11 Settembre 2016
di Scrittore
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11 Settembre 2016

L’Estate sta finendo… le 17 canzoni italiane sul mare più belle di sempre (secondo FEDERICO TRAVERSA)

L'estate sta finendo e torna Federico Traversa che stila la sua classifica delle più belle canzoni sul mare. Da Fabrizio Moro a Cristina Donà

canzoni italiane sul mare
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L’estate sta finendo cantavano i Righeira quando ero bambino e, come ogni anno di questi tempi, tornano ad avere ragione. Per fortuna, almeno qui a nord, il caldo e il sole sembrano aver deciso di regalarci un settembre ancora parecchio estivo, con l’inattesa possibilità di godersi sole e mare fino all’ultimo giorno utile.

Già il mare, una delle poche democrazie che riconosco, uno dei pochi amori che mai mi ha deluso. Ed è proprio in questo caldo settembre, con il manto salato di fronte a salutarmi con i suoi spruzzi che ho pensato alla playlist ideale per godere dell’armonia tridimensionale delle onde.
17 canzoni da ascoltare anche questo inverno, quando la voglia di spiaggia, mare e libertà vi esploderà dentro al punto da farvi maledire piumini e cappotti.
17 canzoni che raccontano corse, rincorse, amori e meditazioni sulla vita consumate proprio ad un passo da quelle onde che, quando sono in serata di grazia, sanno accordarsi senza fatica al battito del nostro cuore, con un amore primordiale che ci avvolge e sa sciogliere tutte le stupide paure che ci creiamo.

Quindi, ecco la mia classifica. Ovviamente questi sono i miei 17 brani, non necessariamente i più belli ma semplicemente quelli che mi hanno emozionato e fatto sognare, legati direttamente al mio vissuto e ai miei ricordi; ci sono molti altri pezzi validi sul tema che sono rimasti fuori, lo so, ma una graduatoria di questo genere è sempre soggettiva, di parte, e figlia solo e unicamente del gusto personale.

Comunque… buon ascolto, guagliù e fatemi sapere cosa avreste aggiunto o tolto voi. Insomma ditemi la vostra…

17° Little TonyProfumo di Mare
Erano gli anni Ottanta, sulle prime tv commerciali andava in onda Love Boat, un telefilm dove amori, tradimenti, gioie e drammi si consumavano su una bella nave da crociera. La canzone che apriva ogni puntata la cantava quel piccolo Elvis dal cuore matto di nome Little Tony. Quanti ricordi…

16° Tony EspositoProcessione sul mare
Free jazz, percussioni incantate e mood mediterraneo per raccontare senza l’ausilio della voce la religiosità di un popolo che si inchina a un Dio che si manifesta sotto forma di onda. Una vera chicca targata 1974.

15° Cristina DonàIn Fondo al Mare
Con il suo stile unico la Donà racconta il lato metafisico del mare, un mare visto come obbiettivo per la rinascita, per sognare, per allungare spazi liquidi oltre la percezione dei sensi.

14° PiottaLa Grande Onda
Tommaso Zanello, con flow potente e testo ironico e intelligente disegna questa invocazione al take it easy che non sarà solo un inno per gli aspiranti surfisti del Gange di Fregene ma, parecchi anni più tardi, anche per gli studenti in lotta per il sacrosanto diritto a una riforma scolastica decente.

13°Giuni RussoUn’estate al Mare
Tutti abbiamo cantato almeno una volta la clamorosa hit della sfortunata cantante siciliana, performer di rara eleganza ed efficacia. Un urlo catartico il suo, alla giovinezza, al domani e alla vita.

13° Enrico RuggeriIl Mare d’Inverno
Con piglio poetico e meditabondo il Rouge tratteggia con ardore e passione quelle splendide camminate invernali a pochi passi dalle onde, utili tanto a ritrovare il mare quanto se stessi.

12° Loredana BertéIn Alto mare
Nel 1980 Loredana, l’unica vera rocker italiana, fece ballare il vostro umile schribacchino, che allora aveva appena cinque anni, oltre l’immaginabile. Freschissima anche riascoltata 36 anni dopo.

11° Alex BaroniOnde
Raro esempio di R n’B italiano fatto davvero bene per lo sfortunato cantante romano. Un pezzo assoluto, e poco importa se le onde di cui parla Alex sono più del cuore che del mare vero e proprio.

10° MangoMediterraneo
Uno dei talenti più puri della musica italica degli ultimi 30 anni ci racconta il nostro mare con immagini vivide, suoni corposi e tanta magia.

Fabrizio MoroRomatica Se ti Va
Tratto dal primo sfortunato album di Moro, che dopo quel disco rischiò di smettere di far musica e fu costretto a guadagnarsi da vivere diversamente, questo vaschiano passaggio del cantautore romano mette i brividi per potenza, rabbia e poesia. Un amore disperato che sublima la perdita onda dopo onda.

Fabi/Gazzé – Vento d’Estate
Tormentone del 1998, elettronica sognante e poetica… io vado al mare voi che fate?

Tozzi/RafGente di Mare
Un brano che prima o dopo abbiamo canticchiato tutti, l’inno per tutte quelle anime inquiete che sentono di avere un senso solo quando odono le onde infrangersi sulla riva.

Fred BuscaglioneGuarda che luna
Maestro di stile, arciduca di eleganza, conte dello swing e principe della notte. Di mari (e lune) belle come quelle che ci invita a guardare Fred non se ne son più viste.

Lucio DallaCom’è profondo il mare
Una preghiera laica di un uomo che riflette con fantasia su tutto e il suo contrario, con tanti dubbi e una sola certezza: com’è profondo il mare. Monumentale.

Fabrizio De AndréCreuza de ma
Quelle stradine strette e scoscese che portano al mare a Genova le chiamiamo creuze. Con la benedizione degli dei della parola che perennemente l’hanno coccolato, Fabrizio De André ce ne racconta il percorso, mai dritto, che le porta al mare, e nel farlo taglia e cuce l’emozione del popolo genovese.

Gino PaoliSapore di Mare
Ed eccoci arrivati al podio, con questo inno al mare, all’estate, all’eterna giovinezza e all’amore. Più che una canzone il mantra degli anni Sessanta, forse l’ultimo periodo storico in cui la serenità per questo paese non è stata un’irraggiungibile chimera.

Franco BattiatoSummer on a Solitary Beach
Ascoltando oggi questa canzone sembra impossibile sia stata scritta 35 anni fa. Ma il maestro è così, lui il tempo non lo subisce, lo attraversa. Il mare di Battiato è un inno alla vita, alla trascendenza, a quel tutto senza inizio né fine. Mi inchino

Luca CarboniMare Mare
Eccolo il primo posto, e come potrebbe essere altrimenti? Quel mare di cui cantava Luca l’abbiamo inseguito tutti, è il cavallo bianco dei nostri sogni, l’ideale di un futuro, la bandiera che sventola in libertà, l’amicizia che ti stringe in un patto eterno, l’amore senza macchia che si vive solo a vent’anni. È l’onda di quel pazzo perenne movimento ondulatorio che sale, scende e ancora sale chiamato vita.