24 Settembre 2015
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24 Settembre 2015

#LAURAPAUSINIDAY aspettando il “Lato destro del cuore” di LAURA PAUSINI ecco la sua storia musicale attraverso i ricordi di…

All Music Italia festeggia il ritorno di Laura Pausini, ripercorrendo la sua carriera con i ricordi di colleghi, addetti ai lavori e della redazione

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Questa notte uscirà Lato destro del cuore, il singolo di Laura Pausini (scritto da Biagio Antonacci) che anticipa l’uscita dell’album Simili in arrivo a novembre.
All Music Italia è un sito che ama, promuove e parla di musica italiana a 360° gradi, per questo era impossibile non rendere questa giornata il #LAURAPAUSINIDAY (hashtag su Twitter insieme a #LATODESTRODELCUORE).

Abbiamo voluto ripercorrere la carriera di Laura attraverso i video dei suoi singoli, ma non solo… ogni persona della redazione ha scritto un proprio ricordo legato ad una canzone di Laura.
A noi si sono uniti alcuni artisti. Abbiamo voluto dare ampio spazio al ricordo di molti giovani emergenti perché Laura è sicuramente per loro un esempio di una carriera musicale di successi, ma soprattuto di grande coerenza… e anche perché quest’artista nei suoi dischi, accanto a nomi famosi, ha da sempre dato spazio a giovani autori senza guardare al peso del loro nome, ma solo ascoltando le loro canzoni.
Bentornata Laura!

LA SOLITUDINE – SARA GALIMBERTI (Cantante)

Ho sempre stimato tantissimo Laura Pausini sin da piccola. Ascoltavo sempre uno dei suoi primi dischi in versione audiocassetta in macchina durante i viaggi di famiglia. E soprattutto ho un ricordo tenero legato a La solitudine. Scelsi di cantare questa canzone al mio primissimo concorso canoro, all’etá di 8 anni. Mi classificai seconda e ricordo ancora che, al di la’ della classifica, quel brano mi porto’ davvero fortuna e da allora diventò uno dei miei brani preferiti in assoluto e tutte le volte che lo ascolto, mi torna alla mente questo tenero ricordo…W Laura Pausini!

LA SOLITUDINE  – MARCO VENTURINI (Cantante degli Studio 3)

Il ricordo più bello che ho mi riporta indietro di oltre 20 anni, ricordo quel Sanremo dove lei vinse la categoria giovani con La solitudine. Un brano fantastico, da autore e cantante posso dire che sicuramente uno dei più bei pezzi mai scritti, ti senti per forza trasportato all’interno del brano. E poi il mio omonimo,”Marco se ne è’ andato…”, mi ha perseguitato in quel periodo spensierato…. Che bei ricordi…

NON C’E´ – TONY MAIELLO (Cantante)

Avevo circa 12 anni, ero ad una festa di compleanno, tutti ballavano in gruppo ed io mi ero appena lasciato con la fidanzatina dell’epoca, una delle prime cotte, anzi, scottature. All’improvviso parte Non c’è, conoscevo già Laura ma quella canzone non l’avevo ancora sentita fino a quel momento… a primo impatto mi colpì tantissimo la linea melodica, sono sempre stato affascinato dalla magia che intercorre tra la musica, le parole, e la voce di chi la canta… penso seriamente che ci sia qualcosa di metafisico che va oltre il successo del brano o dell’artista, è alchimia pura e quel brano poteva cantarlo solo Laura, come tanti altri suoi.
E´stata la canzone che mi ha consolato per un po’ di tempo e uno dei primi che ho iniziato a cantare.

MI RUBI L’ANIMA feat RAF – LUIGI MILIUCCI (Giornalista e autore televisivo)

Laura ci ha rubato tante volte l’anima con i suoi brani. Lo ha fatto interpretando magistralmente canzoni che sono diventate poi la colonna sonora di tanti passaggi della nostra vita. Per me Mi rubi l’anima è il rimpianto, la nostalgia, il batticuore per un amore estivo che, come l’abbronzatura, via via scolora. Il mio, come quello di tanti altri. È il “come vorrei odiarti”, ma che ciascuno di noi sa, in cuor suo, e non può nasconderlo che significa “vorrei soltanto averti qui con me”. Le storie leggere dell’età… quelle vissute davanti a un falò e a un tramonto in riva al mare che sa di addio. Quegli ultimi istanti di spensieratezza estiva, vissuti con la consapevolezza che di lì a poco si sarebbero trasformati in malinconici ricordi. In foto da guardare e riguardare, fino a consumarle. Fino all’arrivo dell’estate successiva. Fino a che un nuovo amore sarebbe tornato a scaldarci il cuore ancora più forte. Non credo esista soddisfazione maggiore per un artista che quella di sapere che una sua creatura è diventata quella di tanti altri. Cullata, allevata e cresciuta come fosse propria. Con Laura questa magia si ripete all’infinito.

LETTERA – EDEA (Cantante)

Avevo solo 10 anni quando iniziai a seguire Laura… La sentivo molto vicina, non solo per la sua giovanissima età, ma anche per i testi che cantava. Ricordo come se fosse ieri la sua prima apparizione sul palco dell’ Ariston, quella semplicità che solo i 18 anni riescono a darti, e quella voce meravigliosa che faceva apparire facili anche i passaggi e le note piu complesse. Conservo ancora i primi album in cassetta, che ho letteralmente consumato! Ogni suo brano apre inevitabilmente un piccolo cassetto nella mia memoria; i primi amori, la mia prima esperienza su un palco, un riferimento ad una persona in particolare o ad un evento che ho vissuto e che è rimasto impresso nella mia vita, bello o brutto che sia stato. La musica è anche questo, e Laura dei miei ricordi fa parte al 100 % ! La canzone che però segna un solco indelebile tra tutti è di certo Lettera. Ero al primo anno di scuole medie, e in quel periodo avevo appena conosciuto un ragazzino che veniva a scuola con me. Ancora non sapevo se quello che provavo si chiamasse amore o meno… Quello che sapevo però, è che quel brano, e quel testo preso così com’ era, erano esattamente tutto quello che avrei voluto sempre dirgli, e che alla fine non gli ho detto mai. Ero troppo timida, mi vergognavo troppo! Soprattutto quella frase che diceva “Com’ è difficile dire tutto questo a te/ che d’amore non parli mai/ non ne parli mai con me/ forse perché hai paura come me /di una risposta che/ ancora tu non sai qual’è “. È passato tanto tempo, ma le sensazioni che provo sono ancora identiche ad allora! Quante e quante volte l’ho ascoltata! E poi arrivò il 2000, anno in cui iniziai a cantare! E da allora non c è stato un solo singolo di Laura che io non abbia cantato! Quindi per me lei non è solo parte dei miei ricordi personali, ma anche formatrice del mio bagaglio d’esperienza e professionale. E per questo io mi sento di ringraziarla, per le emozioni che m ha regalato! Non mi resta che fare a Laura un grosso in bocca al lupo per il suo singolo in uscita, con l’ augurio di continuare sempre cosi, con forza e semplicità, e come ha fatto fino ad ora!

STRANI AMORI – CRISTIAN SCARPONE (Giornalista All Music Italia)

Il mio rapporto con Laura Pausini è particolare e cangiante. Sono stato un suo detrattore in passato, spinto forse dalla voglia adolescenziale di essere un po’ snob verso tutto ciò che non rientra nei nostri gusti ma in quelli di tante altre persone, poi la mia considerazione nei suoi confronti si è del tutto modificata. Oggi provo stima per lei, poiché è una donna che ha saputo portare il nostro marchio nel mondo e ha lavorato su se stessa per essere al posto giusto al momento giusto. Non molti artisti italiani sono riusciti a conquistare così tanti riconoscimenti all’estero e si sono messi in gioco come ha fatto lei. Tante sono le canzoni che hanno incontrato la mia vita. Fan o non fan, Laura Pausini si “scontra” con te, che tu voglia o no. Ricordo con particolare affetto Strani amori poiché durante l’adolescenza era il cavallo di battaglia mio e di alcuni amici, ridevamo molto nel creare la parodia del video del brano, seduti ad un bar o su una veranda durante l’estate, cercando di ricreare anche i movimenti che Laura faceva durante il ritornello! Beata adolescenza!

GENTE – LAURA BONO (Cantante)

Non siamo angeli in volo venuti dal cielo ma gente comune che ama davvero…” e come la cantavo a squarcia gola chiusa nella mia cameretta credo quasi 20 anni fa. Mi ricordo china sulla scrivania a scrivere il testo di Gente, l’avevo registrata su una cassetta audio dalla radio, una volta la pirateria era così. Non lo dicevo ai miei amici (perché loro andavano solo ad Aerosmith e Metallica) che la Pausini mi emozionava… oggi lo dico a tutti.

LE COSE CHE VIVI – SERGIO MENGHINI (Pubbliche relazioni Radio Subasio)

Conosco Laura dai tempi della vittoria a Sanremo… non ho mai mancato una presentazione dei suoi cd, ma quando ha cantato Le Cose che vivi le ho fatto recapitare un messaggio dal suo Manager e lei mi ha chiamato facendomi commuovere.
E´ una grande artista ma soprattutto una persona VERA che arriva a Tutti… ho già sentito il nuovo brano scritto da Biagio e sarà un successo planetario… Ciao Laura

ASCOLTA IL TUO CUORE – SIMONETTA SPIRI (Cantante)

Amo Laura da sempre, è difficile indicare un brano preferito, ho scelto ”Ascolta il tuo cuore ” perchè è un po la descrizione di quello che vivo da tutta una vita, ho sempre ascoltato più il cuore della ragione, trovandomi spesso nei guai, ma ho constatato che ascoltare di più il cuore è una grande dimostrazione di Coraggio e lealtà nei confronti di noi stessi. Ho sempre visto Laura come modello da seguire sia umanamente che artisticamente, le sono grata per tutto quello che nel corso della mia vita ha saputo insegnarmi e trasmettermi inconsapevolmente.

Questa canzone mi ha trasmesso veramente tanto ed è arrivata in un momento particolare della mia esistenza, sono stata tradita tante volte nella vita ,ma nonostante ciò sono felice di aver regalato amore anche a chi l’ha rinnegato o forse non compreso e persino invidiato. In questa canzone vivo un dialogo a tu per tu con la mia anima, con la mia verità autentica sia nel bene che nel male, seguo il destino di una donna che è cresciuta con troppe domande e forse anche risposte che non ha mai voluto ascoltare fino in fondo, proprio per permettersi di arrivare fino a quel pianeta che Laura chiama ”Cuore”. Si sente che Laura ha sempre avuto le palle di ascoltare il suo grande cuore che ha aperto anche a tutti noi, infatti Lei ha Vinto!

ANGELI DEL BLU – FABIO FIUME (Giornalista e Critico musicale All Music Italia)

Ricordo questo brano perché il disco che lo contiene fu un regalo del mio primo vero amore. C’erano diverse canzoni di esso che un po’ ci rappresentavano all’epoca, soprattutto con frasi specifiche.
Di Angeli nel blu ad esempio c’era una frase che mi veniva dedicata in particolare una frase che è questa:
 
“Non fai per me, ma non cambia niente
Perché non c’è niente uguale a te
E ti vorrei ininterrottamente
In tutti gli attimi dei giorni miei.”  

Discograficamente ricordo che questo fu l’unico disco di Laura ( a parte il primo ) a non raggiungere la n° 1 in classifica, fermandosi al secondo posto. Eppure è da sempre uno di quelli più amati dal suo pubblico. Quasi tutti i testi furono scritti da Cheope, figlio di Mogol fresco dei successi ottenuti in accoppiata con Raf per “il Battito animale“, “Due” , “Stai con me” e gran parte degli album “Cannibali” e Manifesto” dello stesso artista e già al fianco di Laura Pausini per Strani amori, terza a Sanremo un paio d’anni prima.
Se in Italia l’album si fermò al secondo posto nel mondo diede un’ulteriore spinta alla carriera della cantante che passò a da qualche milioncino di copie vendute col precedente disco agli accreditati cinque e mezzo di questo.

SEAMISAI – STEFANO DE STEFANIS (Blogger All Music Italia)

Ho scelto Se ami sai del 1996, perché mi ricorda un viaggio in macchina che feci con i miei genitori e mia cugina. Mia madre aveva comprato da poco il cd Le cose che vivi e io e mia cugina abbiamo cantato a squarciagola tutte le canzone di quel disco. Ricordo perfettamente quel viaggio proprio perché lo associo alle canzoni di quel disco, e tra tutte Se ami sai era quella che ci piaceva di più cantare.

UN’EMERGENZA D’AMORE – ROBERTO MANCINELLI (SonyAtv Music Publishing Italian Portfolio -New York City)

Siamo nel 1998 ed io, giovane A&R della mitica CGD, vivevo immerso in quella piscina sonora che era il mio ufficio “a 2 passi dal Duomo”. Gia’ perché era tutto rivestito di alcantara salmone e bastava chiudere la porta (anch’essa imbottita) e accendere lo stereo per riempire di musica l’intera stanza. Che figata! Mi sembrava di vivere un sogno ( e forse lo era e lo e’ ancora qui a NYC).
Un giorno arrivo’ il mix finale di Un’emergenza d’amore. L’arrivo era sacro, profumato di evento. Stava per uscire l’album di Laura La Mia Risposta. Anzi era l’Uscita. “Dove lo sentiamo, mi fu chiesto?” Mi feci coraggio e dissi: “Ho appena sistemato le casse nuove, vogliamo andare nel mio ufficio?“. E cosi fu.
Un intro bellissimo comincio’ a riempire la mia personale vasca sonora, fra le facce compiaciute dei colleghi e le batterie programmate da Alex Richbourg ( che ai tempi era complice del sound di Janet Jackson). Batteva il piede insieme al cuore e fu subito chiaro: Un successo italiano ma nettamente internazionale. Una fierezza da abbracciare con la gratitudine di esserne, sebbene marginalmente, coinvolti. Del successo mondiale del brano e dell’album lo san tutti. E´ forse un po’ meno noto che, alla presentazione del disco alla Galleria Meravigli di Milano, venne dato un ciondolo/gioiello ( LP disegnato dalla stessa Laura se non ricordo male e visibile piu volte nel video del singolo in questione) come omaggio ai partecipanti/giornalisti. Io lo conservo ancora. Come onore alla mia storia professionale e come portafortuna per questa avventura americana . …“come una moneta, un amuleto che fra le mani stringero’”.

LA MIA RISPOSTA – GIANMARCO REGALDI (Caporedattore Nuove Proposte All Music Italia)

Sono legato a questo brano perchè presente nella gloriosa compilation blu del Festivalbar 1999: era la traccia n°2 ed era inserita tra Neve al Sole del grande Pino Daniele e Maria dei Blondie che allora spaccava di brutto per via dello spot dove c’era Megan Gale, quando la Vodafone si chiamava ancora Omnitel e gli sms li pagavi meno perchè avevi la carta vacanze. La Mia Risposta è uno di quei pezzi che hanno accompagnato quell’estate, bella perchè di quelle che c’era ancora il Festivalbar e soprattutto perché avevi 16 anni e la convinzione che il mondo fosse in mano tua. La mia risposta è uno dei brani che, volente o nolente, a settembre ti erano entrati in testa perché li avevi sentiti più della voce di tua madre e che per il resto della vita, riascoltandoli anche per caso e per pochi istanti, sapranno strapparti lo stesso sorriso idiota di quel 16enne che allora pensava tutto fosse una figata. Un pensiero che grazie a Dio è rimasto anche se leggermente appesantito dal logorio della vita moderna che ti arriva addosso grosso modo quando inizi a farti la barba con regolarità e ti rendi conto che il Festivalbar non c’è più.

TRA TE E IL MARE – SYRIA (Cantante)

Il legame tra me e Laura è fatto di sfumature speciali… ogni tanto penso a lei come alla compagna di liceo he avrei voluto Avere! Entrambe condividiamo la passione per l’arte e so che un giorno, quando avremo tempo, ci immergeremo in una staffetta di visite tra musei e gallerie d’arte facendo il pieno d’ispirazione… io l’aspetto al varco, lei lo sa!
Tra le tante canzoni stupende del suo repertorio Tra te e il mare è quella che amo di più e che spesso canto. Ho un ricordo nitido legato a questa canzone… era il 2000 ed ero in giro per il tour radio con Fagio (discografico della Warner in comune con Laura). Ovviamente passavamo ore in macchina tra una radio e l’altra e non riuscivamo a smette di ascoltare in loop Tra e te e il mare cantandola a squarciagola!!

TRA TE E IL MARE – ROBERTO GIANNONI (Editore Radio Stop)

Il mio ricordo legato ad un brano di Laura Pausini è Tra te e il mare! Ero in vacanza in Sardegna e la radio passò per la prima volta il pezzo, al primo ascolto dissi subito che sarebbe stato uno dei piu’ grandi capolavori di Laura e ogni volta che lo ascolto penso di essere la sulla strada che da Santa Teresa porta a Palau.
L’unico rammarico di non averlo presentato in anteprima in quell’occasione, cosa che invece faro’ con Lato destro del cuore.

IL MIO SBAGLIO PIU´GRANDE – TOMMASO MARTINELLI (Giornalista Vero e autore del programma “TACCO 12!… si nasce” su La 5)

Ho sempre apprezzato Laura Pausini, artista e donna di una sensibilità e di una semplicità disarmanti. Tante sono le sue canzoni che mi hanno accompagnato nel corso degli anni, in particolare una: Il mio sbaglio più grande.
Era l’inizio del 2001 quando l’ascoltai per la prima volta e proprio in quel periodo avevo chiuso un lungo e doloroso capitolo sentimentale. Quella canzone, così schietta e grintosa, sembrava scritta per me. E ogni volta che l’ascoltavo, mi regalava una carica indescrivibile. Da allora non ho più smesso di ascoltare Laura, rimanendo ogni volta spiazzato per il suo talento ma soprattutto per la sua straordinaria generosità: indimenticabile il suo duetto con la brava Eleonora Crupi, in un gremitissimo Forum di Assago, sulle note di quel gioiellino musicale che è Bastava. Non mi resta che farle un grande in bocca al lupo per il suo nuovo lavoro discografico, Simili, e per l’avventura televisiva che la porterà prossimamente a dividere il palcoscenico con Paola Cortellesi.

IN ASSENZA DI TE – DONATO SANTOIANNI (Cantante)

Tanto del mio cambiamento radicale sia di gusti che in fase di scrittura è da legare a nodo stretto ad alcune canzoni. Tra queste posso inserire senza ombra di dubbio In Assenza di te di Laura. La chiamo per nome, come se fosse una mia amica, perché quando ascolti tanto un disco o anche un singolo brano si entra subito in confidenza, dando del “tu” ad una canzone si da del tu anche all’artista che la canta. Figuriamoci quando quella canzone oltre a far parte dei miei ascolti diventa anche parte integrante del mio primo disco edito Warner Atlantic, guarda caso stessa label di Laura. Mi è stato chiesto quale brano della Pausini mi abbia lasciato o meno un segno. Il segno l’ha lasciato indelebile. Non è però solo un segno di emozione o di trasporto per l’indiscussa bellezza del brano ma è qualcosa di più. Vi racconto in breve. Era una fase della mia vita artistica nel quale mi crogiolavo nella convinzione snob e a tratti presuntuosa che la musica pop fosse la panacea di tutti i mali, la decadenza della cultura della buona musica, insomma ero l’opposto di quello che sono diventato ora. Buona parte di questo cambiamento lo devo alla lavorazione in studio proprio di In assenza di te. A “prodotto chiuso”, in fase di ascolto, quella canzone cosi meraviglisoamente pop ha cominciato ad insinuarmi il dubbio che in realtà la mia convizione radical chic fosse del tutto sbagliata, Mi ero emozionato, ma per davvero. Da quel giorno la mia visione delle cose è cambiata, ho aggiornato il mio ipod e ho imparato oltre che ad ascoltare TUTTO, che la musica non ha generi ne classificazioni di qualità, ho imparato che le canzoni sono belle solo quando la gente riesce a farle sue, senza condizionamenti o pregiudizi. Non è un cambiamento da poco… È la svolta. Era il 2010, la mia personale In assenza di te, la poca maturità ma la bellezza di un cambiamento in atto, una bossa nova più pop che mai.

VIVIMI – SALVO VINCI (Cantante)

Il viaggio era Milano-Catania io ero in tournèe, quella volta viaggiavo da solo, il mio i-pod era attaccato alla radio e ascoltavo musica, fino a quando è passata Vivimi quando è finito il pezzo ho fermato la musica, qualche minuto di silenzio e ho deciso di metterla in “repeat” l’ho ascoltata fino a quando non sono arrivato a destinazione. I pensieri si sono accavalati, si è fatta notte ho visto le luci di catania in lontananza, penso di averla ascoltata circa 150 volte, quando ho spento il motore della macchina ho asciugato qualche lacrima, Vivimi aveva accarezzato mille ricordi mi ha fatto pensare alla persona che “amavo” da quel momento ogni volta che ascolto Laura ricordo quel viaggio con tenerezza, gli amori cambiano le emozioni invece si moltiplicano, lei per fortuna continua a regalarci le sue.

COME SE NON FOSSE STATO MAI AMORE – ALESSANDRO GENOVESE (Blogger All Music Italia)

“L‘aria é assente, quasi come io fossi trasparente (…) il tempo qualche volta può aiutare a sentirsi meno male” poche ma perfette parole che descrivono al massimo uno stato d’animo.
Ricordo che mi incuriosiva questa canzone con un titolo così lungo e 
soprattutto così strano, come si poteva cantare una canzone con quel titolo Come se non fosse stato mai amore, mi domandavo… del resto col tempo Laura ha dimostrato che può cantare ogni cosa. 
Questo brano mi ricorda anche il mio primo concerto al Forum di Assago, mi ci hanno quasi trasportato e ne uscì senza voce… Il primo concerto non si scorda mai!

BENEDETTA PASSIONE – LAURA BONO (Cantante)

Oltre a molte altre canzoni di Laura sono legata anche a Benedetta passione ma in modo più simpatico credo… era il 2005/2006, cantavo in un teatro, uscita dopo il sound check mi sento “bussare” sulle spalle, mi giro e un ragazzino molto giovane mi chiede:
– “scusa, è arrivata Paola Bono?
– “Laura Bono, si sono io
– Lui: “oooooh che piacere Paola!!! Me lo fai un autografo?” Mentre pensavo se scrivere Laura o Paola sulla cartolina lui esclama:
– “mamma che bello il tuo ultimo singolo!!!!” Non so perché mi è venuto da chiedergli:
– “quale sarebbe?” E lui:
– “Eeeeeeh…BENEDETTA PASSIONE!
Vai Laura… spacca!!!

IO CANTO – ANDREA DIRENZO (Giornalista e critico musicale)

Quando la stella di Laura Pausini brillò per la prima volta sul palco del Festival di Sanremo (correva l’anno 1993, precisamente il 23 febbraio) non avevo ancora compiuto quindici anni. La sua voce e le sue canzoni hanno fatto da sottofondo alla mia adolescenza. Un sottofondo a cui, in quegli anni, non ho prestato molta attenzione, essendo orientato verso ascolti meno melodici e più ritmici. L’ho considerata da subito una “cantante” non una “interprete”, finché sono stato travolto dalla forza di Io canto, brano di Riccardo Cocciante che lei coverizzò superbamente nel 2006 e che diede il titolo al suo decimo album, interamente composto da famosi motivi italiani. In quel momento, improvvisamente, mi si è rivelato in tutta pienezza il talento interpretativo di Laura Pausini. Un talento fatto non solo di voce, ma intriso di un’energia, una passione, una luce, un’originalità, una sensibilità che ancora oggi la sostengono. In quel periodo iniziavo il mio percorso di giornalista e critico musicale e la sua Io canto ha fiduciosamente accompagnato i miei primi passi. Roma, la redazione di RARO!, i dischi, i concerti, gli incontri, le esperienze, le emozioni, ma soprattutto “la gioia di chi aspettava – aspetta e aspetterà – per questo e per quello che verrà”.

CON LA MUSICA ALLA RADIO – MARCO ROTELLI (Cantante)

C’è una canzone che ormai non riesco più a non canticchiare. La prima volta che ho sentito la mia canzone, Il Mio domani, in radio lo scorso anno ero a casa con una paio di amici. Sento la mia voce uscire dalla radio e l’istinto è stato quello di alzarmi, ballare e cantare “Con la musica alla radio”. Da allora ogni volta che sento una mia canzone mi prende l’entusiasmo e inizio a cantarla ovunque sono…”

INVECE NO – DAVIDE PAPASIDERO (Cantante)

Ho un ricordo molto forte legato a Invece no, perché oltre ad essere un brano molto orecchiabile ha un significato ed un ricordo molto forte, so che è stato scritto per un lutto molto importante della Pausini, e mi sono ritrovato nella sua stessa situazione quando ho perso mio nonno due anni fa, ho cominciato ad ascoltare quella canzone e a rivivere parola per parola, come se la stesse cantando direttamente a me, ed è stato bello, ho sentito un contatto molto Forte con la canzone ed anche con lei…

INVECE NO – YURI SANTINI (Blogger All Music Italia)

Moltissimi dei brani di Laura Pausini hanno fatto parte della mia vita. È qualcosa di inevitabile vista la cantante di cui stiamo parlando. 
Tolti alcuni momenti della mia infanzia legati a brani come Non c’è o Le cose che vivi, ricordo con molto piacere Invece no, uno di quei brani che a mio avviso rappresenta a pieno quello che la musica italiana oggi è… un testo ben scritto e una bellissima melodia. 
C’è stato un periodo in cui ho provato a cantare. Un mio amico aveva tutta l’attrezzatura utile: basi midi, display, casse e microfono. Beh… spesso mi ritrovavo ad intonare questo brano per poi ritrovarmi “impiccato” sulle note più alte. Conservo dunque un ricordo gioviale, che mi ha fatto scoprire quanto sia bello è liberatorio cantare le canzoni, e non solo ascoltarle.

UN FATTO OVVIO – SIMONE CAPRIOLI (Blogger All Music Italia)

Questo è forse uno dei singoli meno popolari di Laura Pausini, uscito come terzo estratto da Primavera in anticipo. Un testo semplice che può essere interpretato con diverse chiavi di lettura; quella che preferisco è strettamente collegata al videoclip che accompagna la canzone, ambientato in una futuristica Berlino, anno 2039, in cui si immagina un tempo dove le relazioni d’amore in pubblico sono severamente proibite dalla legge e punite con la cancellazione della memoria. In primo piano la storia di due ragazzi che nonostante i divieti e la paura riescono a vivere la loro relazione e scrivere un lieto fine. Uno scenario esasperato ai massimi livelli che però trova numerose corrispondenze anche nella nostra realtà.
Un fatto ovvio per me rappresenta l’evidenza e l’inalienabilità di un diritto, quello di poter scegliere chi o cosa amare senza dover subire giudizio alcuno.

BASTAVA – MASSIMILIANO LONGO (Direttore All Music Italia)

Ho molti ricordi della mia adolescenza legati a doppio filo con emozioni che ho sentito ascoltando Laura… dal senso di amicizia con Le Cose che vivi e Un amico è così, fino alle lacrime che non si fermano per un amore che nemmeno lui “si ferma” e va avanti senza di te, sensazioni che lego a Se Ami sai fino ad arrivare alla commozione su uno dei suoi brani più belli del repertorio di Laura, In viaggio con te. Ma voglio legare il mio ricordo ad un mio momento professionale. Tutti sanno (perché Laura non ha mai risparmiato parole su di lei), che Bastava era un brano che Eleonora Crupi (che io producevo) ha presentato ad Area Sanremo (e con cui ha vinto pur non arrivando al palco del Festival). Laura volle Eleonora a cantarla con lei in una data del suo tour al Forum di Assago… era il 26 dicembre. Io osservai ogni particolare di quel giorno dall’esterno, quasi da spettatore, per portare a casa quanti più ricordi possibili. Ricordo l’arrivo, l’incontro tra Laura ed Eleonora con la prima entusiasta che abbracciò forte la seconda. Ricordo le prove in cui la Pausini, quasi come una mamma, non andò avanti nonostante il poco tempo finché Eleonora non si fosse sentita certa della sua esibizione. Ricordo che scesi tra il pubblico per gustarmi al meglio l’esibizione e fu un momento magico… i dieci minuti seguenti Laura li spese per parlare di Eleonora e farle dei complimenti bellissimi ricordando alla gente che per arrivare in alto servono tante qualità artistiche e umane… ma anche tanta fortuna, e quello fu il suo augurio per Eleonora. Io quel giorno non parlai con Laura, mi presentai velocemente e le strinsi la mano, poi tornai nell’ombra perché quel giorno era il loro momento. Un momento che dimostrava la grande sensibilità artistica e umana della Pausini, e un momento in cui Eleonora ha potuto far capire perché merita di fare la cantante.

MI TENGO – SIMONE BERTOLOTTI (Produttore e musicista)

Uno dei brani di Laura a cui sono più legato è senza dubbio Mi tengo, ricordo come se fosse ieri il giorno in cui per la prima volta ho sentito la melodia che avevo scritto insieme a quel testo così speciale (scritto da Niccolò Agliardi e la stessa Laura) cantati da lei. Ho sempre immaginato quella canzone addosso a Laura ma la sua interpretazione ha superato ogni aspettativa emotiva. Ancora oggi, dopo 2000 ascolti, ogni volta che la sento l’emozione è la stessa… Sono davvero orgoglioso che abbia scelto di cantare quel brano.

LE COSE CHE NON MI ASPETTO – GIUSEPPE SCARPATO (Blogger All Music Italia)

Laura pausini è un outsider. Un’ artista italiana, fiera di esserlo, ma a differenza di tanti altri artisti italiani, capace di imporsi all’estero restando sempre fedele alle proprie origini musicali. La sua musica non è mai stata particolarmente pretenziosa a livello creativo, e la sua crescita artistica è strettamente legata alle regole del pop made in italy, ma proprio per questo ha definito uno standard, una categoria solo sua; quella “della pausini” appunto! Ci sono tante canzoni del suo repertorio che ricordo con piacere, in particolare una, estratta come singolo nel 2012, ed è Le cose che non mi aspetto! Ho trovato questo pezzo una piacevole sorpresa e ricordo che istintivamente mi venne da collegarla allo stile di un altro artista italiano che amo molto e in generale distante dalle scelte artistiche di laura, che è Nicolò Fabi! Le cose che non mi aspetto forse aveva il quid giusto per abbracciare altri consensi, fermo restando a prescindere da tutto che una cantante italiana che nella sua carriera ha incontrato i favori anche del difficilissimo mercato nord americano e si è guadagnata più di un grammy awards dividendo il red carpet con artisti che molti suoi colleghi sentono solo alla radio va semplicemente rispettata a prescindere dai vari “se”, i “però” e i “ma” artistici; Laura Pausini è una vera eccellenza italiana, un “fatto ovvio!

CELESTE – GABRIELE DELLO PREITE  (Blogger All Music Italia)

Tra le canzoni di Laura Pausini, amo molto Celeste. Ascoltai per la prima volta questo brano in radio, nel suo periodo di lancio come singolo: mi trovavo alla guida della mia macchina, era un pomeriggio grigio, piovoso; l’atmosfera rilassata, non particolarmente malinconica. Mi sorprende molto aver conservato così bene questo ricordo, l’ho recuperato dai cassetti della memoria e lo sto ripercorrendo ora in maniera vivida, come fosse l’altro ieri. Invece accadeva già 3 anni fa, me lo fa notare Wikipedia: l’immagine della vita che sboccia, con un cielo nitido a farle da cornice, smosse qualcosa dentro di me quella volta, come un richiamo alla realtà, al momento presente, che spesso perdiamo di vista tra preoccupazioni, progetti e mille pensieri nella testa. 
Fuori sul parabrezza, i tergicristalli si davano un gran da fare per rimediare ai goccioloni che venivan giù ostinati, mentre al di qua dei finestrini bagnati, Laura mi regalava questo cielo terso, così celeste, invincibile, in barba a tutti gli acquazzoni del mondo. Sapevo che la cantante aveva annunciato di essere in dolce attesa e che la gravidanza aveva sortito la scelta di questo nuovo singolo, ma la delicatezza della dedica – che pure colgo bene, soprattutto in questo momento che sono in procinto di divenire zio per la prima volta – era per me un aspetto sì importante, ma che tuttavia non esauriva il messaggio della canzone. 
Tutte le volte che ascolto Celeste, avverto nel cuore la forza della Vita, i suoi muscoli, la sua grandezza incalcolabile che, solo a pensarla, sa rimpicciolire in un baleno gli affanni e le paure che ci portiamo dietro. La Vita ce la fa sempre: è per noi la strada, ma anche la guida e il fine ultimo del nostro passaggio. La promessa che chiude il brano è quella che ogni bambino dovrebbe sentirsi dire dalla propria mamma, ma è anche la stessa che, credo, ognuno di noi vorrebbe ascoltare da un amico, da un fratello, dalla persona che amiamo, tutti i giorni che piove forte, fuori in strada o sui nostri guai: “E ti prometto che vedrai dalle finestre un cielo così celeste“.

DOVE RESTO SOLO IO – VIRGINIO (Cantante)

Un ricordo bellissimo, tra i tanti, risale all’autunno scorso quando Laura mi ha chiamato per cantare insieme Dove resto solo io all’Arena di Verona durante il suo concerto italiano per il Greatest Hits World Tour e durante le prove ci siamo scatenati sul palco! Abbiamo cantato anche un pezzo di Limpido.
Poi durante il concerto si è scatenata la pioggia, invece. Ma è stato così bello da togliere il fiato.E sotto quella pioggia ci siamo sussurrati nell’orecchio i versi di un’altra canzone che entrambi amiamo.

 

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