11 Novembre 2022
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11 Novembre 2022

Tiziano Ferro: testo e significato di “Quando io ho perso te” dodicesima traccia dell’album “Il mondo è nostro”

In questo brano, un po' come consigliano gli psicologi, Ferro scrive una lettera al se stesso ventenne

Tiziano Ferro Quando io ho perso te testo significato
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Tiziano Ferro Quando io ho perso te testo e significato del brano, dodicesima traccia contenuta nell’album Il mondo è nostro.

Brano completamente firmato da Tiziano in cui il cantautore scrive una lettera a se stesso.

Tiziano Ferro Quando io ho perso te significato del brano

Ecco come ne parla Tiziano:

Anche di questo brano ho scritto musica e testo e non sarebbe potuto essere che così. Questa canzone è per certi versi quella lettera che alcuni psicologi ti consigliano di scrivere al te del passato.

Io parlo alla versione di me di 20 anni fa circa, con una sorta di nuova lucidità. Parlo in prima persona e racconto di cose che probabilmente all’epoca mi hanno ferito, parlo di viaggi che facevo in quel periodo (poco dopo Xdono) quando mi sbattevano a destra e a manca in giro per il mondo ed ero proprio sbarellato. È come se io parlassi a quella persona di 20 anni fa per dirgli di non preoccuparsi, che nonostante in quel momento stai vedendo solo ombre tutto andrà bene, arriverà il lieto fine. Alla fine di un disco come questo mi sembrava molto bello dire questa cosa.”

Tiziano Ferro quando io ho perso te testo e audio

di Tiziano Ferro
Publishing: Sugarmusic Spa, Pandar Italia Srl

Cuba, Germania, Messico, Porto Rico
Foto intense di cose che non ti dico
Foto perse di lacrime che ho versato
Bende sporche di sangue rimarginato
Questa volta blocco, blocco… blocco tutto
Blocco ogni ricordo nel cemento…
La blocco e una lacrima inciampa
Dentro un aborto di risposta
E guardalo un po’ meglio suo figlio
Un pezzo di merda senza cuore però ricco
Ma forse meglio quello di un figlio distrutto
Onesto anche se gli hanno tolto tutto.
L’ultimo sapore che ho della consolazione
Tu che mi abbracciavi dopo i compiti di storia
Ma non capivo
Non capivo
non respiravo
Malato d’amore troppo raro
Quando io ho perso te
Non avevo nemmeno la metà della tua età
E ho perso te
Mi cercavo nei pezzi rimasti e minuscoli
Di troppo poco, di vuoto di felicità
Sporca del ricordo il giorno dopo
In sud America poi Madrid o Argentina
Perso nell’anima che finiva
E mi dicevo Se m’innamorerò sarà di te
Se m’innamorerò
Se m’innamorerò sarà di te
Di te, di te….
Questa sera esco, esco e detesto
Ma uso sempre il solito pretesto
Che blocco ogni ricordo,
ma non lo ricordo
Quale sia il calore di un tuo abbraccio
Non dico poi l’ebrezza, l’ebrezza, di mezza
Cazzo di carezza… non ricordo
E ho cancellato te che guardavi in silenzio
I colpi che prendevo e li ti ho perso
L’ultimo
ricordo di un “ti voglio troppo bene” Sa di carta
ruvida di pagina di diario
E lo sognavo,
ci speravo,
ti adoravo ma
Volevo solo morire da solo…
Quando io ho perso te
Non avevo nemmeno la metà
della tua età
E ho perso te
Mi cercavo nei pezzi rimasti e minuscoli
Di troppo poco,
di vuoto di felicità Sporca del ricordo il giorno
dopo
In sud America poi Madrid o Argentina
Perso nell’anima che finiva
E mi dicevo Se m’innamorerò sarà di te Se
m’innamorerò Se m’innamorerò sarà
Di te di te di te
Sarà
Di un cane, un matto, un ladro
Di chi di noi ha parlato
Di quello che c’è stato E forse oramai sarà
Passato
remoto
Scoperta da poco
Quando io ho perso te
Non avevo nemmeno la metà della tua età
E ho perso te
Nella stanza più abbandonata da Dio
Mi dicevo Se m’innamorerò sarà di te
Se m’innamorerò
Se m’innamorerò sarà Di te di te di te … di te
E lo sognavo,
ci speravo,
ti adoravo ma
Volevo solo morire da solo…

 

Foto di Walid Azami