Capodanno senza musica dal vivo. Una situazione sempre più difficile che al momento non ha via d’uscita, anche perchè chi di dovere non pone in atto le necessarie misure.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Stage!, coordinamento che unisce 60 realtà associative rappresentanti di circa 10’000 imprese per 50 mila addetti diretti per un settore che occupa almeno 250’000 addetti.
LE RICHIESTE DI STAGE!
“Capodanno chiuso per la prima volta dopo la guerra anche per la musica e lo spettacolo dal vivo. Si calcolano almeno 10 mila serate per un giro economico diretto di circa 10 milioni di euro, senza calcolare tutto l’indotto indiretto legato alla cultura dell’enogastronomia, del turismo, del divertimento e tanto altro.
Una perdita immensa che mette a rischio molte realtà imprenditoriali. Infatti sono a rischio chiusura circa il 50% delle piccole imprese indipendenti della musica, della cultura e dello spettacolo dal vivo mentre l’altro 50% rischia di essere assorbito dalle major.
Contemporaneamente tantissime famiglie ferme per questo stop rischiano di scivolare nella soglia della povertà. Per qursto sono urgenti due interventi immediati: un Decreto Natale nel Decreto Ristori 5 che includa tutti i Codici Ateco, tutti i Lavoratori rimasti indietro, ampli il periodo di sostegno portando a fine anno partendo dal 23 febbraio e allungandolo almeno fino a fine marzo 2021, rilanci immediatamente due piccoli bandi straordinari per piccole realtà live e discografiche indipendenti ed emergenti ed attivi immediatamente un Tavolo Rai con la Musica Indipendente per una maggiore presenza e attivi e allarghi Tax Credit, Art Bonsu e Bonus Cultura a platee piu’ ampie con meno burocrazia.”
TAVOLO PERMANENTE SPETTACOLO – MIBACT
“Si è svolto il primo incontro del Tavolo Permanente Spettacolo indetto dal MiBACT e pochi giorni prima quello sul Cinema e AudioVisivo.
Prima di tutto vogliamo fare i complimenti al Direttore Generale dello Spettacolo dal Vivo Dott. Onofrio Cutaia e a tutto il Suo Staff per l’allestimento del tavolo e il prezioso lavoro svolto a favore del settore in questo difficile anno e per la positiva notizia dell’aumento di 50 milioni per il 2021 sui fondi maggiormente a favore della musica popolare contemporanea, ad oggi ancora estranea al FUS ed entrata grazie ai bandi ExtraFus che vanno riconfermati e rafforzati anche nel prossimo anno.
Questo primo appuntamento era dedicato alla presentazione di proposte a favore dello spettacolo in merito alla fase emergenziale.
I nostri interventi si sono soffermati prima di tutto sui complimenti al Direttore Generale dello Spettacolo dal Vivo Dott. Onofrio Cutaia per avere allestito i due tavoli permanenti dello spettacolo e del cinema che si incontreranno almeno una volta al mese, augurandoci che possa seguirli fino al termine dei lavori affinchè anche nei subtavoli settoriali, specifici e operativi che si realizzeranno vi potrà essere sempre un coordinamento di rilievo tra tavoli dialoganti anche per attivare un futuro tavolo interministeriale.
Oltre alle proposte da noi presentate già in diverse occasioni come in occasione delle Audizioni delle Commissioni Cultura della Camera e del Senato, i nostri interventi si sono soffermati sulla necessità, oltre a quella immediata di moltiplicare i sostegni al momento insufficienti, di dare ai tavoli un valore di percorso indicativo di valore, di lavorare a un dato condiviso sull’economia del settore, di riaprire una finestra coi bandi su discografia, live e sostegno a spese per sanificazione e sicurezza che venga incontro alle più piccole realtà produttive rimaste fuori per problemi burocratici legati a Codici e altre documentazioni e tempistiche, oltre ad attivare un Decreto di Natale che esca a inizio 2021 con il Decreto Ristori Quater che sostenga e ristori per un periodo piu’ ampio tutti quei Codici Ateco e quei Lavoratori rimasti esclusi e sui cui tutto il settore conveniva e si vada così verso un riequilibrio sui fondi che dedichi maggiore attenzione ai piu’ fragili e piu’ deboli e piu’ piccoli del settore e non escluda nessuno.
Tra le urgenze certamente anche quella di allargare e sburocratizzare tax credit, sgravi e bonus, perchè arrivino a una platea più ampia di percettori e consumatori, l’allestimento di due tavoli con la Rai per una maggiore presenza delle realtà musicali e teatrali indipendenti ed emergenti nei palinsesti del servizio pubbico e con i giganti del web perchè versino una quota dei loro utili alla cultura italiana, con particolare riferimento alla musica, uno degli elementi di traino di maggior business per tali realtà.
Si sollecita l’attivazione di percorsi che portino l’Iva al 4% per i prodotti culturali e musicali tutti e l’Iva al 10% per gli eventi tutti e si lavori a un coinvolgimento delle Regioni e dei Comuni per una piu’ ampia mappatura dei piccoli eventi su tutto il territorio nazionale, mentre si ritiene indispensabile all’interno del progetto del Recovery Fund italiano portare almeno al4% l’investimento su cultura e turismo.”
STAGE! – RICHIESTE FINALI
“Infine, l’invito, oltre a quello di allargare nei subtavoli di settore, specifici, pratici e operativi, la partecipazione a tante altre realtà singole, con particolare attenzione all’imprenditoria femminile e giovanile che deve essere maggiormente rappresentata, oltre a quello di allestire anche un Tavolo sul Futuro e sulla Ripartenza che veda insieme ai protagonisti del settore anche esperti e competenze di altri settori innovativi come il digitale e tanti altri per dare idee, proposte, indicazioni e suggerimenti a tutto il comparto.
Dopo l’Assemblea Plenaria di StaGe! e Indies che ha visto oltre 60 partecipanti e a quella di Feditart che ha visto oltre 30 partecipanti e che ha confermato la volontà del lavoro svolto il prossimo appuntamento di StaGe! e Indies sarà nuovamente a inizio anno il 4 gennaio prossimo per un approfondimento su Codice Spettacolo dal Vivo e futuro rapporti positivi con Nuovo Imaie e Siae e altri player, la richiesta di incontri coi coordinamenti di settore e un incontro icon il mondo del teatro per la stesura di un testo unico per il prossimo incontro al Mibact.
Infine, si ribadisce l’assoluta ed immediata necessità della ripartenza dell’attività produttiva, come ribadito anche dal Fas e da Slow Music, anche a partire da gennaio per quanto ci riguarda insieme alle piscine e alle palestre, anche perchè non può essere solo lo streaming e la fruizione sui media a sostituire la necessità dello spettacolo dal vivo.
Per la necessità indispensabile della socialità e condivisione negli spazi fisici dello spettacolo, della cultura e di tutte le attività ad essi connesse per il benessere di una comunità e delle singole persone.
Naturalmente con un protocollo unico che definisca le modalità di partecipazione, le capienze delle strutture e i protocolli sanitari ed organizzativi da adottare e che sostenga tali spese aggiuntive coinvolgendo con fondi extra anche Regioni, Comuni, Protezione Civile e altri soggetti istituzionali.
Una ripartenza che non può attendere solo l’inizio dei grandi eventi di massa, ma che deve invece consentire la ripresa delle attività a tutto il resto degli eventi, che rappresentano il vero tessuto culturale e produttivo della grande filiera delle arti performative e dello spettacolo con un nuovo modello di economia, più sostenibile e condivisa che alimenti e sviluppi le opportunità di lavoro per tutti.
Una ripartenza che insieme alle scuole, alle piscine e alle palestre deve essere pensato gia’ a partire da gennaio allestendo durante la pausa festival un Tavolo tecnico straordinario dello Spettacolo al Mibact.”
Coordinamenti StaGe! e Indies
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