7 Novembre 2018
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7 Novembre 2018

Salmo parla su Rolling Stone. Dalla politica al posto di giudice a X Factor

In un'intervista a Rolling Stone in uscita domani il profeta del rap, Salmo, parla senza freni di politica, X Factor e dell'ultimo disco(?!?)

Salmo
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Manco poco più di un giorno all’uscita di Playlist il nuovo album di Salmo e, mentre in rete circolando indiscrezioni sull’album, Rolling Stone rilascia in anteprima alcune dichiarazioni dell’artista che saranno contenute in una lunga intervista pubblicata sul numero in uscita domani la cui copertina sarà dedicata proprio al profeta del rap.

IL NUOVO DISCO E LA TRAP

“Ci sono dentro elementi nuovi e classiconi, c’è una grande varietà di temi e suoni. Per me è una Playlist, appunto, quindi ognuno ci può trovare dentro quello che vuole. E ogni pezzo fa storia a sé.

Mi sono chiesto per anni cosa sia il rap, e ora credo di avere la risposta: è una chiacchierata al bar con gli amici. Grazie alle commistione tra rap e pop ora molti di noi scrivono per farsi capire da tutti.”

Riguardo alla trap Salmo dichiara:

La versione italiana, con i ragazzini pallidi che cantano di troie e fattanza, rende decisamente meno. Il fatto è che questi ragazzi diventano famosi a vent’anni, senza aver mai sparato né imparato a rassettare il letto. Ma sul palco sei solo con le tue strofe e devi essere preparato; altro che money, money”.

LA POLITICA

90 MIN. non è un pezzo schierato, ho solo cercato di fotografare l’Italia media di oggi, dove la gente pensa solo a scopare e al pallone, vuole le pistole e parla in dialetto”, dice. “Io non so se quella dei porti sia una mossa di comunicazione politica, o questi siano davvero stronzi. Quello che mi manda fuori di testa sono i ragazzini rappusi che dicono – che grande Salvini – e mi scrivono in privato che sono delusi perché ho infamato il loro idolo. Vi dò una notizia: io sono sempre stato dalla stessa parte, siete voi che non avete capito un cazzo. Non puoi stare con Salvini e ascoltare hip hop, non è giusto. Strappa le mie magliette, brucia i cd. Oppure riflettici su, e cambia la tua idea del cazzo”.

Salmo

GIUDICE A X FACTOR

Qualche settimana fa mi hanno chiamato per fare un provino a X Factor. Sai qual è la cosa più figa di X Factor? Che ci sono le band, gente che suona per davvero. Tipo i Maneskin: oh, secondo me sono bravi. Ero tentato, perché mi sono divertito, ma ho detto di no, come ho fatto anche con Sanremo in passato. Ho sempre avuto la fissa di farcela da solo, senza la radio e la tv. Magari in futuro, chi lo sa”.

PLAYLIST. L’ULTIMO DISCO?

Sono stati sei anni vissuti intensamente e dopo quest’album mi voglio fermare. Sono stanco, mi sono rotto il cazzo del rap game e della competizione. Voglio smettere un po’ con la musica, imparare un po’ la dizione, approfondire il discorso della regia. Non ho mai studiato in vita mia, è la volta buona che comincio.

La sua città, Olbia, l’ha salvato tre anni fa, nel momento più duro della sua vita:

Un giorno mi sono detto: allora è questa la famosa depressione. Avevo capito di avere un problema, ma non capivo quale fosse e quindi non potevo risolverlo. Cadere nel buco è facile, so di altri rapper cui è capitato. Allora vado da mio papà, che a 72 anni ha un fisico che fa spavento perché da giovane faceva le gare di body building. – Sei uno straccio-, mi fa, ma non mi chiede nulla.

Sono stato blindato in casa per sei mesi; mi riposavo, non mi drogavo e non ascoltavo musica. Dopo qualche tempo ho visto le costole sparire, il mio corpo era come se fosse sbocciato”.

 

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