26 Luglio 2017
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26 Luglio 2017

Con il “Festivalino di Anatomia Femminile” MICHELE MONINA dà spazio alle donne della musica italiana

Per l'estate il critico Michele Monina mette da parte il brutto della musica lanciando "Il Festivalino di Anatomia femminile". Scoprilo qui!

michele monina
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Michele Monina, critico musicale noto ormai a chiunque abbia a che fare con la musica, ascoltatore o addetto ai lavori che sia,  è noto per le sue feroci stroncature sul web tramite le pagine de Il Fatto quotidiano e de Linkiesta. Ma Michele, forse non tutti lo sanno, è anche un gran amante della musica al femminile, dalle cantautrici alle interpreti, e per questo tra i tormentoni che ci affliggono in quest’estate 2017, il critico ha deciso di lanciare sul suo profilo Facebook Il Festivalino di Anatomia Femminile.

Questo interessante excursus nella musica italiana al femminile prende in parte spunto dal progetto Anatomia femminile ideato qualche anno fa dal critico, in parte dal libro di recente pubblicazione per l’editore Skira, Venere senza pelliccia, in cui Monina ha analizzato attentamente la musica italiana fatta dalle donne constatando la curiosa inversione di tendenza per cui, mentre all’estero le musiciste fanno del loro corpo parte della loro cifra stilistica e artistica, in Italia si è passati dalle provocazioni e dalla sensualità di artiste come Marcella Bella e Loredana Bertè ad un annullamento generale della sessualità delle cantanti (a parte qualche raro caso).

Abbiamo chiesto a Michele stesso di spiegarci che cos’è questo Festivalino dell’Anatomia femminile e lui ovviamente lo ha fatto, a modo suo…

Nell’estate del ritorno dei tormentoni, da Pamplona all’Esercito dei selfie, passando per Riccione o Volare, per non citare Le focaccine dell’Esselunga. Nell’estate del definitivo sdoganamento del sedicente indie, Robinson di Repubblica giusto lo scorso weekend certificava lo status di popstar a personaggi come Motta, Le luci della centrale elettrica, Thegiornalisti, Calcutta, Cosmo e Brunori Sas, tutti uomini, ca va sans dire. Nell’estate della musica demmerda, certificata anche dal nuovo singolo di Salmo, che ne fa perfetta e feroce parodia, io, da sempre insofferente a un po’ tutto quello di cui si è parlato qui sopra, decido di farmi da parte. Niente strali, niente polemiche, niente stroncature feroci. No, stavolta è davvero il momento di lasciare che il brutto venga sconfitto dal bello sul campo.

Così, seguendo una vecchia idea e rivisitandola secondo i costumi attuali, social, dal 20 luglio, sulla mia pagina Facebook parte il Festivalino di Anatomia Femminile. Di che si tratta? Di un vero e proprio festival mignon, quindi musica dal vivo e artisti che si succedono su un palco, solo che di palco virtuale si tratta. Ogni giorno all’ora dell’aperitivo, verso le 18 e 30, dal lunedì al venerdì, sulla mia pagina Facebook verrà pubblicato un video di una cantautrice. Circa due minuti di video nel quale la cantautrice usa il social come un palco, proponendo un suo brano. Come nel caso della antologia di cantautorato femminile dedicato alle parti del corpo da cui il Festivalino prende nome, da me ideata e curata ormai anni fa, il Festivalino è già dalle prime uscite diventato un evento in grado di catalizzare l’attenzione delle tante brave cantautrici che animano la nostra scena e che, si veda appunto quanto detto sopra, solitamente faticano a conquistarsi la luce della ribalta in un contesto raccontato da uomini e gestito da uomini.

Non sarebbe carino fare qualche nome, perché tante sono le cantautrici già in cartellone, ma il Festivalino di Anatomia Femminile sta decisamente diventando qualcosa di più di un semplice giochino estivo da social, al punto che evidentemente sconfinerà fino all’autunno e, chissà, potrebbe anche avere una più canonica versione non virtuale o social. In tutto questo io sono l’ospite che lascia le chiavi di casa sotto il tappeto e mi limito a godere della buona musica che le artiste regalano dal vivo. Per una volta senza bisogno di contrapporre bello a brutto, ma lasciando proprio che il bello ci pervada e parli per se’.

L’appuntamento è quindi fissato tutti i giorni, dal lunedì al venerdì alle 18:30, sulla pagina Facebook del critico (clicca qui per arrivarci). Ogni giorno una cantautrice diversi e, come in ogni Festival che si rispetti, ogni lunedì verrà pubblicato il cartellone della settimana.