13 Marzo 2022
di Blogger
Condividi su:
13 Marzo 2022

Marta Tenaglia affronta il tema della parità di genere in “Chi può”

Il brano, appena uscito, è stato inserito in New Music Friday Italia e Fresh Finds Italia di Spotify

Marta Tenaglia
Condividi su:

Marta Tenaglia è una cantautrice milanese, che ha iniziato il suo percorso nell’autunno del 2020 con la pubblicazione del singolo Bonsai. Hanno poi fatto seguito altri due brani Ventilatore e Alda Merini centravanti. Il 21 gennaio 2021, l’artista ha rilasciato il quarto pezzo Osmanto ottenendo ottimi riscontri.

Marta Tenaglia procede nel viaggio verso l’uscita del suo primo album lanciando un nuovo singolo. Il brano si chiama Chi può; ed è negli store digitali dal 4 marzo 2022. A breve distanza dalla sua release, il pezzo è stato inserito in New Music Friday Italia e Fresh Finds Italia di Spotify.

Con i primi quattro singoli, la cantautrice si è presentata al pubblico e si è fatta conoscere per la sua voce sussurrata e profonda, nonché per uno stile musicale particolare. Con Chi può, Marta Tenaglia svela qualcosa in più di sé: la sua intimità diventa un tutt’uno con la complessità di ciò che la circonda.

Marta Tenaglia

Chi può è un’istantanea preziosa che parla di un tema importante e molto attuale: la parità di genere. Nel 2022, la parità di genere dovrebbe essere qualcosa di consolidato e ampiamente riconosciuto. Invece, non è così: c’è chi può e chi non può. Ad esempio, una ragazza non è libera di girare indisturbata ovunque e in qualsiasi momento. Ed ancora, nel dibattito pubblico c’è chi può e chi non può avere voce in capitolo.

Secondo Marta Tenaglia, “c’è chi può e chi non può. Occupare spazio, definirsi, sbagliare strada. La realtà oggettiva potrebbe anche non esistere, perché cambia molto a seconda del punto di vista da cui scegliamo di guardarla. Io, donna-bianca-etero-cis, canto la mia lotta e cerco di tacere e ascoltare quando l* altr* cantano le loro. Da che privilegio guardi il mondo?“.

Cambiano i ruoli e i punti di vista; del resto, non tutti i pennarelli colorano con lo stesso colore. Alcuni sono indelebili, altri hanno le punte più spesse: quello che resta sul foglio è sempre qualche sfumatura cancellata o ricoperta da chi può usare liberamente la tavolozza a proprio piacere.

Per rendere tridimensionale questo concetto, l’artista ha deciso di accompagnare l’uscita del brano con un video ad hoc che è visibile su YouTube. La clip ricontestualizza nel nostro presente “La riappropriazione della città“, il celebre cortometraggio del 1977 di Ugo La Pietra. Nel video, ideato da Veronica Moglia, diretto, girato e montato da Michelle Pan, la protagonista è la stessa Marta Tenaglia. L’artista intreccia un dialogo serrato con la Milano di oggi, ridisegnandone le mappe, ascoltando la voce dei suoi muri, capovolgendo l’utilizzo degli spazi pubblici per fare sentire la propria presenza, con grazia, ironia e fantasia.

Marta Tenaglia

Marta tenaglia, il testo di Chi può

Anche se sto atte Anche se mi pe

Anche chiedere
posso, è permesso, scusa ti sto addosso?
Anche perdere
giù scendi sotto sbagliati su tutto

Anche se sto atte
nta a dove mi tuffo, scivolo di brutto
Anche se mi pe
Nto fare sempre giusto è un lusso e c’è

A che serve st’a
ngoscia del traguardo, guardati un po’ intorno

Tanto sei in rita
rdo da quando nasci, lascia stà

BELLO andare in giro come te senza nessuna menata
Come i fischi per strada
Come i pugni per casa
E meno attenzione a ciò che dice la gente
Soprattutto se è etero bianco ricco e beh, c’è

Chi può chi può chi può e chi no Chi può chi può chi può e chi no
Chi può chi può chi può e chi no Chi può chi può tu sì? Io no

BELLO andare in giro come te senza nessuna menata
Come i fischi per strada
Come i pugni per casa
E meno attenzione a ciò che dice la gente
Soprattutto se è etero bianco ricco e cisgender

Marta Tenaglia