Loredana Bertè – Tequila e San Miguel
Arriva l’estate e Loredana ritrova le atmosfere reggae che tante volte le han portato fortuna durante la bella stagione. Il brano fonde l’artista con oltre 40 anni di carriera alle spalle con la nuova generazione di cantautori e producer come Calcutta, Tommaso Paradiso, Takagi & Ketra che tutti assieme firmano per la cantante. Il risultato è indubbiamente piacevole e ficcante, ma tutti loro, Loredana compresa, hanno fatto decisamente meglio.
Cinque ½
Francesco Bertoli – La mia città
Recupero questo singolo dell’ex leader dei Jarvis uscito solo in digitale. Un brano leggero ma anche giusto per età e finanche immagine. La base è totalmente di studio, ma le sonorità non sono stantie. Avrei eliminato degli effetti correzione sulla voce e non avrei chiuso il pezzo così bruscamente da dare un senso di incompletezza.
Sei =
Bizzarro – Amarsi a Tel Aviv
Base ritmica sempre uguale, con batteria latitante e un cantato che è più un cazzeggio che altro. Qualche elemento elettronico per cercare di riempire e soprattutto variare questi tre minuti e poco più di canzone.
Quattro
Sergio Cammariere – La fine di tutti i guai
Eleganza e leggiadria si mescolano assieme e se poi c’è uno spruzzo di jazz ed una sventagliata di melodia senza tempo, il risultato non può che essere un nuovo brano di Sergio Cammariere. Per questo nuovo singolo c’è un ulteriore ingrediente e cioè un inciso che è simpaticamente pop nell’intenzione. Bello il gioco musicale con guida di fiati per raggiungere il finale.
Sette
Anna Capasso – Come pioggia
Stai lontano da me come l’inverno dall’estate, stai lontano da me come il dubbio dalla fede canta la “cantattrice” partenopea che qui tira fuori grinta e dolcezza, note piene e ruvide ed altre in falsetto. Arrangiamento solito ma funzionale al tipo di proposta. E’ un tipo di brano che può avere una forte resa anche in live.
Sei ½
Ilaria Carpo – Ricomincio da qui
La voce d’Ilaria non è male però… però in questa incisione sembra esterna alla musica, tutta puntata sugli alti al contrario di una base che invece ha il momento migliore nella linea di basso. La forma canzone è abbastanza solita e non fa certo la differenza per lanciare una carriera.
Quattro ½
Carmen & GionnyScandal – Chissà se mi pensi
Strofe a lui ed incisi a lei, che però cede al compagno di note del terreno nelle sue parti per delle ( sinceramente ) scellerate sovrapposizioni che fanno contrasto con la sua voce bella ma non certo perfetta. E per cosa? Per sentire lui che urla e pure con gli effetti meccanici sulla voce? Arrangiamento completamente di studio, strumentazione prossima allo zero.
Quattro
Eleviole? – Tanti auguri
Voce interessante, di un colore decisamente particolare. Anche l’approccio musicale è originale sia nella scrittura che nella scelta interpretativa. La linea guida è la chitarra e su di essa la ballata si arricchisce di molti elementi, senza seguire mode ma provando a farne, visto che è oggi molto raro sentire tanti strumenti veri in un brano.
Sette
Francesco Gabbani – E’ un’altra cosa
Ci ha messo un po’ Gabbani per produrre nuovo materiale ed arriva anticipato da questo singolo che ha forte capacità di trapanare il cervello tra i suoi sha la la ed una ripetitività ciclica nelle metriche dell’inciso. E’ però nell’insieme meno originale delle scelte di qualche anno addietro e, soprattutto, non ci consegna un cantautore in evoluzione ma uno che cerca di battere il ferro finché caldo. Sia chiaro, sto parlando di un singolo; magari con l’album mi stupirà.
Cinque ½
Irene Grandi – I passi dell’amore
Nuova vita per la toscanaccia che arriva da questo brano originale, con strofe che sono poco più di un gioco tra la voce e le corde ed incisi aperti, belli ariosi, di quelli che fanno venire voglia di primavera, di domeniche mattina a piedi scalzi su un prato pubblico o tra la polvere di strade di campagna. Piacevolissimo.
Sette
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