Pagelle nuovi singoli del 15 maggio 2020 a cura di Fabio Fiume.
Sarà che avevo avvertito, ma questa settimana non mi è arrivato nessun brano sul Covid, o, se c’è, giuro non me ne sono accorto, hanno saputo spacciarlo per altro!
Qualcuno ha criticato il mio proclama della settimana scorsa, reputando scorretto il mio fare, un tarpare le ali all’arte. A tutti io dico di provare ad argomentare loro ogni settimana 7/8 brani sullo stesso argomento e, scusatemi se magari possa sembrare non così buonista, ma nella quasi totalità delle volte affrettati, abbozzati, pieni di frasi fatte, giusto per consegnare il compitino in fretta.
Preferisco mi parliate sempre del tanto vituperato amore, almeno così non mi sento in colpa se ne ho da ridire.
Partiamo, si ricorda che si tratta del solo parere di Fabio Fiume e non di tutta la redazione di All Music Italia e che i voti espressi al termine delle mini recensioni non mettono in relazione alcuna artisti diversi tra loro, ma essi sono attribuiti alla canzone in base alla carriera dell’artista che la propone ed all’importanza che essa assume nel percorso dello stesso.
7mbre – Forze Aeree
Sound sognante, di quelli che lasciano parecchio pensare, su cui si poggia una voce che rende perfettamente tangibile il sogno.
Manca però un’apertura, qualcosa che renda il pezzo, il sogno, non soltanto personale, ma condivisibile con più gente possibile, sennò finisce quel che pensare ti porta altrove e la canzone nemmeno te la ricordi.
Cinque
10 Hp – Forse
Voce molto adatta allo stile… perché un po’ ricalcante un modo di cantare che era molto comune tra le band rock tra gli 80 e i 90.
Il rock è il quadro di presentazione che qui è però un po’ ovattato; la batteria su tutto avrebbe dovuto essere più potente, ruvida e le chitarre gareggiare di più con la voce e non andare più di retrovia.
Cinque
Giordana Angi – Amami adesso
Arrangiamento alla Lost Frequencies nelle strofe per Giordana che, a dire il vero, ne aveva bisogno per svecchiare un po’ la sua proposta, non malvagia ma caduta già in qualche ripetizione di troppo.
Per l’inciso invece ci sono forse un po’ troppe analogie con gli arrangiamenti vocali dell’ultima Alessandra Amoroso. Ci voleva uno special.
Sei
Ariete – Pillole
Parla di un amore omosex questa canzone di Ariete che si muove a metà strada tra un rap melodico ed un cantato più recitato che altro.
Il pezzo infatti ha una melodia appena appena accennata, permettendo all’artista di potersi tenere sulla sua linea d’interpretazione monocorde e con uno smaccato accento romanesco.
Cinque ½
Arisa & Manupuma – Nucleare
Lei è sempre brava, ma questa cosa l’ho detta in tutte le salse, in tutti i modi. Però cara Rosalba questa mattonellata sui denti a metà Maggio, dopo che veniamo fuori da una quarantena, proprio non ce la meritavamo.
Non è che sono di certo contrario alle ballate e tu ne hai fatte di stupende, ma questa non apre mai, è triste, tetra, da cielo grigio e serate in casa e ti renderai conto che in questo periodo… Scusami eh, ma non ce la faccio proprio.
Quattro
Avincola – Miami a Fregene
Lo stralunato cantautore, visto alla finale di Sanremo Giovani, approda al nuovo singolo per quest’estate.
Il mood resta lo stesso: stralunato ancora, essenziale nel modo di proporsi, efficace però nel suo essere un poeta urbano, nel trovare dal vivere quotidiano anche a capacità di sognare, come in questa canzone dove prova a far vedere il mondo al suo amore ma con i mezzi che ha.
Doveva crescere come arrangiamento un po’ prima però.
Sei +
Tiziano Bak Bacarani – Un fuoco
All’inizio pensavo, per sound, si trattasse della cover dei Denovo . Si va invece su strade più blues, ma il pezzo, che pur funziona nelle strofe, si perde un po’ in un inciso banolotto, sia per testo che per interpretazione che resta piatta, senza quella sporcizia tipicamente blues.
Buono l’ingresso però degli archi dallo special in poi, che arrivano abbastanza inattesi.
Cinque
Vasco Barbieri – Love remains
Ballata costruita con una parvenza intima che poi però diventa abbastanza propensa all’orchestrale.
Trovo l’inglese un po’ scolastico, non come testo, ma come pronuncia nonostante trascorsi oltreoceano. C’è una predisposizione classica, anche se poi il tutto è chiuso un po’ in fretta per una ballata di questo tipo.
Cinque ½
Blank – Nqv
Con qualche effetto trap sulla voce Blank si produce invece in un brano che suona urban ed ha una buona apertura nell’inciso, nonostante la base sostanzialmente molto povera.
Unico difetto reale, che è proprio una malattia dei tempi, è che il pezzo è troppo breve e non comunica il senso di completezza.
Sei
Michele Bravi – La vita breve dei coriandoli
Bellissima struttura melodica per questa canzone che riporta sulle scene Michele, dopo i trascorsi noti.
E c’è un sentimento nuovo nel suo cantare, una voce imbrunita e sporcata che misura in egual misura tragedia e speranza e che rivela degli interstizi nuovi nelle sue note gravi, che adesso sono più belle, più vere.
Forse non proprio per le radio, ma indubbiamente è un ritorno impuntato sulla classe.
Otto
Camera Soul – You
Sono le chitarre a condurre questa ballata che si muove sensuale, arricchendosi nell’andare di elementi funky e soul. L’inciso ha qualche richiamo anni 80 nell’arrangiamento della base. Anche lo special è affidato alle chitarre che vestono di calore.
Forse l’unico appunto va fatto alla voce del progetto, che ha qui un approccio un po’ troppo didascalico, pulito, da brava cantante non da interprete.
Sei
Chiello Fsk – Crema di buccia
Dal collettivo arriva anche il nuovo singolo di Chiello che ha una forza propria, mischiando vari stili per un risultato che però non è confuso per nulla. La batteria reale è una boccata d’aria fresca in situazioni in cui andare di synth da studio sarebbe stata la scelta più probabile.
L’inciso corale si lascia cantare ed il pezzo con più ascolti si rivela sempre nuovo, sano portatore di particolari che non noti subito tutti.
Sette
Cincilla – Indipendente
“Raggiungo il mare scrivendo e pensando a canzoni d’amore”. Canta così Cincilla in questo brano, chiedendosi perché si scrivano canzoni. Il tutto è breve ma tutto sommato esaustivo, come se non avesse bisogno d’altro.
L’arrangiamento è funzionale e lo pone a metà tra un brano easy, da ascoltare a cuor leggero, ed un pezzo da cui invece cerchi di capire cosa stia raccontando.
Sei +
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