Da qualche giorno è scoppiata la mania in Italia, sopratutto per quel che riguarda musicisti, artisti e appartenenti al mondo della musica e dello spettacolo, legata ad una nuova e innovativa piattaforma social… ClubHouse e ora tutti si chiedono che cosa è e come funziona questo nuovo mondo nato in realtà 9 mesi fa. Andiamo a scoprirlo insieme…
Creata da due ragazzi che, a tutti gli effetti ad oggi sono gli unici due che lavorano al progetto, questa network si utilizza attraverso un app disponibile ad oggi solo per i possessori di iPhone e quindi con sistema operativo IOS.
Partiamo dalla base… come un vero e proprio Fight Club non tutti possono entrare a far parte di ClubHouse. Per farlo devono ricevere un invito da una persona che è già collegata nella piattaforma. Ogni iscritto ha infatti a disposizione solo due inviti da destinare a persone che crede possano portare un valore aggiunto alla piattaforma.
La persona che vi inviterà rimarrà comparirà per sempre nel vostro (e nel suo) profilo come colui che vi ha portato dentro ClubHouse. In realtà, in base alle ore che si passano all’interno della piattaforma gli inviti potrebbero anche aumentare con il tempo. Per chi non ha ricevuto inviti può scaricare l’app e mettersi in lista di attesa aspettando che uno degli utenti già collegati decida di invitarlo. Questo è dovuto al forte carico di richieste avvenuto da quando diverse persone note, sopratutto in America, hanno iniziato a parlare di questo social.
Come funziona ClubHouse
Ma come funziona ClubHouse? Il social è organizzato in Room, in stanze. Ogni utente può creare delle stanze tematiche e scegliere di che tipo: Open ovvero aperta a chiunque stia navigando nell’app. Social è visibile solo alle persone interconnesse con noi. Closed ovvero privata e accessibile solo a chi l’ha creata e a chi è stato invitato. Alcune room vi verranno suggerite in base agli amici (follower) che avete o in base agli interessi che avrete selezionato al momento della registrazioni.
Una volta entrati in una room cosa succede? Vi ritroverete in questa stanza virtuale con altre persone dove, come se fosse una sorta di Zoom senza video potrete parlare e farvi ascoltare dalle persone sul tema scelto per la stanza. Per poter parlare il moderatore dovrà darvi la parola, sbloccarvi, altrimenti rimarrete dei “semplici” ascoltatori. Per chiedere parola dovrete cliccare sull’icona in basso a destra con il simbolo della manina alzata.
Una volta abilitati in basso a destra dell’interfaccia troverete un’icona con il disegno di microfono. Per non creare caos la terrete disattivata quando non parlate e l’attiverete per intervenire (magari cercando di non accavallarvi come in un saluto qualsiasi della D’Urso). A differenza di altri social si potrà usare solo la voce… niente messaggi scritti ne video o foto. Al massimo potrete applaudire e per farlo niente cuori o pollici in alto, basterà continuare a pigiare sul tasto microfono per un po’ di volte e gli altri vedranno che stanno apprezzando.
La mia esperienza personale
Ieri sera, su invito di un mio collaboratore, ho scaricato l’app e ho iniziato ad usarla.
L’aspetto interessante, sopratutto per chi opera nel campo della musica, è che ci sono ancora poche room italiane ma molte sono a tema musicale (l’argomento che va per la maggiore è il marketing musicale) e piene di addetti ai lavori.
Per farvi un esempio ad un certo punto mi sono ritrovato in una stanza, non Italiana in questo caso, in cui Alvaro Soler parlava dei suoi inizi carriera. In un’altra Luca De Gennaro e Frankie HI NRG parlavano del prossimo Festival di Sanremo con diversi utenti.
Alla fine mi sono stabilizzato per gran parte della serata in una room sul marketing musicale dove ho interagito con giovani artisti emergenti, artisti con una lunga carriera alle spalle, speaker di Radio Popolare e R101, chi cura il culture brand di Red Bull, autori di Radio Deejay, Social media manager e ne è nata una discussione molto interessante e stimolante sul mondo della musica in tutte le sue sfaccettature.
Ovviamente ci sono stanze su molti tipi di argomenti.
Dal mio punto di vista se si riuscirà a mantenere pulita questa piattaforma senza che diventi una succursale di Tinder o per influencer vari in cerca di un podio su cui venderci qualcosa, magari se stessi, MusicHouse ha tutte le caratteristiche per diventare una vera novità nel campo dei social. Oltre al lavoro dei creator / ideatori, sarà molto importante anche quello dei singoli utenti nel cercare di invitare le giuste persone e non causare un inutile degenero.
Nel dubbio che voleste entrarvi io ho creato una room chiamata All Music Italia: la musica da dentro a 360°. Vi aspetto!