Dea Culpa è una delle 24 nuove leve che si stanno scontrando e si scontreranno a Sanremo Giovani per ottenere il pass utile ad andare nella categoria Nuove Proposte a febbraio all’Ariston.
Raccontando il brano, Dea Culpa spiega:
“Il brano è nato due anni fa ed è nato con un’accezione positiva. Ho scritto una storia che ho vissuto in prima persona e lo faccio spesso, questa canzone è totalmente autobiografica.
Quando ti ritrovi davanti la persona che hai amato e ti rendi conto di essere senza maschere, vuoi essere senza maschere, capisci che non sei mai stato o stata vista così. Capisci che dall’altro lato non sei mai stata per come sei e questa cosa mi ha portata a conoscermi di più e togliere dei veli che avevo dentro di me.
La canzone era ottimista, raccontava una bella storia d’amore ma ha ricevuto una profonda revisione che, nel ritornello, è diventata un’urlo di disperazione.
Si parte così, disperati, e si finisce arrabbiati perché mi rendo conto di avere perso tempo con questa persona. Nel video si capisce benissimo questo cambiamento tra il primo e il secondo ritornello”.
Dea Culpa se la giocherà in gara con la speranza di fare tanta strada e arrivare all’Ariston:
“Esprimerti cosa potrei sentire dentro di me se arrivassi al Festival è complicato. Di sicuro festeggerei il traguardo solo con la mia famiglia, loro sanno cosa ho dovuto affrontare”.
Prima di quel traguardo, però, ci sono delle sfide difficile da superare. I quarti di finale, la semifinale e la finale. Chissà se anche Alessia, in arte Dea Culpa sarà della partita.