Il cantautore Stona (all’anagrafe, Massimo Bertinieri) torna sulle scene musicali dopo la pubblicazione del singolo Io sono Marco ad aprile 2020. Dal 10 febbraio 2021 è disponibile negli store digitali il suo Ep Abbiamo perso tutti.
Il disco è composto da 4 brani; e ad esso, tra qualche mese, farà seguito la pubblicazione di un altro Ep. Stona evidenzia che si tratta di “due lavori che seguono un percorso, che si evolvono da un’anima più scura e cupa del primo ad una più positiva e sognatrice nel secondo”. Il progetto discografico contrappone i quattro brani di Abbiamo perso tutti a quelli del secondo Ep, dal titolo Buona Speranza: i primi sono caratterizzati da testi e sonorità con un’anima più scura e cupa, mentre i secondi si evolvono in una visione più positiva, quasi da sognatore, con suoni morbidi e caldi.
Con i brani di questo doppio progetto discografico, Stona si allontana dai suoi lavori precedenti dove si è presentato e raccontato. L’artista ha voluto focalizzarsi su storie che non parlassero direttamente di lui, della sua vita o delle sue esperienze. “L’idea di base, fra momenti bui dati dalla pandemia mondiale e dal mio divorzio, è stata quella del “sentirsi perso”, di “perdere” e di “sentirsi sconfitti” che ha fatto da guida alla mia scrittura” – racconta Stona. “Con una penna e un foglio bianco davanti, mi sono sentito come un cacciatore con in braccio il proprio fucile in cerca di tracce da seguire nella neve. Le canzoni hanno preso la propria direzione e da un clima scuro e cupo sono scivolate verso un’ambientazione positiva, sicuramente a me necessaria”.
L’intero progetto è prodotto da Guido Guglielminetti, storico produttore di Francesco De Gregori.
Stona – Abbiamo perso tutti: la tracklist
I brani che compongono il primo Ep, scritti dallo stesso Stona, sono:
1. Abbiamo perso tutti
2. Io sono Marco
3. La strada di casa
4. Anime perse
Abbiamo perso tutti, traccia dopo traccia
Il cantautore descrive così la canzone che dà il titolo all’Ep: “ogni volta che siamo complici di un disastro ambientale, ogni volta che un poliziotto abusa del proprio potere, ogni volta che abbiamo paura del diverso, ogni volta che lo Stato non ci protegge, ogni volta che i nostri diritti vengono violati e ogni volta che violiamo i diritti degli altri, ogni singola volta che ci giriamo dall’altra parte per non vedere, allora avremo perso tutti”.
La seconda traccia del disco è Io sono Marco, che parla dell’emarginazione. La canzone è ispirata alla storia di Franco e Andrea Antonello, divenuti famosi ormai 10 anni fa con il loro viaggio in moto attraverso America, Messico e tutto il sud del continente americano. Prendendo spunto anche dal romanzo best seller Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas e dal film Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores, Stona ha affrontato un argomento importante come l’autismo.
Il terzo brano, La strada di casa, è basata sul significato della parola “casa”, da individuarsi come quel luogo “dove sono gli affetti, i ricordi, le risate, le nottate; è importante ricordarsi sempre da dove si viene per non perderci nel nostro cammino ed è altrettanto importante uscire di casa, dai propri confini, viaggiare, incontrare persone e fare esperienze, confrontarsi e sconfiggere le proprie paure, ma resta poi sempre una sola direzione da non perdere e da tenere sempre bene a mente”.
L’Ep si chiude con Anime perse, canzone per voce e piano, a cui hanno collaborato al piano Carlo Gaudiello e al violoncello Chiara Di Benedetto. Il brano racconta il rapporto con la morte, la perdita di qualcuno di caro e il vuoto che lascia nelle nostre vite.