In attesa delle finali della 16° edizione che saranno programmate appena l’emergenza sanitaria lo consentirà, è ora on line il bando del Premio Bianca D’Aponte 2021.
Il contest, l’unico in Italia riservato a cantautrici, è un evento diventato ormai uno dei più importanti appuntamenti in Italia per la canzone di qualità.
La partecipazione è come sempre gratuita, mentre la scadenza è fissata al 30 aprile. Le finali sono previste al Teatro Cimarosa di Aversa il 22 e 23 ottobre 2021, anche se si tratta di date da confermare in base all’andamento della pandemia e alle misure conseguenti.
Il nuovo bando di concorso è disponibile, insieme alla scheda di iscrizione, su www.premiobiancadaponte.it.
Il Premio Bianca d’Aponte si avvale della direzione artistica di Ferruccio Spinetti, mentre ogni anno una artista di grande popolarità assume il ruolo di madrina. Per la 16a edizione era stata scelta Arisa.
PREMIO BIANCA D’APONTE 2021
Le finaliste del Premio 2021 saranno come sempre selezionate da un nutrito e prestigioso Comitato di garanzia, composto da cantanti, autori e compositori nonché da operatori del settore e giornalisti e critici musicali.
Alla vincitrice del premio assoluto sarà attribuita una borsa di studio di € 1.000, a quella del Premio della critica Fausto Mesolella una di € 800. Riconoscimenti della giuria andranno anche alla migliore interprete, al miglior testo ed alla migliore musica. Sono poi previsti molti altri premi assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.
Il lancio del nuovo bando avviene quando purtroppo, per le normative legate all’emergenza sanitaria, non è ancora avvenuta la finale della 16a, edizione, che era prevista per lo scorso ottobre.
A concorrere, come già annunciato, saranno BamBi da Napoli, Simona Boo da Termoli (Campobasso), Ebbanesis da Napoli, Lamante da Piovene Rocchette (Vicenza), La Zero da Piano di Sorrento (Napoli), Lucrezia da Bologna, Miglio da Brescia, Elena Romano da Firenze, Sara Romano da Monreale (Palermo), Veronica da Aversa (Caserta), Chiara White da Firenze.
Foto di Ingo Kramarek da Pixabay