi e disponibile su tutte le piattaforme digitali e su YouTube, dove è presente il video firmato nella direzione di produzione da Vincenzo Fasciato.
Il brano è stato scritto per Mavi da Antonio Brugnano e curato nella produzione da Max D’Ambra. La composizione, invece, è di Gianluca Brugnano con le chitarre di Daniele Palladino.
Con Aropp e te e la sua voce potente e intensa, Mavi inizia un nuovo percorso artistico. Dopo questo singolo, infatti, interpreterà anche Sulo ‘na pazzia – brano scritto da Alfredo Venosa e curato nella composizione musicale e negli arrangiamenti da Adriano Pennino – e Nun me firo ‘e sta, scritto da LDA.
Ciò che è possibile subito notare è la differenza di generazione tra i diversi autori dei brani, che accompagneranno Mavi verso il nuovo album Napoletana.
MAVI, “AROPP E TE”
Mavi spiega: «Sono un’interprete che racconta le storie d’amore degli altri. Non mi sento ancora pronta per raccontare di me e fare il passo verso il cantautorato. Gli autori coinvolti nel mio nuovo progetto riescono a scrivere storie meravigliose, molto vicine al mio modo di pensare e di sentire».
Sul brano, invece, racconta: «Aropp e te è un brano struggente, racconta un amore finito e dentro c’è tutta la forza che ha avuto una persona nell’amare l’altra, consapevole che non amerà mai più nessuno con la stessa intensità e dedizione».
Per Mavi, questo nuovo singolo rappresenta l’inizio di un nuovo percorso percorso verso una maturità personale e artistica: «Il pubblico ha imparato a conoscermi attraverso le cover che per tanto tempo sono state la mia comfort zone. Non mi sentivo ancora pronta a proporre brani miei»
«Oggi si, oggi posso fare questo passo. Sono cresciuta e scelgo con più consapevolezza e cura cosa cantare. Oggi posso osare e interpretare brani miei».
Da dove nasce questa consapevolezza? «E, con ogni probabilità, la forza definitiva verso questa scelta me l’ha data l’interpretazione del ritornello di Emirates di Geolier, che mi ha permesso anche di incontrare un pubblico nuovo dal vivo, con tre sold out allo Stadio Diego Armando Maradona»
E conclude: «Nel percorso artistico che inizia ora con Aropp e te, resterà la cifra che contraddistingue il mio stile artistico: la lingua napoletana, un patrimonio prezioso, capace di dare una grandissima forza evocativa alle parole».