2 Giugno 2018
di Direttore Editoriale
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2 Giugno 2018

Cris Brave emoziona San Siro con la sua “La Panchina”. Partecipa anche tu alla campagna crownfounding “La Mia Indipendenza”

Ieri sera a San Siro sul palco con J-Ax & Fedez è salito anche Cris Brave. Ecco la sua storia, il testo de "La Panchina"

Cris Brave
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Ieri sera, durante La Finale, il concerto che allo Stadio San Siro di Milano ha chiuso (almeno per il momento) il sodalizio artistico tra J-Ax & Fedez, c’è stato un momento che ha surclassato ogni gioco di luci o fuoco pirotecnico messo insieme per il colossale show, l’esibizione di Cris Brave.

Cris Brave, all’anagrafe Cristiano Rossi, è un ragazzo di 21 anni nato a Seriate (Bergamo) che, sin dalla nascita, è costretto a combattere con un malattia rarissima, la Tetraparesi spastica, una paralisi cerebrale che paralizza, in parte o totalmente, gli arti inferiori e superiori.

Chi lo conosce definisce Cristiano come un ragazzo che, nonostante la terribile malattia, affronta la vita con energia e passione. Un ragazzo sensibile che cerca di non mettere mai stesso al centro dell’universo ma che si prodiga per il prossimo.

Una delle più grandi passioni di Cristiano è la musica e così, dall’età di 16 anni, decide di dedicarsi al rap perché, secondo lui, è un genere che predilige il messaggio rispetto ad altri elementi.

Attraverso la sua musica Cris Brave vuole trasmettere alle persone un messaggio molto importante… raccontare l’esperienza di chi vive su una sedia a rotelle, condividere riflessioni che distruggano i luoghi comuni, i pregiudizi e le discriminazioni nei confronti delle persone diversamente abili.

Un messaggio importante perché, seppur vero che alcune vite nascono più “stropicciate” di altre (come piace definirle a me, cercando di usare un termine dolce ma che renda l’idea senza nessuna venatura di pietismo) è altrettanto vero che, troppo spesso, la diversità assume un peso maggiore perché chi ti guarda, chi ti parla, chi interagisce con te, lo fa con eccessivo timore.

Le parole di Cris Brave hanno preso forma nel 2015 in un album lanciato in digitale dal titolo Broken heart.
Negli anni successivi Cris incrocia la sua strada con quella di J-Ax & Fedez. L’incontro avviene a dicembre del 2017 dopo che Fedez vede un video girato da Cris con i The Show e inizia a seguirlo su Instagram.

Tra i due inizia una corrispondenza telematica e, dopo aver ascoltato il suo album, l’artista propone al ragazzo di realizzare un brano con il suo tema. Così nasce La Panchina.

Questa canzone, scritta dallo stesso Cris, è stata prodotta da Fausto Cogliati e nelle sue metriche paragona la vita ad un incontro sportivo in cui a vincere davvero è chi affronta ogni singola sfida con coraggio. Nella vita si deve affrontare ogni sfida quotidiana, grande o piccola che sia, rischiando se serve di restare a bordo campo ma forti della consapevolezza di non essersi mai tirati indietro.

Ieri Cris Brave ha realizzato un sogno cantando la sua canzone allo Stadio San Siro di Milano davanti a quasi 80.000 persone… “San Siro, date il benvenuto a Cris Brave…“, così Ax & Fedez hanno annunciato la performance del ragazzo.

Dopo l’esibizione Fedez ha continuato…

In realtà avrei dovuto scrivermi qualcosa ma volevo che le mie parole fossero il più sincere possibili… Io e Ax abbiamo avuto questa idea e poi l’abbiamo proposta a Cris… in questi giorni prima di San Siro io e lui ci siamo messaggiati spesso ed io ero più ansiato di lui, prendeva per il culo me che ero teso e Cris invece era zero teso.

Io e lui ci siamo parlati… io ero preoccupato, dalla reazione del pubblico, ero preoccupato da tante cose… lui mi ha detto sai Fede su internet un po’ di persone mi hanno detto – che io sono qui perché sono disabile e che questo per noi è uno smacchiatore di coscienze. Ecco a me non interessa, probabilmente per noi questo è uno smacchiatore di coscienza, però una cosa voglio dirla… Tu sei qui perché hai qualcosa da dire, ed è la cosa più importante di tutte, del resto non ce ne frega un cazzo…“.

Dopo di che Cris ha improvvisato un free style.

Negli scorsi giorni il ragazzo ha lanciato una campagna Crownfounding chiamata La Mia indipendenza (la trovate qui), una campagna molto importante perché Cris ha un grande sogno, quello di ottenere una sua indipendenza economica e personale, in particolare vorrebbe trovare un assistente personale, una persona fidata che diventi per li anche un amico vero, proprio come nel film Quasi amici, aiutandolo a gestire una quotidianità fatta di piccole e grandi sfide, senza dover necessariamente dipendere dai genitori. Ogni contributo è realmente importante perché può rappresentare per Cris Brave un passo verso l’indipendenza.

LA PANCHINA – CRIS BRAVE – TESTO

Ah,
Cris Brave
Sempre qua
Never give up

Avere coraggio vuol dire avere paura ma andare avanti comunque
andare avanti sempre
vi è mai capitato di immaginare la vostra vita come una partita di calcio o di basket?
A me sì
Quel freddo nelle ossa e quella voglia di cambiare le cose, di fare un risultato
ma per quanto tu ti impegni e gli allenatori cambiano resti sempre in panchina,
o entri solo all’ultimo, per ricevere una pioggia di fischi dalla gente che è venuta a vederti
alcuni ti supportano e altri ti contestano, ma le urla di chi giudica sono più forti
e rischiano di rovinare i tuoi pochi minuti di prestazione

Quando vai negli spogliatoi
piangi, piangi, piangi
sarai sempre sconfortato
sarai sempre sconfortato
ma almeno quella panchina non avrà rimpianti
non avrà rimpianti

I giornalisti se ti fanno qualche domanda
non la mettono in onda
la vita è così: o trovi quello che crede in te, che ti aiuta a sviluppare i tuoi sogni,
Che premia il tuo lavoro costante e che magari un giorno ha la conferma che eri un talento grezzo
o nasci già con la strada spianata, di chi ha avuto tutto e subito
ma la gente avrà sempre, sempre, sempre da criticare
da dire qualcosa che crede intelligente e parlare per niente
Perché magari ha preso la strada ordinaria: studio, lavoro e mutuo da pagare

E tu invece?
hai avuto la malsana idea – malsana solo perché non è ordinaria – di seguire un tuo fottuto sogno
e anche se resterai in panchina tutta la tua carriera
dopo tutti gli sforzi che hai fatto, e aver dato il massimo
sarai sempre sconfortato
sarai sempre sconfortato
ma almeno quella panchina non avrà rimpianti
anche quando piove sul bagnato, sarai sempre sconfortato, ma almeno quella panchina non avrà rimpianti
non avrà rimpianti
non avrà rimpianti
non avrà rimpianti