8 Marzo 2017
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8 Marzo 2017

CRISTINA D’AVENA firma un contratto con Warner Music Italia. Arriverà la svolta musicale?

Svolta importante nella carriera di Cristina D'Avena che, dopo 30 anni con RTI Music, firma in contratto con la Warner Music Italia

cristina d'avena
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Una foto comparsa sulle pagine social ufficiali di Warner Music Italia ritrae Cristina D’Avena intenta a brindare con il presidente della casa discografica, Marco Alboni, annunciando il primo cambio di casa discografica di una delle cantanti italiane più conosciute e amate del mondo dello spettacolo italiano.

Cristina D’Avena è un’artista che vanta nel suo curriculum numeri da record:
7 milioni di copie vendute in 30 anni di carriera (numero che le permette di collocarsi tra i 50 artisti che più hanno venduto in tutta la storia della musica italiana), decine di dischi d’oro e di platino conquistati in periodi in cui per vincerli bisognava vendere oltre 500.000 copie, oltre 750 sigle di cartoni animati incisi, 83 album ufficiali e un totale di 312 pubblicazioni.

In questi 30 anni di carriera la cantante ha sempre militato nella scuderia di RTI Music ma in questi giorni è avvenuto un cambiamento epocale in qualche modo, infatti la cantante è ora ufficialmente un’artista della Warner Music Italia, una delle tre major discografiche italiane e questo importante passaggio potrebbe aprire nuove ed importanti strade per lei.

Negli ultimi anni infatti Cristina, mentre ha continuato a incidere sigle televisive dividendosi per quel che riguarda il live tra concerti più ironici nei club italiani insieme ai Gem boy e quelli più giocosi dei pomeriggi con spettacoli per bambini, ha lasciato intendere che in questo momento della sua carriere le piacerebbe cimentarsi anche con un repertorio diverso. I primi sentori in questo senso si sono avuti con la cover de L’Anno che verrà di Lucio Dalla, inserita in uno dei suoi ultimi dischi, e tramite diverse interviste in cui ha confessato di sognare di ricevere un brano scritto per lei da Jovanotti.

Il passaggio a Warner Music Italia segnerà una svolta in tal senso? Non ci resta che aspettare…