13 Settembre 2018
di Interviste, Recensioni
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13 Settembre 2018

Niccolò Agliardi – Resto – Recensione

Vent'anni di canzoni, da cantautore e autore per altri artisti raccolte e rese attuali. Ecco la recensione di "Resto" di Niccolò Agliardi

Niccolò Agliardi
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Niccolò Agliardi pubblicherà domani la sua prima antologia ed è un bene perché ci troviamo davanti ad un’opera in grado di colmare molte lacune. Ed ora vi spieghiamo il perché…

E’ un doppio lavoro, impacchettato quasi come se fosse un meraviglioso regalo da scartare, il nuovo lavoro di Agliardi intitolato Resto e che è in realtà commistione di qualche traccia nuova che rilancia un meticoloso lavoro di artista e di autore che dura da ben vent’anni e che è qui tutto messo assieme. Eh già!

Resto ci racconta infatti la storia di un artista che magari in prima linea non ha ottenuto mai i favori e le attenzioni che avrebbe meritato ma che invece, ha poi però fatto le fortune di tanti altri e diversi artisti che della sua penna si sono nutriti; Niccolò Agliardi adesso però mette il punto su quanto fatto finora e sceglie di farlo in una maniera addir poco elegante, con un cofanetto che include due cd, sottotitolati Ora il primo, ed Ancora il secondo, e poi una serie di card, una per ogni canzone, con da un lato tutti coloro che ci hanno lavorato e dall’altro il testo, fino ad un piccolo “fai da te”, per costruire con la carta, qui in dotazione, un cavalluccio marino, il delicato animaletto che popola spesso le fantasie dei bambini.

Resto è un lavoro meticoloso in cui novità come Johnny, scritta assieme a Pacifico, con arrangiamento elegante e fiati ad armonizzare, convive con la cover di Stiamo Come Stiamo, brano che nel 1993 univa in chiave rock arrabbiato le sorelle Bertè e che qui trova una nuova dignità attuale, chitarra e fil di voce. E poi Le Parole Dell’Assenza che sono come il fastidioso ronzio delle zanzare che passano e non riportano nessuno, si contrappongono al sonoro vaffanculo cantato in Fratello Pop dove ci s’invita a parlare, a fare le domande giuste senza temere però che arrivino le risposte.

L’apertura è affidata a Di Cosa Siamo Capaci firmata col giovane Edwyn Roberts che sfodera potenza nell’inciso dopo che quasi, ascoltandola si potrebbe pensare che Agliardi si sia dato al rap. Nella parte, come già detto sottotitolata Ora non mancano sia Perfetti, brano sensibile sull’omosessualità, affidato a suo tempo anche ad una giovane Eleonora Crupi, promessa rimasta al momento non mantenuta, che Simili che con un arrangiamento indubbiamente più radiofriendly è stato un grande successo per Laura Pausini.

Nel cd sottotitolato Ancora arriva la collaborazione con Elisa che qui interviene in Più Musica E Meno Testo, dove raddoppia con la sua preziosa voce un inciso che è richiesta di ritorno, di mani da prendere come salvezza, e poi gorgheggia favolosamente ricordando la miglior Annie Lennox, quella dell’iconica There Must Be An Angel. C’è anche la title track, quella Resto firmata con Matteo Bassi dove l’odio non è che una parentesi d’amore. E mentre in Quattro Quarti, sia come titolo che come tempo, si racconta di quel che continuamente cerchiamo, dal Natale da evitare andando ai tropici, alle preghiere recitate a chi ormai non sa più cosa darti perché ti accontenti, in Non Importa Veramente, nata in collaborazione con Ermal Meta, si rallenta concedendosi ad una ballata soave in cui è esplicativa nel racconto la grandezza delle stagioni che si danno il cambio, mentre le persone piccole non cambiano mai.

Racconti esistenziali di una Sentinella, originariamente del 2014, si alternano alle sensazioni live di Qualcosa Vicino All’Amore, duettata con Patrizia Laquidara ed alla conclusiva e ripresa L’Ultimo Giorno D’Inverno che è un racconto più recitato che cantato. Avrebbe potuto inserire tanto altro Niccolò in questo disco, tutto ciò che ha scritto o co-scritto per altri, da Emma a Mietta, da L’Aura a Virginio, passando per Eros Ramazzotti e Simona Molinari ma a volte è meglio seguire il senso di un discorso, mantenendolo compiuto e non divagare solo per mettersi altre medaglie. Sicuro è che, se non si conosce il mondo artistico di Niccolò Agliardi, è arrivato il momento per colmare la lacuna e questo Resto è sicuramente attendibile insieme di paragrafi che ne spiegano senso artistico, sensibilità stilistica e che semmai accendono una domanda prepotente nelle teste: “perché Niccolò cantautore non ha avuto più spazio”? Ah, saperlo!

BRANI MIGLIORI: Non Importa Veramente, Di Cosa Siamo Capaci, Da Casa a Casa
VOTO: 7/10


TRACKLIST

1. 1. Di cosa siamo capaci (inedito)
2. Johnny (inedito)
3. Una Moneta nel mare (Da Casa a casa)
4. Rumore di fondo (Non vale tutto)
5. Da Casa a casa (Da Casa a casa)
6. Stiamo come stiamo (cover di Mia Martini e Loredana Bertè)
7. Non ci aspettiamo più (Da Casa a casa)
8. Perfetti (Non vale tutto)
9. Le Parole dell’assenza (Io non ho finito)
10. Fratello pop (1009 giorni)
11. Simili (brano scritto per Laura Pausini)
12. Naviganti (Cover di Ivano Fossati)

Disco 2 Ancora

1. Non vale tutto (Non vale tutto)
2. Più musica e meno testo (Non vale tutto)
3. Secondo te? (Da Casa a casa)
4. Resto (Non vale tutto)
5. Quattro quarti (Non vale tutto)
6. Ealing (Io non ho finito)
7. Non importa veramente (Braccialetti rossi 2)
8. Colpi forti (inedito)
9. La Sentinella (Io non ho finito)
10. Alla Fine del peggio (Braccialetti rossi 2)
11. Mi manca da vicino (1009 giorni e Non vale tutto)
12. Qualcosa vicino all’amore (Non vale tutto)
13. L’Ultimo giorno d’inverno (Non vale tutto)

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