11 Dicembre 2018
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11 Dicembre 2018

Bucha racconta l’essere umano schiacciato dalle sue contraddizioni in Capodoglio 216 (Video)

Tra i talenti da tener d'occhio c'è Bucha che pubblica il singolo Capodoglio 216, frutto delle sue mille contraddizioni, non musicali...

Bucha
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E´uscito nei giorni scorsi un nuovo singolo molto interessante che porta un titolo curioso. Il brano si chiama infatti Capodoglio 216 e lui è Bucha giovane artista che per questa canzone si è avvalso di nomi di tutto rispetto. Alla produzione Xavier Pompelmo, il mixaggio è ad opera di Mirko Cascio e la masterizzazione di Daniele Sinigallia.

Capodoglio 216 rappresenta l’indecisione, la crisi e quella voglia di scappare ma senza sapere bene verso dove. E´quella solitudine che ti pervade ma che lascia anche uno spiraglio alla voglia di stringersi e baciarsi quando i riflettori si spengono.

Capodoglio 216 per Bucha rappresenta questo…

Il capodoglio sono io quando nuoto nel mare del dubbio, è mia madre quando torna stanca dal lavoro, è un qualsiasi essere umano quando si sente schiacciato dal lavoro, dai rapporti, dalla depressione.

Il capodoglio gira solo nei mari freddi, non gli interessa nè del pubblico nè di sentirsi al centro dell’attenzione, ma spera che se gli prometti che ci sarai domani, tu possa mantenere la promessa, anche solo per passare una serata a vedere documentari sull’Africa”.

Le contraddizioni convivono in Bucha come in ognuno di noi. Il suo nome d’arte rappresenta infatti è l’alter ego fico di Giorgio, un giovane/vecchio, come si definisce lui, nato e cresciuto nel quartiere Monteverde di Roma, precisamente a metà fra la casa del buon Pasolini e la statua di Garibaldi del Gianicolo…

La cosa che mi piace di più fare è perdermi, nei miei pensieri, nelle vie di una città, nei corridoi di un museo, nelle gambe di una donna o nelle note di un brano. Ho iniziato a fare musica perché volevo sentirmi meno solo, ma l’ho fatta quasi sempre da solo. Non mi piacciono i gruppi o i film sui supereroi, il mio artista preferito è Franco Califano“.

Capodoglio 216 è accompagnato da un videoclip ideato dallo stesso Bucha con la regia di Marco Aquilanti. Un video che dimostra una spiccata sensibilità nel giovane artista e che lo stesso Bucha racconta così:

Il video è nato da un mio viaggio, da un paio di confronti con il mio produttore, volevo raccontare la storia di un ragazzo, uno qualsiasi che non si sente bene con il suo corpo, con i suoi vestiti con i suoi silenzi, che si guarda spesso allo specchio senza capirsi, senza riconoscersi, che corre dietro un pallone come corre dietro alla vita e alla felicità, che non sa parlare con suo padre e che ha voglia di evadere, di togliersi i suoi vestiti e mettersene altri, che siano quelli della sorella, che siano quelli della donna, non importa, quel trucco sugli occhi quel rossetto sulle labbra non sappiamo se sono i segnali di un suo cambiamento sessuale o sono semplicemente un gioco, uno scherzo, ma non importa neanche questo, quello che conta è che lui sorride, quello che conta è ballare, non pensarci troppo su, quello che conta è che sembra felice, e quando vediamo qualcuno felice non dovremmo domandarci perché lo è, cosa lo ha portato o non lo ha portato ad esserlo prima, dovremmo solo cercare di esser felici per lui ed imparare ad esser felici anche noi stessi.

Per la regia mi sono affidato a Marco Aquilanti perché lui è un appartenente della comunità LGBT e volevo trattare questa tematica con la cura e il rispetto che merita“.

Riguardo al video il regista racconta:

Rendere in video la storia ideata da Bucha é stata una bella sfida, ascoltare le storie delle mie amiche transessuali è stato d’aiuto ma la differenza l’hanno fatta i professionisti eccezionali con i quali ho collaborato. Vorrei dedicare questo video a tutte le persone transessuali o travestite, ricordando loro che il segreto per essere meravigliosamente felici è fregarsene di ciò che potrebbero pensare gli altri e ascoltare il cuore. Sempre“.

Conosciamo meglio Bucha…

Giorgio Di Mario, in arte Bucha, (classe ’95) dopo gli ottimi feedback ricevuti per l’uscita del suo EP Fango del 2014, è riuscito a non tradire le aspettative, realizzando nel 2015 un nuovo EP di grande spessore Schegge, che gli ha dato la possibilità di ottenere numerosi riconoscimenti e vantare esperienze di tutto rispetto.

A Marzo del 2015, grazie al brano Un altro po viene premiato da Hip Hop Tv Italy con l’Hip Hop Tv Pass e, in seguito, vince il contest One Shot Game 2015 organizzato da Honiro Label. A Settembre del 2016, viene invitato a La lingua batte su Rai Radio3, per far conoscere le sue canzoni e per parlare dei suoi testi in una puntata dedicata all’italiano dei giovani. Inoltre, sempre nel mese di Settembre, grazie al brano Limiti, un pezzo molto maturo con un chiaro messaggio antirazzista, ha avuto la possibilità di partecipare al concorso per autori Genova Per Voi, Contest ideato da Franco Zanetti e organizzato da Universal con il patrocinato della regione Liguria.

Dopo varie serate lungo lo stivale, il giovane si ripresenta al suo pubblico con un nuovo brano Il piccolo principe, prodotto da LGND un giovanissimo producer bresciano e supervisionato da Bosca, storico beatmaker della scena italiana, che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Fabri Fibra, Bassi Maestro, Dargen D’amico e molti altri ancora. Il brano ottiene ottimi feedback.

Dopo una serie di nuovi singoli e un periodo di silenzio dovuto alla scrittura del suo primo disco ufficiale, Bucha tira fuori un nuovo singolo Rotazione che in poco meno di un mese supera gli oltre 140.000 stream su Spotify e viene inserito in varie playlist, il giovane seguito da Davide Bastanimotion si appresta a tirar fuori il primo singolo ufficiale del disco Rivoluzione, un titolo che fa presagire la volontà dell’artista di cambiare le carte in gioco. Intanto Bucha sta preparando il suo nuovo album di cui dice “Sarà formato da 8-9-10 tracce, non lo so ancora dipende da come mi sento”.

Bucha

 

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