E’ uscito Filo Vals (Papaya Records / Sony Music Italy), l’omonimo album d’esordio del cantautore romano, che nel disco si presenta mettendo in risalto le sue peculiarità artistiche.
Un album scritto e interpretato in quattro lingue diverse in cui si può cogliere un’attitudine internazionale unita a un approccio tipico della tradizione cantautorale italiana.
Il risultato è un arcobaleno di sonorità e stili differenti, che spaziano dal rock al pop, dal funky al reggae, e rendono il progetto unico nel suo genere.
Nel disco d’esordio anche il fortunato singolo Bellissima Noia, che ha ricevuto un ottimo riscontro sulle piattaforme digitali, e Insonne (ne abbiamo parlato Qui e Qui).
“Se ci ripenso adesso, mi rendo conto che fare un disco con canzoni in lingue diverse per me era probabilmente inevitabile. Viaggiare è sempre stata la mia passione e studiare il francese, l’inglese o lo spagnolo è stato il modo migliore per conoscere gli altri e superare quei muri che tanti vorrebbero costruire.
Ho imparato che il senso profondo del viaggio è proprio questo: capire che siamo allo stesso tempo tutti uguali e tutti diversi. E senza la diversità e senza il confronto non si cambia, non si impara, si rimane fermi, chiusi nelle nostre piccole certezze e nei nostri grandi egoismi.
Invece ora più che mai, disorientati e impauriti da un presente difficile, abbiamo bisogno di creare ponti, legami, connessioni come ho cercato di fare nel mio piccolo, raccontando le mie storie e cantandole in italiano, inglese, francese e spagnolo, sognando un’Europa che non si limiti ad essere Maastricht o Bruxelles.
Per questo ho immaginato le canzoni del disco come le tappe di un viaggio, come quando si incontrano persone di altri paesi, ci si scopre a poco a poco e si capisce che ognuno di noi da vicino è diverso e vale la pena di conoscerlo. Spero che vogliate salire a bordo e partire con me.”
Così Filo Vals descrive il nuovo progetto discografico.
VIDEOINTERVISTA A FILO VALS
Abbiamo contattato Filo Vals via Zoom per una videointervista di presentazione del disco d’esordio.
L’ALBUM TRACK BY TRACK
1 – Mentre la pioggia balla con il vento
Questo pezzo mi fa pensare a una partita di calcio nel bel mezzo di una giungla. Strani giocatori: Galileo, Greta Thunberg, Putin, Trump, Maradona e qualche terrapiattista… e il pallone è la Terra.
2 – Roses
Quell’energia degli anni ’70 che non ho mai vissuto, ma nel cui mito continuo a vivere. Un pezzo che parla di sesso e rose profumate ai tempi di Tinder.
3 – Yo no hablo Español
Come si dice Lost in Translation nelle strade di Madrid? E proprio come nel film, il finale è a libera interpretazione.
4 – Occasionale
Noi Italiani siamo sempre un po’ occasionali (praticanti a Natale e lettori d’estate) come la zona grigia di certe storie, a metà fra l’amore per sempre e il calore di una notte sola, quando tra strategie e giochi di potere, entrambe le parti escono sconfitte.
5 – Perhaps
La ballad con il cuore spezzato: ogni disco non ne ha forse una? Ad ogni modo, questa è la mia e purtroppo è tratta da una storia vera: ha scelto un surfista in Portogallo.
6 – Insonne
La solitudine che mi fa compagnia di notte e non mi fa dormire.
7 – Il fiore e l’ape
Un inno alla leggerezza “che non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, senza macigni sul cuore”. Una fiaba ispirata alla lezione di Calvino.
8 – Bellissima noia
Un senso di disorientamento, un sentirsi incompreso. La chiave risolutiva si vela nella speranza di un incontro esotico che dal nulla dà un senso a tutto, portandomi altrove grazie al potere delle emozioni.
9 – Dance
Il testo è completamente in secondo piano, il protagonista di questo brano è il groove. Lasciatevi andare.
10 – Lunedì
Un brano sull’amore e la sua follia, di lunedì…
11 – Au loin
La Bossa Nova in francese. Una Garota de Ipanema a Parigi inseguendo una ragazza sconosciuta, sognando di essere il suo Bel Amì e di fuggire insieme a Rio.
Foto di Fabrizio Cestari