6 Febbraio 2023
Condividi su:
6 Febbraio 2023

Gianni Salamone: l’esigenza di raccontarsi con sincerità e autoironia in “La mia verticalità”

Nel 2023 l'artista lancerà il Concept-Album omonimo

Gianni Salamone La mia verticalità
Condividi su:

Gianni Salamone lancia in radio il singolo La mia verticalità, canzone che anticipa il disco omonimo che segnerà il ritorno del cantautore fiorentino.

L’artista ha debuttato sulle scene musicali nel 2000 quando lancia il singolo La felicità. Nel corso degli anni seguono nuovi brani e diverse soddisfazioni tra questi citiamo la collaborazione con i Luciferme e il progetto “Cani abbandonati” accompagnato dal singolo Bastardo che lo porta sui network radiofonici nazionali.

Nel 2019 il  Videoclip del singolo L’Amore è uno Shock! (ai tempi di Shrek) colonna sonora del film L’Amore ai tempi di Shrek viene selezionato ai David di Donatello mentre nel 2020 anno in cui trova spazio su Prime video di Amazon il film Oltre la linea gialla del 2015, pellicola che vede Gianni Salamone come attore protagonista e interprete della colonna sonora uscita nel 2017 per Smilax.

Tra l’altro il film è stato proiettato nel 2018 al Parlamento Europeo dove ha ottenuto una menzione speciale ed è stato selezionato nei festival di cinema indipendente di tutto il mondo, vincendone anche alcuni molto importanti (Garden State Film Festival di Atlantic City, Eurasia International Monthly Film Festival a Mosca, tra gli altri).

Gianni Salamone La mia verticalità

Gianni Salamone il nuovo singolo

La mia verticalità è il nuovo singolo del cantautore/attore fiorentino. Lui lo descrive come il brano che più ne riassume l’intera opera e, forse, anche il più autobiografico del suo repertorio.

La canzone è uno dei due brani pop del nuovo disco, un vero Concept-Album di dodici tracce, il secondo da solista di Gianni Salamone in uscita nel 2023. Ecco come ne parla l’artista:

La mia verticalità parte da molto lontano, nasce da un’esigenza forte e più potente di qualsiasi costrizione. Un’esigenza creativa presente in tutti i brani dell’album. Il bisogno quasi fisico di raccontare e raccontarsi senza strizzare l’occhio a mode effimere e passeggere, senza voler ad ogni costo scrivere per scrivere. Così ho cominciato, accompagnato da chi insieme a me ha preso porte in faccia e felicità indescrivibili.

C’è stato un periodo, lungo un mese o poco meno, durante il quale scrivevo una canzone al giorno. Fatta. Finita. Strofe, ponti e ritornelli. Musica e parole. Lo racconto anche in un brano dell’album, bisogna stare in connessione con questa forma di energia, questo fiume creativo nel quale tutti possono andare a pescare. E il primo che arriva, se ha fortuna, prende questa o quella melodia. Tutto qui.

A tutti i musicisti ai quali ho chiesto di collaborare con me ho detto: ‘Queste sono le canzoni, facciamo qualcosa di bello, qualcosa che resti per sempre! Voi non siete dei semplici esecutori, ma parte integrante di qualcosa di grande che andremo a fare. Non credo di essere autoreferenziale, sono solo orgoglioso e col cuore gonfio di felicità per aver creato qualcosa che per me è unico, con la speranza di condividere questa gioia con più persone possibili”.

L’album tocca sonorità diverse, contaminazioni musicali e alcuni brani con più di una melodia al loro interno. Un disco pop, rock, folk e cantautoriale, con insert elettronici e talvolta sintetizzatori.

Qui a seguire il video del primo singolo:

 

Gianni Salamone parla così di questo video:

“Ho pensato di ambientare la storia nello pseudo-laboratorio chimico di un improvvisato inventore, che tra ampolle, alambicchi e formule chimiche strampalate, è alla ricerca della formula della vita. Gli elementi sono un misto di emozioni colorate in forma liquida. All’ennesimo tentativo, una goccia di troppo presa dall’ampolla della ‘Rabbia’ causa un’esplosione che lo fa saltare in aria!

Al risveglio trova finalmente il coraggio per passare la “porta-portale” per realizzare i propri sogni (nel caso specifico, cantare con la sua band) e capire che il segreto della vita è la vita stessa. Il tutto è stato confezionato dalla regia di Riccardo Iacopino (su Rai Play con il film Al massimo ribasso) e dalla fotografia di Fabrizio Berti.