Willie Peyote, Grazie Ma No Grazie: testo e significato del brano presentato in gara al Festival di Sanremo 2025.
Dopo aver già partecipato alla kermesse nel 2021 con Mai Dire Mai (La Locura), brano certificato disco di platino che che gli è valso il Premio della Critica Mia Martini, Willie Peyote torna in gara tra i Big del Festival di Sanremo 2025 con Grazie Ma No Grazie.
willie peyote, Grazie Ma No Grazie: significato del brano
Il brano parla di tutte quelle volte in cui ci vengono dette delle cose che ci fanno cadere le braccia.
E, proprio grazie a Willie Peyote, quest’anno “i Jalisse saranno al Festival di Sanremo“, ha ironizzato Carlo Conti. Di fatto, pare che il duo, scartato per la 28esima volta, sia citato nel testo della canzone.
In un’intervista concessa ai social di Sanremo, Willie Peyote ha inoltre così commentato il significato del testo della sua canzone:
La mia canzone Grazie, ma no grazie parla di quello che si dice nel titolo, è un modo gentile per rispondere con un diniego. Vale per tante occasioni. In realtà il tema siamo noi, l’Italia in generale però presa con uno spirito ironico che secondo me nel periodo storico che stiamo vivendo serve e aiuta, Se la mia canzone fosse un’immagine vedremmo delle maracas, delle percussioni, una roba un po’ latin.
WILLIE PEYOTE: DAL JAMESON DISTILLED SOUNDS A SANREMO 2025
Dopo aver partecipato, lo scorso 5 dicembre, a uno dei tre appuntamenti live in Italia del Jameson Distilled Sounds Willie Peyote è ora pronto per il ritorno sul palco dell’Ariston, dove presenteranno Grazie Ma No Grazie, brano che seguirà la pubblicazione di Chissà feat Ditonellapiaga e Cowboy, che ad oggi vantano rispettivamente quasi 520 mila e 170 mila stream su Spotify.
Grazie Ma No Grazie: testo DEL BRANO
(Ed. Warner Chappell Music Italiana/Turet/Gorilla)
Ma che storia triste, avevo aspettative basse
E sai già come finisce visto da dove si parte
Tu vorresti che la gente ti capisse
La ami come se lei ricambiasse
E c’hai provato anche più volte dei Jalisse
Ma l’insistenza non è mai così di classe
Certi discorsi vanno presi con le pinze
Oppure provocano risate grasse
E te la aspetti ma ogni volta ti stupisce
Guarda le loro facce come se non bastasse
Grazie ma no grazie
Tanto fanno finta ma lo sanno
Più è profondo e meno paga
Quasi sempre meglio stare in superficie: salvagente
Le risposte che ti danno sembran fatte con lo stampo
Quindi metterò le mani avanti
Due passi indietro ogni passo avanti
Dovresti andare a lavorare e non farti manganellare nelle piazze
Grazie ma no grazie
Questa gente non fa un cazzo
Li mantengo tutti io con le mie tasse
Grazie ma no grazie
Dovresti dare meno ascolto ai sentimenti
Che non sono mai dei buoni investimenti
Dovremmo organizzare una rimpatriata
Tipo una cena di classe
Grazie ma no grazie
Grazie ma no grazie
Grazie ma no grazie
Grazie ma no grazie
Grazie ma no grazie
Davvero grazie ma
C’è chi non sa più come scrivere
Non sa come parlare
Non sa a quali parole deve mettere ad esempio l’asterisco al plurale
C’è chi non sa più come ridere
Non sa come scherzare
E vuole la tradizione se la confusione qua è generale
Oggi va così chissà domani
Domani domani do-do-domani
Magari riesco a capire gli esseri umani
Chi bacia sulla bocca i propri figli
E c’è chi bacia sulla bocca i propri cani
E quanto va di moda il vittimismo
Di chi attacca ma dice che si difende
C’è chi dice “non si può più dire niente”
Poi invece parla sempre, almeno sii coerente
Almeno per stavolta che c’è chi ancora ti dà corda
E c’è chi ha perso la memoria e vorrebbe che tornasse
Come se non bastasse
Grazie ma no grazie
Dovresti andare a lavorare e non farti manganellare nelle piazze
Grazie ma no grazie
Questa gente non fa un cazzo
Li mantengo tutti io con le mie tasse
Grazie ma no grazie
Dovresti dare meno ascolto ai sentimenti
Che non sono mai dei buoni investimenti
Dovremmo organizzare una rimpatriata
Tipo una cena di classe
Grazie ma no grazie
Grazie ma no o o o
Grazie ma no grazie
Grazie ma no grazie
Grazie ma no grazie davvero
Grazie ma no
Storia triste, aspettative basse
C’è chi sparisce finché si calmano le acque
(Ma che storia triste)
C’è chi annuisce tra le frasi fatte
Vince chi stupisce sempre a mani basse
Grazie ma no grazie
Grazie ma no grazie
Grazie ma no grazie
Grazie ma no grazie
Grazie ma no grazie davvero
Grazie ma no grazie
Foto di copertina a cura di Chiara Mirelli.