ANGELINA MANGO, LE CANZONI Dell’album CARAMÉ
Caramé si apre proprio con le parole che danno il titolo al disco, l’incipit di una lettera che diventa manifesto: un atto di sincerità e ricostruzione.
Segue 7up, un inno alla libertà di essere sé stessi in un mondo che impone costantemente perfezione. “Non sono una star, nemmeno per sbaglio, sono matricola a vita”: è la dichiarazione di chi sceglie l’autenticità come forma di resistenza.
Con le scarpe slacciate la malinconia si fa ritmo: una storia finita trova leggerezza in una ballad uptempo dai tratti quasi country, in cui ai cori partecipano anche il fratello Filippo e gli amici di sempre.
pacco fragile è un inno all’imperfezione. Un invito a mostrarsi per come si è, senza filtri né corazze, ricordando che la fragilità è una forma di verità.
Arriva poi ioeio, collaborazione con Madame e produzione di Mr. Monkey: un brano nato in una maratona di studio, un flusso emotivo ininterrotto dove due voci femminili si intrecciano affrontando i propri demoni interiori.
Con la vita va presa a morsi, scritta insieme a Filippo Mango, la cantautrice torna a parlare di casa, di protezione, di quel legame fraterno che resta saldo anche nel silenzio.
come un bambino è una dedica d’amore profonda ai genitori, un omaggio al padre scomparso e alla madre, scritto come se fosse lui a parlarle. Una ballad pura e luminosa, nata nel luogo d’infanzia, Lagonegro.
Con mylove torna l’amore, quello amicale e sincero: il racconto di una connessione profonda nata in una sera qualsiasi, a cena, guardando la sua migliore amica.
In nina canta l’artista si diverte, sperimenta, gioca con la voce e il suono in un intermezzo quasi improvvisato, “una smattata” creativa che diventa libertà pura.
velo sugli occhi, il singolo in uscita il 17 ottobre, è il cuore del disco: un brano che parla della perdita dello sguardo puro dell’infanzia, ma anche della forza di riprendersi la vita, accettando le proprie imperfezioni e scegliendo di non avere più paura del silenzio.
Con ci siamo persi la fine arriva l’addio, il commiato dolce e disilluso a un amore che non esiste più.
tutto all’aria segna un nuovo incontro tra Angelina e Filippo: insieme affrontano il passaggio alla vita adulta, tra difficoltà e consapevolezze, con la stessa leggerezza di quando da piccoli scrivevano canzoni.
In bomba a mano la fragilità esplode. È la canzone del crollo e della ricostruzione, della necessità di accettare le proprie crepe per ripartire.
Con aiaiai arrivano due firme d’eccezione: Calcutta e Dardust. Un incontro speciale, da cui nasce un brano intimo e disarmante, dove cadono tutte le impalcature e resta solo l’essenza: quando tutto crolla, resta Nina.
In igloo torna la famiglia: le parole nascono a distanza, durante un viaggio del fratello in Islanda, per poi completarsi insieme, “dentro un igloo”, in un momento di unione e calore.
A chiudere il disco, un dono prezioso: cosicosicosicosì, scritta e cantata dall’amica Henna, inserita da Angelina come regalo nel giorno del suo compleanno. Un finale che parla di amicizia, cadute e ripartenze: perché non importa perdere, ciò che conta è continuare ad andare avanti.











