21 Ottobre 2018
Condividi su:
21 Ottobre 2018

Ecco Gli 11 Cantautori In Finale Al Proscenium Festival: Stefano Colli

Il viaggio alla scoperta degli 11 cantautori finalisti della 1a edizione del Proscenium Festival continua con Stefano Colli

Proscenium Festival
Condividi su:

Il nostro viaggio per conoscere meglio gli 11 cantautori arrivati in finale alla prima edizione del Proscenium Festival, concorso musicale di scena il prossimo 27 ottobre al Teatro Lyrick di Assisi, continua oggi con Stefano Colli.

Stefano è nato a Bologna nel 1989 e la sua carriera artistica inizia all’età di 17 anni quando affianca Iskra Menarini, storica vocalist di Lucio Dalla, all’interno di concerti, trasmissioni televisive e radiofoniche. Parallelamente grazie all’incontro con Lorenzo Scusa e Francesca Folloni, membri del noto gruppo comico musicale – teatrale Oblivion, e con il performer canadese Robert Steiner si avvicina al mondo del musical iniziando a lavorare in varie produzioni nazionali.

Nel 2014 viene selezionato per partecipare al contest di Radio 2 The Voice of Radio 2 classificandosi tra i primi 16 concorrenti. Dal 2014 si esibisce nell’ambito del Festival Internazionale del Cinema di Berlino in occasione della “Notte delle Stelle”, serata di gala che vede la consegna del prestigioso Premio Bacco, conferito negli anni a personalità del cinema come Sofia Loren, Claudia Cardinale, Wim Wenders, Christian de Sica, Pierfrancesco Favino, Alba Rohrwacher.

Nel 2015 pubblica con l’etichetta discografica indipendente SanLuca Sound il suo primo singolo Indifferente scritto con Renato Droghetti e Gianluca Fantelli, partecipa inoltre come finalista alla 58° edizione del Festival di Castrocaro su Rai 1.

Nel 2016 è tra i candidati del Premio SIAE al fianco di giovani autori del calibro di Giovanni Caccamo, Federica Abbate, Daniele Magro e Lorenzo Vizzini. Nel 2017 pubblica con l’etichetta Parametri Musicali il singolo Crudele, brano frutto della collaborazione con il Maestro Giancarlo Di Maria. Nella stagione 2018/2019 sarà tra i protagonisti della serie tv per ragazzi in onda su Sky L’Officina dei Mostri.

QUATTRO CHIACCHERE CON STEFANO COLLI

Ci racconti qualcosa di te e del tuo percorso artistico?

Il mio percorso artistico, fin dall’età di 17 anni quando ho iniziato a calcare i primi palcoscenici importanti, si divide tra la mia musica e il mondo del teatro. Mentre affiancavo Iskra Menarini nei suoi concerti, studiavo teatro e musical, prima con Lorenzo Scuda e Francesca Folloni, poi con il performer italo-canadese Robert Steiner. Da quel momento ho percorso parallelamente entrambe le strade, che mi hanno portato diverse soddisfazioni: dal contest di Radio 2 The Voice of Radio2, fino al Festival di Castrocaro su Rai 1, passando per il palcoscenisco del Festival Internazionale del Cinema di Berlino.

Da quanto tempo sei un cantautore?

Ho scritto il mio primo brano, E giro pagina, nel 2011 proprio con Iskra Menarini: è stato premiato da Mogol e Simone Cristicchi al Gardautori come il miglior testo ed ha ricevuto il premio della critica al Festival degli Autori di Sanremo. Da quel momento ho continuato a scrivere e ho pubblicato diversi singoli.

Come mai hai scelto di iscriverti al Proscenium Festival?

Non potevo perdermi la meravigliosa opportunità di eseguire un mio brano accompagnato da un’orchestra di 30 elementi!! Un sogno che si realizza!

Come si chiama, di cosa parla e come è nato il brano che presenti al Festival?

Il brano che presento al Festival si intitola Vorrei fosse per sempre e nasce dalla collaborazione con la cantautrice Paola Angeli (Sanremo Giovani 1993), insieme alla quale ho scritto il testo, è il Maestro Giancarlo Di Maria che invece firma musica e arrangiamento. Si tratta di un brano delicato e raffinato che parla d’amore, si ispira ad un storia vera anche un pò delicata, ma mi piacerebbe naturalmente che, ascoltandolo, ognuno ritrovasse qualcosa del proprio vissuto.

Quali sono gli artisti a cui più ti ispiri, italiani e internazionali?

Non credo di avere un artista in particolare a cui mi ispiro, mi piace ascoltare diversi tipi di musica e farmi “contaminare” il più possibile. Apprezzo molto il cantautorato italiano a partire dai grandi nomi della scuola genovese, fino ai più contemporanei come Niccolò Fabi, Max Gazzè, Samuele Bersani. Per quanto riguarda il panorama internazionale ho sempre apprezzato la sensibilità di Damien Rice e la grande padronanza scenica di Michael Bublè. Solo per citarne alcuni!