11 Novembre 2022
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11 Novembre 2022

Tiziano Ferro: testo e significato de “L’angelo degli altri e di se stesso”, brano in duetto con Caparezza

Quello di duettare con l'artista di Molfetta era un sogno che Tiziano aveva da diversi anni

Tiziano Ferro L'angelo degli altri e di se stesso testo significato
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Tiziano Ferro L’angelo degli altri e di se stesso testo e significato del brano, in duetto con Caparezza, nona traccia contenuta nell’album Il mondo è nostro.

Con questa canzone, scritta a quattro mani, Ferro realizza il sogno di duettare con l’artista di Molfetta.

Tiziano Ferro l’angelo degli altri e di se stesso significato del brano

Ecco come ne parla Tiziano:

Ho sempre sognato di collaborare con Caparezza. Era uno dei sogni nel cassetto.

Il pezzo è estremamente funk, con un beat R’n’b, hip hop, con dei fiati. È un brano divertente. La canzone si compone di due parti una scritta e cantata da me, l’altra scritta e cantata da Michele.

È una canzone ironica, nata sempre nel periodo della pandemia in cui ciascuno di noi ha usato il filtro del momento per capire davvero chi ci sta accanto. Per questo è un pezzo un po’ paradossale. Attraverso l’ironia si pone l’accento sulla capacità di essere indipendenti e non dipendere dagli altri. Fare le cose per se stessi e non per gli altri.”

Tiziano Ferro l’angelo degli altri e di se stesso testo e audio

(di Tiziano Ferro, Caparezza
Publishing: Sugarmusic Spa, Pandar Italia Srl, Sunny Cola Srl)

Ti racconto una storia di provincia
Che meno l’ascolti più lei ricomincia
Ti racconto una storia stasera
Che meno ci credi più diventa vera
E nella testa volevo solo silenzio
Correvo verso la gioia ma arrivai terzo
Volevo la felicità come in un sogno
Ma è quasi un anno che non dormo un secondo
E penso solo all’incidente
Gli amici fan finta di niente
E testimoni più di uno… ma che …son morto non lo
grida nessuno
Basta osservare tra le cose Per scoprirne un po’
distratta la bellezza
Solo catturandone l’istinto Ti abbandoni finalmente
alla certezza
Perché le risposte son nascoste Abbandonate in un
ricordo e il suo riflesso
Forse cerchi un angelo però Ognuno è l’angelo
degli altri e di se stesso
Vivo da lapidato Ma una pietra al giorno
Aspetto quella mortale ma non mi scompongo
Leggo lettere, coniugate al presente
Voce del verbo “Non posso, rimango assente”
Libero…Sempre
Soddisfatto…per niente
Naufrago…ancora
Scontato… arriverà l’ora
Basta osservare tra le cose Per scoprirne un po’
distratta la bellezza
Solo catturandone l’istinto Ti abbandoni finalmente
alla certezza
Perché le risposte son nascoste Abbandonate in un
ricordo e il suo riflesso Forse cerchi un angelo però
Ognuno è l’angelo degli altri e di se stesso
Sono l’angelo di me stesso Per questo non credo in
me Libero dall’eccesso Ma schiavo di rime e lessico
Prego, guardando nelle pozzanghere Il mio riflesso
Mentre una Lambo schizza di fango I miei jeans e
l’eskimo Non ho più problemi degli altri Solo più
tempo per pensarci Come i benestanti Dici: “Nel web è tutto al top, quindi è bene starci”
La vita detta anche gli stop La vita è rimasta ai telegrammi
Non ostento il mio dolore come un gonfalone
Anche se mi farei un favore perché gonfia
l’audience
“Ieri, Oggi e Domani”, stessa trama,
Sophia Loren Devo darmi una svegliata, il tempo
soffia l’ore Parto, ex novo, cuore d’oro, ex voto
Colmo il vuoto, esplodo So che un giorno sarò solo
un ex “noto”
Esco, volo sotto le strobo poi ti prendo nel sogno,
metto mani al collo e scuoto
finché non gridi sotto il lenzuolo:
“Mo basta!” …osservare tra le cose per scoprirne
un po’ distratta la bellezza
Solo catturandone l’istinto ti abbandoni finalmente
alla certezza
Perché le risposte son nascoste abbandonate in un
ricordo e il suo riflesso
Forse cerchi un angelo però ognuno è l’angelo degli
altri e di se stesso

Foto di Walid Azami