Olly, Balorda Nostalgia: testo e significato del brano presentato in gara al Festival di Sanremo 2025.
Attualmente impegnato nel LO RIFARÒ, LO RIFAREMO TOUR 2024 – 2025, 26 date completamente sold-out durante le quali ha presentato e continuerà a presentare dal vivo i brani contenuti all’interno del suo secondo album Tutta Vita (Epic Records / Sony Music Italy), Olly è pronto per questo suo secondo Festival, che arriva dopo la partecipazione a Sanremo Giovani 2023 e la conseguente presenza nel cast dei Big di Sanremo 2024 con Polvere.
OLLY, Balorda Nostalgia: significato del brano
In occasione della presentazione del titolo del brano durante Sarà Sanremo a Carlo Conti, Olly riguardo al pezzo ha dichiarato:
“Questo brano parla di nostalgia, una sensazione molto nota alla gente di mare ed io sono di Genova. Si può avere nostalgia per qualcosa che si è vissuto, ma anche per qualcosa che non si è vissuto”.
Inoltre, in un’intervista che ha concesso per i social ufficiali di Sanremo, l’artista parlando del significato del suo pezzo sanremese ha aggiunto:
Balorda nostalgia è una canzone molto intuitiva in realtà, parla di nostalgia balorda, perché è sempre un po’ balorda, perché fa sempre un po’ male, racconta una sensazione di mancanza, parla di una presa un po’ a male, ma una presa un po’ a male che non è fine a sé stessa come tutte le canzoni che sto scrivendo ultimamente finisce sempre con un senso di liberazione generale. Racconta la nostalgia di qualcosa che non so ancora esattamente se ho già vissuto. Però è sicuramente qualcosa di vero come tutto quello che ho vissuto. Se fosse un’immagine probabilmente sarebbero colori: nero, blu, mischiato, però poi che si scalda tutto, un po’ un casino, come me, del resto, dipende dai momenti.
Il brano è scritto da Olly con Jvli e Pierfrancesco Pasini:
Balorda Nostalgia: testo DEL BRANO
(Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Metatron Publishing/Platinum Squad Independent Label/Peermusic Italy)
E magari non sarà
Nemmeno questa sera
La sera giusta per tornare insieme,
Tornare a stare insieme.
Magari non sarà
Nemmeno questa sera,
Me l’ha detto la signora
Affacciata al quarto piano,
Con la sigaretta in bocca,
Mentre stendeva il suo bucato.
Io le ho risposto che,
Vorrei,
Vorrei,
Vorrei,
Vorrei,
Vorrei,
Vorrei.
Tornare a quando
Ci bastava
Ridere, piangere, fare l’amore,
Poi,
Stare in silenzio per ore,
Fino ad addormentarci sul divano,
Con il telecomando in mano.
Non so più come fare senza te,
Te che mi fai
Vivere e dimenticare,
Tu che mentre cucini ti metti a cantare.
E tu chiamala se vuoi la fine,
Ma come te lo devo dire,
Sta vita non è vita senza te.
Ma sai che questa sera,
Ballordo a nostalgia,
Mi accendo la TV,
Solo per farmi compagnia,
Che bella tiritera,
Insomma,
Ti sembra la maniera.
Te ne vai e mi lasci qua.
Ti cerco ancora in casa quando mi prude la schiena,
E metto ancora un piatto in più quando apparecchio a cena,
So soltanto che vorrei,
Vorrei,
Vorrei,
Vorrei.
Sì, vorrei,
Vorrei,
Vorrei.
Tornare a quando ci bastava
Ridere, piangere, fare l’amore,
Poi stare in silenzio per ore,
Addormentarci sul divano,
Con il telecomando in mano.
Non so più come fare senza te,
Perché mi fai vivere e dimenticare,
Tu che mentre cucini ti metti a cantare.
E tu chiamala se vuoi la fine,
Ma come te lo devo dire,
Sta vita non è vita senza te.
Ma chissà perché,
Sta vita non è vita senza te.
Magari non sarà,
Magari è già finita,
Però ti voglio bene,
Ed è stata tutta vita.